La bellezza salverà il mondo (dell’ospitalità)?
Nei loro giudizi, gli ospiti citano sempre di più la bellezza come caratteristica apprezzata negli hotel di tutte le categorie. Che cos’è la bellezza nel mondo ospitale? Quanto conta nella fase di scelta e, soprattutto, quanto vale?
Prendiamo spunto dalla recensione che un ospite ha scritto riguardo al Demo Hotel di Rimini per fare una riflessione sul concetto di bellezza nell’hotellerie.
L’ospite parla di messaggio di bellezza. E cita la bellezza prima ancora del confort. La bellezza è soggettiva, è vero. Ma la bellezza è soprattutto atmosfera, esclusività, sintonia con l’ambiente. Ma come si definisce un hotel bello? Quali sono le caratteristiche di bellezza in un hotel?
Un hotel è bello quando ha delle caratteristiche che ti fanno fermare per un attimo per ammirarle.
Un hotel è bello quando – in qualunque modo – riesce a distrarre l’ospite dalla quotidianità.
Un hotel è bello quando sprigiona profondo amore nella cura di ogni singolo dettaglio.
Un hotel è bello quando l’ospite riesce a percepire gioia e passione per il proprio lavoro da parte dello staff.
Un hotel è bello quando c’è attenzione verso il cliente.
Un hotel è bello quando non c’è finzione ma reale intenzione di rendere unica l’esperienza di soggiorno.
Un hotel è bello quando, chiudendo la finestra della camera, resta comunque un contatto con il territorio e non si ha – come spesso avviene – la sensazione che potremmo trovarci ovunque.
Un hotel è bello quando ha personalità, quando è riconoscibile, quando si differenzia per delle caratteristiche particolari.
Un hotel è bello quando non si percepisce sciatteria o disattenzione.
Un hotel è bello quando ha una storia e qualcuno pronto a raccontarla.
Un hotel è bello quando – come scrive l’autore della recensione – l’ospite può godere di ogni centimetro della struttura.
E no, non è semplicemente una questione di disponibilità economiche per un restyling nè di numero di stelle o di categoria. Ogni albergo dovrebbe essere bello e sapete perché? Perché qualunque sia la tipologia di hotel, la location o i servizi offerti, ci sono persone – gli ospiti – che aspettano per mesi di soggiornarvi. E intanto sognano. Sognano la loro prima vacanza dopo tanto tempo. Sognano di venire a festeggiare una particolare ricorrenza. Sognano momenti romantici. Sognano di essere al centro dell’attenzione per qualche giorno. Quello che per gli addetti ai lavori è routine, per molti clienti è un’esperienza sognata e desiderata. Che si tratti di una pensione o di un resort, le aspettative sono sempre (proporzionalmente) alte.
Ma allora com’è che tanti albergatori hanno abdicato alla bellezza?
Perché la bellezza in hotel è diventata cosa talmente rara da citarla con entusiasmo – quando la si incontra – nelle recensioni? Sembra quasi che molti operatori si siano arresi e continuino ancora a inseguire e rappresentare quella figura primordiale di venditori di camere.
Come se dentro ogni camera non fosse custodito un sogno.
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