
Ignacia Guest House, la casa dei colori.
Una villa in stile Beaux-Arts nel cuore di Città del Messico si rinnova con un design eclettico e un’intensa palette di colori monocromo.
Situata nel quartiere alla moda Roma di Città del Messico, un’ intima struttura all’interno di una villa in stile Beaux-Arts offre un’accoglienza familiare e ricercata al tempo stesso.

Ignacia Guest House ha ampliato la propria offerta con nuove camere ottenute grazie all’acquisizione della contigua villa del 1913. In origine era la dimora privata di una famiglia benestante. Oggi la proprietà è di Gina Lozado, che ha ribattezzato l’hotel in onore della governante che lavorò alla villa per oltre 70 anni.

Con il suo spirito bohémien, il quartiere Roma è stata testimone della storia artistica, liberale e intellettuale di Città del Messico. Dal XIX secolo a oggi si è trasformato nel corso degli anni attraverso esempi di architettura neoclassica, art nouveau, decò e costruzioni contemporanee. Attualmente, i suoi viali alberati vivono una rinascita culturale, di cui l’Ignacia Guest House è testimone e promotore.




Originariamente la struttura alberghiera disponeva di una master suite, un ingresso, una biblioteca, una sala da pranzo e una cucina e quattro camere, ciascuna con il proprio balcone. Dopo aver acquisito il resto della proprietà all’inizio del 2022, sono stati aggiunti nuovi servizi e altre quattro camere: due ricavate nella casa originale e due di nuova costruzione.


A unire le due architetture c’è il patio esterno comune dove divani, bracieri e la vasca idromassaggio sono incorniciati da splendidi alberi fioriti.




Per mantenere la coerenza tra i due interventi è stato confermato il team di progetto: l’interior designer Andrés Gutiérrez e lo studio di architettura Factor Eficiencia.


Le camere per gli ospiti sono progettate con una combinazione di colori monocromatici, con dettagli giocosi e raffinatissimi, ciascuna con angoli privati per godersi il cortile centrale. Il tutto perfettamente intonato con le opere – piene di colore e di un pizzico di nostalgia – dell’artista di Guadalajara Victor Torres.


Nel vestire tutti gli spazi, il design messicano contemporaneo dialoga con riferimenti che ricordano i codici pittografici preispanici che si integrano sottilmente nell’architettura classica francese.


Il confronto tra passato e contemporaneità è amplificato dalla scelta di arredi e accessori firmati, tra gli altri, da Andrés Gutiérrez, da David Pompa, dallo studio e laboratorio Axoque Estudio e da Joyful Objects, Yes! di Joy Valdez. Alcuni mobili sono poi del marchio di arredi di lusso dall’heritage messicano AD HOC.


Il restauro impeccabile della villa e l’audace design degli interni presentano uno sguardo d’avanguardia verso il Messico del XXI secolo. Questo approccio cerca di permeare non solo i dettagli storici, gli spazi pubblici e privati, ma l’intera esperienza del soggiorno, fino alla sua proposta gastronomica a base di piatti tradizionali messicani.
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ph. Fabian Martinez e Jaime Navarro.
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