MySweet Home Hotel in Val di Fassa.
Intervista a Pietro Baio, responsabile commerciale di MySweet Home Hotel, il primo long stay hotel della Val di Fassa. Gli obiettivi? Destagionalizzare e offrire una “casa” ai dipendenti non residenti delle strutture alberghiere in Valle.
C’era una volta un sindaco lungimirante e un manager che ha creduto nella sua visione… se fosse una bella favola potremmo cominciare così la narrazione del progetto MySweet Home Hotel.
Abbiamo chiesto a Pietro Baio, Responsabile Commerciale di MySHH di raccontarci qualcosa di più di questo innovativo long stay hotel in Val di Fassa.
we. Come nasce il progetto e perché?
Gli operatori della Valle di Fassa sentivano da tempo l’esigenza di destagionalizzare le proprie attività, per farlo avevano però la necessità di attrarre personale stagionale, migliorando l’attuale qualità di vita in valle per i non residenti. Già nei primi anni del 2000 l’allora sindaco di Vigo, Maurizio Detomas, oggi presidente della Società Santa Giuliana, promotrice di MySweet Home, aveva inserito nel proprio programma la realizzazione di una struttura per ospitare i collaboratori delle imprese turistiche non residenti nel territorio. E questo perché in valle è assai scarsa la ricettività a prezzi accessibili con un conseguente alto tasso di turn over di collaboratori. Teniamo conto che l’economia della Valle è per il 98% a vocazione turistica. La Valle di Fassa offre circa 16.000 posti letto, di media 58 posti letto a struttura e 12 collaboratori per struttura. Di questi il 65% è di non residenti, e quasi tutti (il 90%) hanno un contratto stagionale (dati forniti da ATP). Questi numeri ci forniscono una misura del fenomeno a cui oggi ci accingiamo a dare una prima risposta.
Desideriamo offrire ai fruitori di MySHH gli stessi servizi che vengono offerti ai turisti in vacanza in Valle.
we. Il vostro slogan suona così: Road to Fassa Fast Life, in cammino verso la Fast Life della Val di Fassa. Quando è iniziato questo cammino?
Qualcosa ha cominciato a cambiare nel 2016 con Fassa Terme, il centro del benessere termale a San Giovanni di Fassa, oggi gestito da QC Terme Dolomiti, la cui apertura va proprio verso l’obiettivo di destagionalizzazione desiderato. Nel 2017 nasce Fassa Village, il cui presidente, Roberto Arghenini, è l’ideatore del concept MySHH, un sistema di varie attività, tra cui due strutture alberghiere, un bistrot, il Webike.rent – Il primo smart bike rent della Val di Fassa – e altri servizi aperti 365 giorni all’anno. Se il cammino verso la destagionalizzazione era avviato restava però il problema della ricettività per i collaboratori delle strutture. Ecco allora che la Società Santa Giuliana ha iniziato la ristrutturazione di questa struttura da dedicare, ma non riservare, ai long stay, perché divenga una casa per chi desideri venire a lavorare in Valle, ma con tutti i servizi tipici dell’hotel, da cui il nome MY SWEET HOME HOTEL.
we. Che dimensione ha la struttura?
La struttura preesistente era una pensione familiare, che è stata totalmente ristrutturata per creare un nuovo complesso sostenibile, che riduce al minimo i consumi , ad alta efficienza energetica e totalmente automatizzato. Caratterizzano la struttura l’utilizzo del legno e l’apertura sulla valle tramite ampie vetrate.
A regime avremo 35 stanze, con 70 posti letto complessivi, suddivise per tipologia, 9 camere singole da 15 metri quadri, 13 camere doppie da 35 metri quadri, 4 loft (appartamenti da due camere doppie con un bagno) e 9 camere doppie con cucina, per rispondere a tutte le esigenze di residenzialità sia di lungo che di breve periodo. A questo si aggiunga una vasta lounge, che può essere utilizzata anche come spazio di co-working, un virtual concierge, un giardino, un’area food&beverage e un’area snack per chi non avesse a disposizione la cucina.
Ai servizi compresi si affiancano servizi on demand o su abbonamento come la lavanderia, i locker da utilizzare come cantina, la pulizia delle camere, la fornitura della biancheria da bagno e da letto. Tutti i servizi accessori sono appaltati. Di fatto abbiamo creato un network a servizio del nostro centro. Il tutto viene offerto a un prezzo estremamente ridotto in quanto l’obiettivo primo, come detto, è quello di fornire un servizio a oggi non presente in Valle, e attrarre nuova residenzialità.
we. Qual è lo stato dell’arte?
L’apertura è prevista per la metà di dicembre. Se pensate che abbiamo iniziato i lavori a luglio 2023, si comprende facilmente come la nostra sia una vera corsa contro il tempo! Lavorano al progetto 10 squadre di artigiani del territorio, o comunque provenienti dal Trentino, e questo per una nostra specifica volontà di potenziamento della forza lavoro della Valle. Vogliamo che la struttura divenga centrale alla vita della Valle di Fassa e desideriamo che tutti la percepiscano come “casa propria”. Ecco perché molti dei nostri fornitori o prestatori d’opera sono anche entrati in società, così come molti dei nostri futuri utilizzatori, come per esempio molti alberghi della Valle e anche la società che gestisce gli impianti di risalita. La struttura non è ancora attiva e neanche promossa opportunamente ma il tasso di occupazione per il 15 dicembre, data dell’apertura ufficiale, supera a oggi il 90%! Questo rende l’idea della enorme richiesta esistente in Valle.
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