Lo storico Palazzo Nani è diventato un Radisson Collection Hotel. Un 5 stelle firmato da SMP che preserva il passato disegnando il futuro con un progetto di interior box-in-the-box.

Da ogni dettaglio traspare la complessità del progetto, non solo perché è una realizzazione in Laguna, con tutti i problemi logistici che questo comporta ma anche perché l’intervento è su un palazzo storico veneziano, vincolato dalla Sovrintendenza particolarmente presente nella verifica puntuale di tutte le soluzioni progettuali.

Palazzo Nani, nel sestriere Cannaregio, tra i più autentici del tessuto cittadino, da residenza privata, caserma austriaca e poi scuola, è stato trasformato in un 5 stelle della catena Radisson Collection, il quarto in Italia, dopo il Palazzo Touring a Milano, con un progetto di interior firmato sempre dallo Studio milanese Marco Piva.

Il bar al piano terreno.

Con questo progetto, come afferma l’architetto Piva, “abbiamo voluto creare a Venezia un luogo speciale in grado di offrire il meglio dell’ospitalità in un contesto attrattivo e osmotico. Un nuovo concetto di lusso che combina, in un insieme armonico, storia, arte e design per offrire a ospiti e visitatori l’accoglienza più raffinata in continuità con la migliore tradizione veneziana”.

L’interior design, leggero ed elegante, è stato condotto nel rispetto della preesistenza sviluppando il concept box-in-the-box volto a preservare pareti, soffitti e pavimenti storici, in particolare della zona gym e delle camere, dove sono stati inseriti moduli bagno staccati dall’involucro murario e arredi self standing.

Per la palestra sono stati realizzati da Concreta, il contractor che si è occupato dell’attuazione del progetto, particolari moduli contenitori in metallo verniciato, guardaroba nella parte bassa e quinta schermante nella parte alta.

Le camere dello storico Palazzo Nani sono 52, tutte diverse tra loro, e suddivise in 36 standard, 15 suite e una Presidential Suite.Lo Studio Marco Piva ha inoltre ricavato e curato l’interior design di 3 appartamenti privati.

L’utilizzo dei tessuti richiama le tradizioni veneziane, con palette cromatiche e decorative ricavate dalla città, mentre le nuove soglie delle porte interpretano in chiave moderna i seminati preesistenti preservati. Anche i legni e le essenze rimandano alle tradizionali briccole di Venezia, così come i vetri all’antica arte della soffiatura e alla vicina Murano, e i metalli simboleggiano le riflessioni della laguna. Anche i marmi, con venature forti come il Palissandro Nuvolato e il Bardiglio Nuvolato, sono un richiamo all’acqua e ai movimenti della laguna veneziana.

Di particolare impatto è il disegno delle cabine armadio che, tramite pannelli funzionali con specchio a tutta altezza, segnano un passaggio che ricorda le antiche corti private veneziane, ma servono anche per contenere i fancoil.

In alto, Presidential Suite. Sotto, Renaissance Junior Suite.

Le aree comuni sono state arredate con mobile custom, dall’impatto leggero e che lasciano la vista libera di fruire degli spazi e delle suggestion della laguna. Il piano terra, oltre alla console reception, ospita due ristoranti, aperti anche alla città e il lounge bar. Il Private Restaurant è caratterizzato da una partizione delle sedute in vetro opalino canettato con retroilluminazione integrate. Il focus point del ristorante principale è costituito da panche in marmo con sedute imbottite colore ottanio che si susseguono creando una continuità prospettica.

Un bancone bar curvilineo domina la scena e segue le isole a pavimento. Il rivestimento è un tappeto materico di marmo bianco Venezia e marmo Paradigma che lo contrasta in una tonalità più scura. La dominante cromatica degli spazi è il verde laguna declinato nelle sue varie sfumature.

Nel lounge bar, che è anche sala colazioni, si è optato per colori molto scuri che corrono da parete a soffitto per creare un’atmosfera immersiva, avvolgente e per enfatizzare preziosi elementi custom in metallo – come la bottigliera a parete – con una boiserie in legno scuro cannettato che dà ritmo alla parete.

Le due lobby nei saloni nobili si caratterizzano per essere spazi elegantemente affrescati, con marmorini e dipinti che riproducono scene mitologiche.

Questi spazi hanno richiesto particolare impegno per armonizzare l’intervento attuale con le esigenze di una dimora storica che esprime le sue bellezze e le sue fragilità. Così, al pavimento in seminato storico recuperato e ripulito, si è affiancato un arredo mobile custom-made disegnato dallo Studio Marco Piva, della medesima tipologia ma in colori diversi in dialogo con i cromatismi degli affreschi, con sedute lounge affiancate da tavolini, tavoli da lavoro e da meeting sempre su disegno.

L’illuminazione decorativa è stata curata da Concreta. Spicca il grande lampadario formato da sfere di vetro opalino disegnato specificamente per questo progetto. L’effetto opalescenza attraversa come un fil rouge le stanze e gli spazi comuni e sempre le luci rimandano alle trasparenze e ai riflessi del vetro, per sottolineare ancora una volta il legame forte con il territorio.

ph. Andrea Martiradonna.