Holloway Li firmano un progetto ispirato ai colori del deserto del Mojave. Con materiali di recupero.

A Londra il Bermonds Locke apart hotel è un rifugio dal quotidiano nel cuore cittadino, a pochi passi dal Tower Bridge e dal Shadow, l’iconico grattacielo alto più di 300 metri progettato dalla società Renzo Piano Building Workshop.

Il ristorante The Dairy Bermondsay.

Dopo l’apertura di Leman Locke in Aldgate e del Locke in Broken Wharf,  Bermonds Locke è la terza proprietà  del  lifestyle hotel brand Locke Living, con sede nella capitale britannica.

Il progetto di interior è stato realizzato dallo studio londinese Holloway Li, fondato da Alex Holloway e Na Li, conosciuti per il loro approccio colorato che sfuma i confini tra lo storicismo, l’umanesimo, la decorazione e il processo digitale per creare ambienti di una confortevole contemporaneità.

Il futuro del design? Pratiche ecosostenibili a basso costo.

Il brief della proprietà è stato questo: realizzare qualcosa di non convenzionale, lontano dagli stereotipati interior anglosassoni, in linea con gli obiettivi di Locke “liberare gli ospiti dall’effetto opprimente della camera d’hotel e creare begli appartamenti disegnati per essere vissuti”.

Il concept prende ispirazione dal California Joshua Tree e dal deserto del Mojave.

Cactus, arredi da esterno in terracotta, si mischiano nei colori della terra, con tappeti e rivestimenti tessili naturali. Gli azzurri, i rossi, gli aranciati si ripetono sia nelle aree comuni che nelle 143 suite, di cui 44 sono monolocali all’ultimo piano.

Particolari gli effetti iridescenti che rimandano le lastre di zinco passivato posizionate a parete e che si riflettono negli specchi appesi a soffitto.

Il progetto di Holloway Li si è ispirato ai principi sostenibili dell’economia circolare, riciclando materiali altrimenti destinati alla discarica o a più lunghi processi di recupero.

La moodboard. ph. Sophie Percival.

I letti hanno una struttura che contrappone il brutalismo dei tondini in ferro del calcestruzzo e il disegno caratterizzato da forme morbide, oltre alle colorazioni calde delle coperte e dei tappeti. I cubetti che vengono utilizzati per i test di resistenza dei calcestruzzi, ancora con le scritte che individuano ogni singolo campione, formano la base per un tavolo con piano in materiale ricomposto effetto palladiana, mattoni forati per l’isolamento termico sono lasciati a vista alla base delle pareti divisorie, porzioni di laterizi disegnano un motivo geometrico sul desk reception.

Il banco reception con motivi grafici realizzati con mattoni di recupero.

Doing more with less.

Il Bermonds Locke coniuga tutti i confort di un soggiorno in hotel con la vita in un comodo appartamento. Ogni ambiente è attrezzato con cucina e lavanderia offrendo agli ospiti la flessibilità di un soggiorno per una notte o per periodi molto più lunghi.

Non mancano aree co-working, un bar, il Cafè Shaman, e il ristorante, The Dairy Bermondsay.

L’apart hotel è studiato per essere vissuto in ogni momento. Il pavimento degli appartamenti è realizzato in legno grezzo con finitura a sega mentre quello delle aree comuni è in listelli di terracotta posati a lisca di pesce.

” Siamo davvero entusiasti della collaborazione con Locke che apre nuove frontiere per il design. Speriamo di avere evidenziato come l’economia circolare possa creare un’estetica unica e anche una nuova esperienza di vita.”

ph. Edmund Dabney.