Prendere in mano l’azienda di famiglia è la sfida di cinque milioni di Millenials e Generazione Z. Entro il 2030 il passaggio generazionale interesserà oltre la metà delle aziende italiane. E oggi solo il 13% degli hotel arriva alla terza generazione. Ne parliamo con Virginia Bertone, general manager di Hotel Plaza Torino.

Sono pronti i giovani figli di albergatori a prendere il testimone da mamma e papà?

Partiamo da un dato. Secondo le rilevazioni Cerved il 70% delle PMI italiane è a conduzione familiare. Di queste, il 25% ha come titolare un imprenditore over 70.
Aggiungiamo un altro dato. Dalla ricerca condotta dall’osservatorio AUB di Unicredit e Università Bocconi, solo il 13% delle PMI giunge alla terza generazione.

Nel giro di 5 anni circa il 20% delle imprese familiari italiane affronterà il tema del passaggio generazionale.
E poi c’è un dato tanto intangibile quanto impattante. La digitalizzazione non solo ha allontanato la generazione dei Boomers dai Millenials e ancora di più dalla Generazione Z, ma sta anche rivoluzionando il mondo del lavoro.
Un tema caldo dunque, che riguarda il futuro della piccola-media impresa di tutto il tessuto imprenditoriale italiano. Anche quello alberghiero.

Abbiamo parlato di passaggio generazionale in hotel con Virginia Bertone, terza generazione della famiglia Bertone, dal 2018 General Manager e Amministratore Unico di Hotel Plaza Torino e dal 2020 Presidente del Comitato dei Giovani Albergatori di Federalberghi Torino.

Virginia Bertone in una delle camera a tema di Hotel Plaza Torino.

Dopo gli studi in economia, Virginia ha deciso di prendere in mano l’azienda di famiglia e gestire l’hotel fondato da suo nonno Mario Bertone

La gestione alberghiera dell’Hotel Plaza Torino ha attraversato tre generazioni che riflettono tre fasi del turismo diverse fra loro: la prima rappresentata dal turismo di massa degli anni ’60, in cui la domanda eccedeva l’offerta. La seconda identificata con il turismo-business degli anni ’90 in cui la domanda era allineata all’offerta. La terza, quella attuale, caratterizzata dal turismo esperienziale, dove l’offerta eccede la domanda.

we. Virginia, come è stato per te il passaggio dell’azienda da padre in figlia?

Il passaggio generazionale in hotel tra mio padre Maurizio e me è stato difficile: nel primo periodo la differenza di visioni sulle strategie alberghiere da attuare era molto forte. Proponevo innovazioni, dall’approccio organizzativo alle prenotazioni, dalla gestione del personale alla ristrutturazione delle camere, che non sempre trovavano mio padre d’accordo.

In un secondo momento ho compreso che conoscere il modello organizzativo, anche se da me considerato obsoleto, era importante per scegliere una nuova modalità lavorativa che fosse più efficace ed efficiente. Uno degli aspetti più delicati è stata la gestione delle risorse umane. Molte persone erano più anziane di me, sia a livello di età che di esperienza lavorativa. Ho dovuto studiare un metodo che mi permettesse di coinvolgerli e motivarli al cambiamento che desideravo portare a livello operativo e gestionale. 

Il mio successo lo devo al “principio 80/20” che mi ha permesso di individuare il 20% delle attività svolte dalle risorse umane che consentono di raggiungere l’80% dei risultati.

Passaggio generazionale in hotel da Maurizio Bertone a Virginia Bertone
Virginia Bertone e il padre Maurizio Bertone di fronte a Hotel Plaza Torino.

we. Tuo padre oggi è uscito completamente dall’operatività?

Attualmente mio padre si occupa di seguire i lavori di ristrutturazione dell’hotel e ha delegato totalmente a me la parte gestionale: è gratificante constatare che il nostro rapporto è molto positivo e siamo coesi verso un obiettivo comune.

we. Anche tuo padre a suo tempo aveva dovuto affrontare un passaggio di consegne con tuo nonno.

Il passaggio da mio nonno Mario a mio padre Maurizio è stato vissuto in maniera più fluida rispetto a quello tra me e mio padre grazie al momento economico favorevole e ai pochi cambiamenti tecnologici che caratterizzavano la gestione alberghiera di quell’epoca. Mio nonno Mario ha accompagnato il figlio senza mai interrompere la sua attività lavorativa, pur delegando a lui la maggior parte degli aspetti gestionali che, per ragioni generazionali, non riusciva a seguire in prima persona. Uno di questi, oggi buffo a dirsi, è l’utilizzo del computer, con cui mio nonno non si è mai confrontato.

Passaggio generazionale in hotel da Mario Bertone a Maurizio Bertone a Virginia Bertone
Generazioni a confronto. Virginia con il nonno Mario e il padre Maurizio

we. Come ti vedi fra 5 anni?

Tra cinque anni mi vedo al lavoro per migliorare l’Hotel Plaza Torino e anche a condividere best practises con colleghi albergatori. Il mio obiettivo è aumentare la percentuale di hotel italiani che arrivano alla terza generazione (oggi siamo al 13%) trasmettendo la mia passione per questo lavoro. Teniamo presente che il 10% dei fallimenti delle aziende deriva dalla mancata pianificazione e gestione del passaggio generazionale e che per il 30% delle aziende il processo di passaggio generazionale coincide con la fine della realtà aziendale. È altresì vero che circa il 68% degli imprenditori dichiara che vorrebbe lasciare l’azienda a un familiare. 

È dunque evidente che manca una adeguata formazione su come attuare il delicato passaggio generazionale. È per questo che dal 2020 la mia passione per questo tema e per l’hôtellerie mi ha motivata a intraprendere un percorso come formatrice e consulente alberghiera.

Camera a tema dell'Hotel Plaza Torino
Camera a tema di Hotel Plaza Torino.

we. Che consiglio daresti a un giovane figlio di albergatori?

Sicuramente consiglio di fare almeno 2/3 esperienze esterne rispetto all’hotel di famiglia, per aprire la mente e vedere altre realtà. Io per esempio ho iniziato a lavorare nel settore dell’ospitalità nel 2010 come receptionist al Grand Hotel Sitea, 5 stelle lusso a Torino, e poi ho lavorato a Malta come receptionist al Park Hotel Sliema, 4 stelle.
Una volta entrati in hotel, è molto utile intervenire negli ambiti in cui l’albergatore senior non opera e sviluppare nuovi progetti. Seguire corsi di formazione è importantissimo e avvalersi di un coach per rendere agevole il passaggio generazionale in hotel lo è altrettanto.