Ispirato ai pionieri della musica country, è un luogo per sognatori senza tempo,  cercatori, artisti,  poeti. Firmato Interior Image Group.

A Bristol il Sessions Hotel è il gesto creativo che accorpa il Bristol Grocery Building del 1915, la Jobbers Candy Factory del 1920 e il Simply Grand Granary Mill del 1922, per creare un’esperienza dinamica, firmata da Interior Image Group [IIG] una premiata azienda di interior design per l’ospitalità fondata da Patti Tritschler nel 2004, con sede in Florida e nell’Indiana.

La storia che creiamo diventa la storia che racconterai.

Le Bristol Sessions del 1927 furono una serie di registrazioni musicali che lanciarono le carriere di diversi noti artisti country e fecero diventare la città, a cavallo tra la Virginia e il Tennesse, il luogo di nascita della musica country. The Session Hotel racconta quindi una storia, quella della musica ed è una location per tutti coloro che vogliono connettersi con la cultura del luogo.

Cosa vuole il viaggiatore? Godersi la realtà locale, vivere un’esperienza immersiva, sentirsi parte della storia. E non essere un semplice turista. E qui tutto parla della storia, musicale e della città, mantenuta pezzo per pezzo negli elementi di architettura del design e manufatti unici del 1927: etichette discografiche, spartiti e opere d’arte originali, oltre a elementi di design ispirati alla creatività musicale.

Ma anche gli elementi architettonici originali sono stati mantenuti, come i soffitti in travi di legno, vecchie ruote in ferro posizionate a creare ambient, portoni scorrevoli in legno e ferro inseriti nelle camere a ricordare un passato che fu. Anche i colori richiamano quelli del secolo scorso, i grigi, i marroni, una moquette geometrica che diventa elemento connettivo.

Nelle settanta camere prevalgono i letti double-double, due letti da 140 centimetri che, secondo i più recenti studi di design per l’hospitality, sono quelli che meglio rispondono alle esigenze occupazionali delle stanze: una coppia con bambini, una coppia di amici, due amici, una coppia. Una tendenza di settore, molto internazionale, che sta prendendo piede anche in Italia.

In esterno e in interno, il filo rosso della connessione è il mattone faccia a vista. In esterno, così erano gli edifici originari, tanto attentamente conservati e mantenuti, le facciate sono tutte in mattoni, tipici dell’industrial style degli inizi del secolo scorso, in America e in tutti i paesi anglosassoni. In interno grandi pareti sono state portate al vivo, e il mattone faccia a vista gioca una parte importante nelle camere, intervallandosi ad ampie vetrate in ferro d’epoca.

I bagni hanno un parterre in piastrelle grigie, box doccia in vetro trasparente montato su profili in ferro nero. I piatti doccia sono piastrellati con motivi a pois bianchi su fondo nero con rivestimento in piastrelle bianche smaltate lucide in formato rettangolare, old style ma così attuale e particolarmente calato nel mood del recupero.