Minimal, delicato, elegante, è il nuovo boutique hotel alle pendici dell’Etna. Per cambiare la vita. Firmato LineaT Studio.

Cosa significa críu? Si tratta dell’antico setaccio siciliano utilizzato per la farina o altri composti granulosi, tradizionalmente realizzato con una fascia in legno e il fondo in rete metallica o crine.

Le tradizioni locali, reinterpretate in modo personale e originale, rappresentano il filo conduttore del progetto che ha dato vita a Críu Boutique Hotel a Nicolosi in provincia di Catania, nuova realtà che coniuga antico e moderno, memoria e contemporaneità.

Críu è ciò che vorremmo trovare in ogni nostro viaggio. È la casa che vorremmo diventasse il punto di riferimento per i viaggiatori…

L’albergo esprime un forte legame con il territorio e con le tradizioni locali, interpretate in modo personale e originale dall’ingegnere Giorgia Testa e dall’architetto Salvatore Terranova di LineaT Studio.

La scala in corten curvato.

Fin dalla fondazione nell’ottobre del 2015, lo studio ha sempre lavorato con la volontà di scommettersi e di scommettere, attraverso l’architettura, sullo sviluppo di una terra con tante problematiche e potenzialità. Consapevole dell’importanza che la progettualità ha sulla qualità della vita, LineaT opera con l’obiettivo di innescare un effetto domino in grado di portare uno sviluppo complessivo e integrato.

E così Críu è un sogno che si realizza, fortemente voluto dai due progettisti, in questo caso anche proprietari della struttura ricettiva. Hanno dato vita a un luogo minimal, curato, ricercato e delicato, uno spazio in cui far incontrare l’architettura, il design e la cucina siciliana, circondato dalle meraviglie naturali dell’area in cui sorge: le pendici dell’Etna.

Una villa degli anni Cinquanta su pilotis è stata recuperata e adattata a una nuova vocazione, l’ospitalità. Il percorso progettuale ha riportato in vita la struttura situata in centro storico su una delle vie principali di Nicolosi, in un’ottica conservativa e contemporanea insieme. Dapprima, con un intervento del 2017, si era lavorato sul piano terra ricavandoci un ristorante, nel 2021 ci si è occupati dei due piani superiori in cui ora sorge l’albergo.

L’involucro, esteticamente poco impattante, è ben armonizzato al contesto; internamente permeato dalla luce naturale e caratterizzato da spazi ampi e fluidi.

Come spiegano Giorgia Testa e Salvatore Terranova:Críu è ciò che vorremmo trovare in ogni nostro viaggio. È la casa che vorremmo diventasse il punto di riferimento per i viaggiatori che prediligono il rapporto con la natura e sono attenti all’ambiente, che sono esigenti ma allo stesso tempo amano la semplicità”.

Cotto, Terra, Salvia, Ghiara, Lavica, Sale, Neve, Manna: i nomi delle otto suite.

Anche le scelte di interior design compiute per il Críu Boutique Hotel rispecchiano la continua ricerca che è alla base del modo di progettare di LineaT Studio, promotore di un’architettura che si integra al territorio sul quale opera, e che è prima di tutto veicolo di rigenerazione sociale.

All’interno è stato fatto un lavoro di recupero e di riuso di alcuni ambienti ed elementi che sono stati ritrovati in situ, e di rinnovo della distribuzione interna, in cui è stata ricavata un’area comune living/cucina, una reception e otto camere per gli ospiti.

Lo spazio a doppia altezza preesistente è diventato contenitore del nuovo protagonista dell’ambiente: il collegamento verticale, caratterizzato da due lamine di acciaio corten curvato, concepito come parapetto, sostegno, elemento scenografico.

Il concept delle stanze, di estetica minimalista, è legato alla predilezione per i materiali naturali e locali. I loro nomi – Cotto, Terra, Salvia, Ghiara, Lavica, Sale, Neve, Manna – rappresentano gli antichi materiali siciliani, ed evocano la terra, la natura e la botanica.

E così, materiali locali e naturali caratterizzano gli interni: sono multistrato di betulla per gli elementi verticali, l’acciaio corten per la scala, la pietra lavica per il piano colazione, la corda per le sedute.