Il Cafe del design a Hospitality Day.
I trend del momento e le intuizioni che a breve diventeranno tendenze nel settore dell’hôtellerie. Sono i focus de Il Cafe del design, format ideato da Laura Verdi per Hospitality Day, in cui architetti, professionisti, proprietari e manager di hotel confrontano le proprie esperienze e competenze con spirito di condivisione, attitudine pratica e generosità.
L’8 ottobre 2024 torna a Rimini Hospitality Day, l’evento più atteso dell’anno per il mondo dell’hôtellerie, organizzato da Teamwork Hospitality 11 anni fa. E con Hospitality Day, torna anche Il Cafe del design, un format ideato da Laura Verdi, giunto alla sua quarta edizione.
Il Cafe del design si svolge a ritmo serrato in otto tavole rotonde che si susseguono per tutto l’arco della giornata. Durante i talk architetti e professionisti si confrontano su tematiche attuali e di grande interesse per il mondo dell’hospitality, moderati dall’architetto Verdi.
Ma come nascono i panel?
“Scelgo sempre dei temi di grande interesse per il mondo dell’hôtellerie” spiega Laura Verdi, “andando a intercettare trend del momento o intuizioni che a breve diventeranno trend. Per esempio non potevo non parlare quest’anno di intelligenza artificiale – tutti ne parlano – ma cercherò di dare un taglio pratico e capire quale è l’orientamento di una grande catena come BWH, intervistando l’head of innovation Mariangela Colasanti, che si confronterà con Matteo Toresani, brand manager di un hotel indipendente, l’Olympic in Val di Fassa. Mentre Emanuele Svetti, un architetto molto visionario, ci proporrà l’offerta di una camera immersiva studiata in una realtà parallela. Una proposta veramente interessante per il settore dell’hôtellerie dove tutti vogliono uno strumento per differenziarsi.”
Non dimentichiamo che l’architetto Svetti sta studiando la decima suite del Mode Hotel – Eco Mood Hotel a Rimini, il secondo hotel voluto da Mauro Santinato, dopo DEMO Hotel sempre a Rimini, e che ha come focus la sostenibilità. “E la decima suite nel metaverso, la suite che non c’è, sarà quella più sostenibile”, afferma Svetti.
Si parlerà anche di hotel tematici, e ne verranno presentati tre: uno dedicato al padel, uno ai videogiochi e un altro – Interno Marche – che è design allo stato puro e parla di territorio, del saper fare e di un uomo che al design ha dedicato la sua vita, Franco Moschini.
Il Cafe del design si aprirà con un panel che spiegherà l’evoluzione dell’ostello verso forme di ospitalità ibrida, co-living e camere OOO (out of ordinary). A spiegare questo attualissimo trend sono stati chiamati il ceo di CampusX, Samuele Annibali, importante realtà nel settore dell’ospitalità giovane e che sta avendo sviluppi iperbolici, Fabio Coppola, founder di Yellow Square, un altro caso celebre di rivisitazione dell’ostello e i progettisti Giovanni Franceschelli di Rizoma Architetture e Andrea Pierattelli di Pierattelli Architetture, che stanno progettando o hanno progettato per CampusX e Yellow Square.
“È un nuovo format che ha avuto un grande successo a Hospitality Design Conference [un altro evento organizzato da Teamwork Hospitality e che si è tenuto l’8 maggio 2024 a Milano], e per questo ho deciso di riproporlo anche a Il Cafe del design”, spiega Laura Verdi. “Metto a confronto proprietari o manager di hotel con i progettisti della struttura per capire, con il senno di poi, cosa poter migliorare e cosa magari non si sarebbe dovuto fare”.
Della serie progettisti vs manager, a Il Cafe del design 2024 dialogheranno a confronto i progettisti di Casa di Langa, André Straja e Aldo Parisotto con Eva Codina, la general manager dell’hotel, mentre l’architetto Maurizio Lai si confronterà con la general manager di Grotta Romana a Posillipo, la nuova destinazione di accoglienza progettata da Lai, di prossima e attesissima apertura. Maurizio Lai, come esperto di progettazione di ristoranti, parteciperà anche al panel dedicato all’acustica intitolato Sentirsi bene.
“Un’acustica sbagliata in un ristorante significa compromettere tutto. Meglio pensarci prima, già in fase di progettazione”. Ed è proprio su questo che si focalizzerà il panel che, oltre a Maurizio Lai, vedrà coinvolti Chiara Caberlon, che presenterà le soluzioni che ha adottato in alcuni suoi progetti di hotel, e Tommaso Baldini, ceo di BuzziSpace, azienda belga con interessanti proposte per il fonoassorbimento acustico.
Con Cristian Catania, architetto di Lombardini22, il professor Luca Vivanti, coordinatore del Dipartimento di ricerca di Neuromarketing per Arredamento, Design e Architettura di AINEM – Associazione Italiana Neuromarketing, e Silvia Criscione, esperta di colore e life style, si parlerà di come il neurodesign aiuterà il settore della progettazione a creare experience negli hotel. “Oggi se non offri un’experience al tuo ospite non sei nessuno” scherza Laura Verdi, “e oggi il neurodesign può dare una mano in questo senso. Ma vediamo prima di capire che cosa sia e come applicarlo”.
Con il designer Gian Paolo Venier di OTTO Studio by Paola Navone, Giulia Nichele, Director Asset Management di Hines, e Alessandro Vaghi di MMA Projects si affronterà il tema hospitality e retail, di grande attualità e che sarà destinato a trasformare l’hotel. “Ora non c’è hotel senza ristorazione o senza wellness, il prossimo passo sarà un’ulteriore ibridazione con gli spazi del retail”, anticipa Laura Verdi.
E non può mancare anche quest’anno un panel dedicato al mondo della ristorazione. “Food&design sono mondi sempre più interconnessi. Non a caso ho chiamato a parlarne Sabrina Lazzereschi, food experience designer, co-founder di 2S Food Production che, insieme all’architetto Alessia Cipolla, esperta di cultura della tavola, e all’architetto di Andrea Grassi di Genius Loci Architettura — GLA che ha progettato il ristorante Horto a Milano, ci racconteranno dell’evoluzione nella progettazione di ristoranti e della tavola. Il panel si intitolerà infatti L’experience servita a tavola. Ma non più solo nel piatto”.
I relatori de Il Cafe del design.
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Ph. Giorgo Salvatori
