Eh, ma se poi me lo rubano? Quante volte abbiamo sentito gli albergatori ripetere questo mantra? Dal minibar ai cuscini agli appendiabiti, è tutto un darsi un gran da fare per evitare furti all’interno delle camere e non solo. Ma siamo sicuri che i sospetti siano ben riposti?

Niente prodotti nel minibar. Nessun tablet in camera. Nessun gadget. Appendiabiti attaccati all’armadio [e scomodi]. Messaggi minatori. Phon [di dubbia qualità] appesi ai muri e praticamente inutilizzabili. Il tutto per la paura che gli ospiti se lo portino a casa. E se è vero che il problema, in effetti, sussiste, è anche vero che spesso si tratta di vere e proprie ossessioni dai parte degli albergatori. Vediamo gli stratagemmi più tristemente comuni che, più che evitare i furti, finiscono per mettere a disagio il cliente.

L’appendiabiti con sistema antifurto.

Mettiamo di dover appendere un vestito o una maglia senza aperture e bottoni, facendola passare dal collo. Mettiamo di dover appendere un completo. Mettiamo poi, come spesso accade, che l’appendiabiti sia posizionato piuttosto in alto. Quanta tristezza e desolazione miste a stupore assalgono l’ospite, non appena realizza di non poter prendere in mano la gruccia per sistemare al meglio i propri abiti? Se poi si ferma a ragionare sulla motivazione verrà meno anche quel residuo di fiducia nell’umanità rimasta.
Che peccato, aveva scelto l’hotel proprio per la qualità delle grucce, con la bieca intenzione di portarsele a casa. Sarà per un’altra volta.

Il minibar senza bar.

A differenza di quello che vedete in foto, spesso i minibar degli hotel sono completamente vuoti, perché gli albergatori sono convinti che gli ospiti non perdano occasione per agguantare indebitamente le preziosissime bottigliette d’acqua e i cinzanini sgasati avanzati dal capodanno. Poco male, penserà l’ingenuo avventore della stanza, significa che sarà fruibile per bibite che andrà ad acquistare, medicinali o altro. E qui casca l’asino! No, in molti hotel è proibito utilizzare il minibar per prodotti che non siano forniti dalla struttura [ma quali?]. Tutto questo, per paura che i clienti vi ripongano forme di caciocavallo acquistate in autogrill e che poi le consumino in camera o sul balcone. Posto che sarà difficilissimo poter controllare ed evitare che vengano consumati pasti in camera, ma non è meglio per tutti – e anche molto più accogliente – mettere a disposizione uno spazio comune per consumare pasti da asporto? E, soprattutto, l’elettricità non vi costa niente?

Il saccheggio delle colazioni.

Quello della colazione, si sa, è il momento in cui la vera natura criminale dei clienti dell’hotel viene a galla in tutta la sua infamità. E come si difende l’albergatore? Con cartelli minacciosi e pedinamenti da parte dello staff. Ogni volta che mi trovo di fronte a certi atteggiamenti mi domando: ma se beccano qualcuno a rubare la marmellata cosa fanno, chiamano la D.I.G.O.S.? Rimproverano il malcapitato davanti a tutti? Lo crocifiggono in sala mensa [cit.]? Mettere invece a disposizione una box brandizzata con qualche prodotto da portare via non solo sarebbe percepito come gesto di cortesia, ma eviterebbe anche tante spiacevoli situazioni.

I messaggi minatori.

Ne abbiamo già parlato in un articolo dedicato, ma l’interrogativo rimane: ma per chi avete preso i vostri ospiti? Possibile che a ogni occasione dobbiate dare per scontato di avere in casa la Banda Bassotti? A parte il fatto che i messaggi non serviranno a far desistere i malandrini dal sottrarre qualsivoglia amenità dall’hotel, ma perché dovete offendere tutti quei clienti – la maggioranza, si spera – che invece non pensano neanche lontanamente ad appropriarsi di oggetti che non gli appartengono? Anche nel diritto e nella procedura penale esiste la presunzione di non colpevolezza, principio secondo cui un imputato è innocente fino a prova contraria. Evidentemente però questo non vale per gli hotel.

Ripeto, non vogliamo sottovalutare il problema, che per molte strutture è purtroppo realtà, ma sottolineare quanto certe azioni siano inutili quando non controproducenti. Comunicare nel modo giusto, dare fiducia agli ospiti e, non ultimo, cercare di attrarre un pubblico che non sia esattamente composto da bande di rapinatori seriali, sono attività molto più impegnative ma che nel lungo periodo premieranno di sicuro, oltre a non creare malumori fra i clienti.

E poi, anche nei divieti e nelle comunicazioni di servizio, si cela la possibilità di dimostrare accoglienza ed empatia. Come per esempio in questo gentile messaggio in cui, di fatto, si vieta di fumare in camera che ho recentemente trovato nella camera di un hotel:

Che dite, la forma non è sostanza?
In alternativa: perché non togliere anche i letti dalle camere? Non si sa mica mai.