Venerdì 29 aprile è andato in onda il secondo appuntamento della serie “Faccia a faccia con i manager” di Welevel Academy, interviste a manager del settore ospitalità per raccontare la loro storia, come funziona il loro lavoro e come evolverà la loro figura professionale nei prossimi anni. Testimonianze di successo per dare nuovi spunti e indicazioni a chi gestisce o lavora in una struttura ricettiva.

Leonardo Wallerman Leoni, Guest Relations Manager di Waldorf Astoria Kuwait. Precedentemente Senior Butler al St. Regis di Venezia, oggi Leonardo fa parte del Pre-Opening Team del Waldorf Astoria Kuwait, prestigioso hotel di lusso del gruppo Hilton che aprirà per la prima volta le sue porte agli ospiti il 5 Luglio 2022. Si occupa di selezionare il Guest Relations Team, il Personal Concierge Team e l’Exclusive Club Team. Con maestria, dedizione, passione ed eleganza ha raccontato cosa significa oggi indossare le scarpe da concierge.

Spazio comune Waldorf Astoria Kuwait

La registrazione dell’intervista a Leonardo Wallerman Leoni realizzata da Welevel Academy è disponibile per tutti gli abbonati alla piattaforma. In esclusiva per we:ll magazine un estratto dell’intervista.

we. Oggi il termine “concierge” suona un po’ vecchio… È solo una questione di termini o c’è di più? 

La parola concierge non è vecchia, è antica. Bisogna affidarsi all’etimologia per capirne il senso. È una parola che risale al Medioevo. Il conte des cierges era colui che portava le candele nel castello del signore, era il responsabile di uno dei beni di lusso per eccellenza: la luce dopo il tramonto.

È un mestiere antico con un significato antico e in un momento storico in cui abbiamo avuto un po’ di buio nel nostro settore c’è bisogno di qualcuno che porti luce. 

I nostri ospiti quando viaggiano cercano questo. Dopo due anni di pandemia durante i quali non è stato facile viaggiare e sfogare il proprio desiderio di scoperta, trovare un professionista che ha come passione e obiettivo principale quello di condividere la propria conoscenza di un luogo è qualcosa di fantastico, bellissimo. Credo sia un ruolo che non vada scomparendo, anzi stia evolvendo. È un ruolo che acquisirà sempre più importanza, molti team si sposteranno verso un ruolo ibrido fra front desk e concierge. Il check in sarà sempre più automatizzato, sempre più digitale e quindi il punto di contatto sarà sempre più qualcuno che si occupa dell’itinerario dell’ospite, della sua esperienza.

“Il concierge è un mestiere antico che, grazie all’automazione, acquisirà sempre più importanza”

we. Hai un aneddoto da raccontarci?

Uno dei miei dogmi è certamente la discrezione quindi non posso fare nomi. Mi viene in mente un episodio con una signora molto famosa che soggiornava in un resort con una villa sulla spiaggia di fronte al mare. Durante il suo soggiorno di lavoro aveva un meeting dopo l’altro, senza mai fermarsi. Mi confessò che le dispiaceva moltissimo non poter approfittare della location, di non potersi godere il mare. Una delle cose che considerava più di lusso in assoluto era la sensazione della salsedine sul suo viso dopo aver fatto un bagno in mare. Così ho preso l’iniziativa e la sera prima della ripartenza di questa ospite mi sono procurato un recipiente e l’ho riempito di acqua di mare. Ho fatto in modo che la signora trovasse nel suo bagno il recipiente e che si potesse lavare il viso con l’acqua di mare e provare quella sensazione di salsedine che tanto amava. Gli ospiti, anche quelli VIP che vediamo in tv e che potenzialmente potrebbero avere qualsiasi cosa, hanno desideri molto semplici e precisi e per soddisfarli a volte basta uscire un pochino dalla nostra confort zone e fare qualcosa che in genere non facciamo.

Questo è un estratto dell’intervista. Per ascoltare l’intervista integrale vai sul sito di Welevel.academy.