Halloway Li ridisegna il Club Quarters Hotel St Paul’s a Londra. Funzionalità, design e dettagli ricercati sono il marchio di fabbrica dello studio londinese.

Lo studio di interior Holloway Li ristruttura gli interni dell’iconica sede di Club Quarters St Paul’s Hotel a Londra con un progetto che ha previsto un nuovo disegno della lobby, una caffetteria e un colorato spazio co-working. Il progetto, il primo di quattro che vedrà impegnato lo Studio nella ristrutturazione delle proprietà di Club Quarters, due a Londra e due negli States, rende omaggio al ricco patrimonio postbellico dell’edificio e riflette l’impegno del brand Club Quarters nel fornire ambienti lifestyle in città significative sia per business travellers che per leisure.

Area banquetting nella lobby dell’hotel.

Riconoscibile la mano di Halloway Li, già firma per brand come The Hoxton e Locke, capaci di disegnare un’eleganza leggera, fatta di materiali, colori e soprattutto dettagli. Il risultato è un ambiente estremamente accogliente, piacevole dove soggiornare per lavoro ma anche per piacere. Focus del progetto è stato quello di rivedere la lobby come uno spazio multifunzionale e trasformabile, introducendo aree co-working, banquetting e relax da vivere durante l’arco della giornata.

In equilibrio tra classico e contemporaneo, il design dell’hotel è un omaggio al lavoro artigiano con finiture e oggetti tutti su misura, come la boiserie tridimensionale in legno di ciliegio, realizzata dal produttore di mobili James Trundle in formelle lignee disegnate una a una da Halloway Li. La boiserie riveste una parete di oltre 10 metri all’ingresso e ingloba, oltre ai due ascensori, anche la zona grab&go, e nicchie con comode sedute. Ogni zona funzionale è riquadrata ed evidenziata da profili in bronzo satinato. A soffitto la lampada a sospensione a forma di nuvola è stata realizzata in collaborazione con il lighting designer Joe Armitage; modellata digitalmente da Holloway Li, è prodotta con un drappeggio in materiale leggero e riflettente che crea un effetto etereo accompagnandosi molto bene alla fisicità della boiserie in legno.

Il mobile scultura che racchiude il self check in. Sotto, il banco reception con il fondale in piastrelle tridimensionali e particolare della zona grab&go inglobata nella boiserie.

Il banco reception è realizzato in pannelli in legno con inserti in marmo e ottone che riproducono stilizzate le colonne dell’edificio che ospita il St Paul’s. Il motivo viene ripreso anche nel banco caffetteria e nelle iconiche sculturee in legno che ospitano il self check in. Come sfondo del banco reception Halloway Li ha scelto delle piastrelle tridimensionali sulle tonalità del verde realizzate taylor made in Italia, che giocano in contrasto con piastrelle con texture e colori vivaci.

Momento centrale della lobby è l’area co-working, realizzata con un banco lungo 5 metri in pietra lavica smaltata d’ azzurro. Diverse postazioni di seduta attorno al tavolo offrono una varietà di utilizzi per gli ospiti durante il passaggio dal giorno alla notte. Panche fisse si alternano a postazioni flessibili, tavoli alti a muro per postazioni di lavoro veloce, aree più private e un’area lounge che induce al relax.

Zona relax nella lobby del St Paul’s con una delle tele commissionate all’artista Phoebe Boddy (Arance su tela).

L’hotel è ricco di opere d’arte selezionate direttamente da Halloway Li che ha mescolato stampe di provenienza locale con tele commissionate su misura all’artista londinese Phoebe Boddy.

Una camera e dettagli del desk e di un bagno.

Le 265 camere si suddividono tra suite e camere di differente misura, studiate in modo da garantire la massima flessibilità di utilizzo, in uno stile tra il classico e il contemporaneo con dettagli particolari come le testiere del letto scanalate e la moquette in sisal e i desk in legno realizzati su misura illuminati dalle lampade sempre di Joe Armitage.

In apertura overview della lobby.

ph. Nick Worley, Adam Firman

ph. portrait 101+ Gallery Shanghai

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