Spazioso, variopinto, vivace e anche un po’ casual. Dall’intramontabile fascino mitteleuropeo, un tocco Belle Époque e qualcosa di esotico. Una riqualificazione firmata Sergio Bizzarro per due imprenditori con anima.

Il delicato rosa antico della facciata in stile neobarocco definisce la concezione estetica dello Stadt Hotel Città. Con le sue linee incisive e pulite, l’edificio si affaccia su Piazza Walther attraverso piccoli parapetti e un bel porticato. Lo stile è quello tipico di un’architettura urbana intelligente, quella di fine secolo al confine meridionale dell’impero asburgico. Uno stile che accoglie l’ospite dell’albergo e del caffè facendolo sentire spettatore e insieme protagonista della vivacità del centro.

L’atmosfera è speciale ed è quella che hanno voluto far rivivere i due proprietari Cellina von Mannstein (Birra Forst) e Giovanni Podini (Podini spa) con un brief puntuale discusso con l’architetto Bizzarro che ne ha curato il delicato intervento di riqualificazione.

Il risultato un luogo dal flair esclusivo, concepito per soddisfare una clientela esigente e amante della privacy. Completamente rinnovate, in tonalità fresche e luminose, le camere e le suite offrono tutti i comfort di un’ospitalità d’eccellenza.

Adoro gli hotel di tradizione, quelli che hanno una storia da raccontare, ma soprattutto quelli che hanno un’anima.

(Cellina von Mannstein)

 

Il turchese, il verde e il blu, in tutte le loro declinazioni, sono il filo conduttore tra le singole aree dell’albergo caratterizzate da una intramontabile eleganza. Il riuscito connubio fra i tessuti di pregio, le forme morbide e una selva di piante rigogliose racconta di una fortunata sinergia tra le concezioni estetiche dei due committenti, in cui l’elemento maschile e quello femminile si completano a vicenda in maniera sorprendente e armoniosa.

Sul lato di via Argentieri, Cellina e Giovanni hanno voluto il nuovo Restaurant Al Città. Da una passione condivisa per gli interni eleganti, i piaceri della tavola, il buon vino e le birre speciali, nasce un ambiente dal fascino urbano e ricercato dove prendere posto, mangiare e bere bene come in una tradizionale trattoria, ideale per una cena a lume di candela o un pranzo d’affari.

Bolzano riacquista il suo salotto. Un punto di incontro nel cuore della città affacciato su piazza Walther col fascino intramontabile del caffè asburgico, l’atmosfera parigina del ristorante, la sala ellittica un po’ esotica e un po’ frivola, con la cupola in vetro, arredata con poltrone in velluto verde, i tavolini da tè e una giungla di piante rigogliose fino al soffitto: uno spazio urbano per uscire dal tempo ed entrare in un lussuoso mondo di sogno.

Il progetto di riqualificazione.

Dal 1913 lo Stadt Hotel Città ha rappresentato per Bolzano il punto di incontro e il riferimento per la borghesia cittadina, che ha sempre amato incontrarsi sotto le sue luminose volte, affacciate sulla centralissima piazza Walther.

Il concept che lo Studio Bizzarro & Partners ha sviluppato per la sua riqualificazione funzionale vuole rinnovare e amplificare questa vocazione, riportando l’Hotel Città al centro della vita cittadina.

Il progetto ha riqualificato funzionalmente l’hotel, soprattutto al piano terra, dove l’attuale ristorante è stato concettualmente rivisitato, convertendo l’intero piano a una serie di attività legate alla ristorazione che si aprono completamente all’esterno, secondo le attuali tendenze degli alberghi di città. Questo piano perde così la connotazione di una struttura a servizio esclusivo degli ospiti dell’hotel, per fornire servizi diversificati di ristorazione all’intera città.

La suddivisione funzionale del piano terra ha previsto la realizzazione di un bar/caffè affacciato sul porticato prospiciente di piazza Walther, una pasticceria con gelateria, su via della Mostra, il ristorante Al Città, che gode di un ingresso indipendente dalla retrostante via Argentieri, diventata negli anni la via dedicata alle location della ristorazione cittadina.

Il punto di interscambio e fusione di queste attività è e rimane l’affascinante sala ellittica centrale, quasi baricentro del piano, dove la luce piove dall’ alto attraverso una trasparente copertura vetrata dando vita a un trionfo di piante ricadenti, ove fra divani e tavoli dall’impronta mitteleuropea, è bello sorseggiare un tè sentendosi avvolti da una serra.

Ai piani, le attuali 95 camere sono state ridotte a 91 unità, per accorparle ove necessario. L’immagine delle camere è cittadina, rassicurante e retrò, aggiornata però ai nuovi standard di comodità e servizi richiesti da una clientela esigente.

I bagni sono stati rifatti integralmente con piastrelle rettangolari bianche e nere dai bordi diamantati tipiche degli anni Trenta mentre grandi specchi e docce comode e accessoriate riportano a una ricerca del relax e del benessere di piena attualità.

Infine, al piano interrato, è stata realizzata un’area benessere con palestra, camerini trattamenti, spa con sauna e bagno turco, collegati a una suggestiva piscina immersa nel blu di un cielo stellato che rapisce ed emoziona.