“L’ obiettivo era quello di integrare i grandi spazi interni e gli spazi esterni attraverso il fil rouge di un design raffinato, molto milanese, contemporaneo e lineare, arricchito da ambienti flessibili per migliorare l’interazione sociale in un contesto di resort urbano“, spiega Chiara Caberlon, dello Studio CaberlonCaroppi Italian Touch Architects che ha firmato il grande progetto di ristrutturazione dello storico Grand Hotel Brun trasformandolo nello Sheraton Milan San Siro.

Chiara Caberlon-Ermanno Caroppi.

Milano, i suoi colori, le sue linee, la sua dinamicità ispirano gli interni del nuovo Sheraton, il terzo, dopo il Milan Malpensa e il Diana Majestic. I colori, le linee, gli arredi, con una delicata allure anni ’60, ci parlano della dinamicità del capoluogo lombardo: operoso, efficiente, instancabile, divertente e insieme riservato. L’hotel sorge alle porte della città, in un quartiere residenziale immerso nel verde che negli ultimi anni sta cambiando pelle, trasformandosi in un centro funzionale dove il nuovo Sheraton Milan San Siro gioca un ruolo cruciale. L’hotel ha goduto di un processo titanico di ristrutturazione che ha visto rinnovare non solo gli esterni e gli interni, ma soprattutto ha visto nascere un nuovo concetto di ospitalità, che lo ha trasformato in un vero e proprio hub, divenendo un convogliatore sociale, un luogo di incontri e connessioni e, allo stesso tempo, di relax.

Il progetto che inizialmente doveva concentrarsi solo sul rinnovamento delle camere, si è dilatato ed è cresciuto fino a coinvolgere una rivisitazione totale di tutti gli spazi dell’hotel, sia interni che esterni. La filosofia che ha ispirato l’enorme lavoro progettuale si basa su alcuni concetti semplici ma rivoluzionari: la fluidità dello spazio, fluido come le relazioni umane contemporanee che narra; la natura che torna a impossessarsi degli spazi urbani; l’ospitalità come nuova esperienza di business e di vita.

Le aree comuni sono progettate per dar vita a spazi flessibili. La hall, classicamente luogo di passaggio, si trasforma in sala dedicata a meeting informali, incontri di lavoro o spazio per gli aperitivi; il ristorante può sconfinare negli spazi limitrofi, mentre le griglie dorate, che lo incorniciano, creano nicchie che offrono una piacevole sensazione di intimità. Gli arredi giocano un ruolo fondamentale nella creazione di questa mutabilità, la disposizione dei tavoli e delle sedute e l’ampio tavolo comune del Silene Bar & Restaurant incoraggiano in modo naturale la condivisione e favoriscono la flessibilità dell’offerta ristorativa, dalla colazione ai pranzi veloci, dall’aperitivo alla cena informale, che nella stagione primaverile ed estiva possono essere consumati anche nel piacevole giardino terrazzato.

Una grande sfida progettuale è stata quella di riorganizzare i 2500 mq disponibili e realizzare ampie strutture per riunione ed eventi che si distribuissero in maniera coerente e funzionale e raggiungessero il raffinato risultato estetico attuale, consolidando la già solida reputazione dell’hotel nell’ospitare eventi su larga scala, riconducibile alla storia del precedente albergo. Sfruttando la struttura architettonica originaria sono state realizzate 21 sale riunioni, di cui 19 con luce naturale e 2 saloni con set-up e configurazione flessibili, trasformando questo originale hotel anche nel centro congressi più grande dell’area.

La fluidità concettuale prosegue ai piani superiori, dove si attraversano eleganti corridoi per giungere alle camere. La forte componente grafica delle moquette accompagna i visitatori fino all’interno delle stanze. Gli ambienti, Standard o Suite, sono sobri e lineari, caratterizzati da una palette di colori neutri, in cui spiccano elementi blu e viola, segni cromatici che definiscono e caratterizzano lo spazio. Il comfort è la chiave della progettazione, conferisce un senso di lusso essenziale a tutti gli ambienti che è percepibile in ogni dettaglio.

Lo Sheraton Milan San Siro, con il suo design contemporaneo, è un luogo atipico. I suoi vasti spazi e la flessibilità di interni ed esterni sono stati progettati come luoghi di connessione, utilizzando al meglio lo stile milanese e la posizione strategica. In un quartiere popolato da centri congressi, stadi, campi da golf e aree verdi, l’hotel offre una nuova visione per i viaggiatori ed estende un caloroso benvenuto alla comunità locale.

Gli spazi comuni si dilatano all’esterno dove è stata creata una zona verde di relax e divertimento senza precedenti a Milano: prende forma un progetto innovativo l’Urban Oasis, che porta la natura all’interno dell’hotel e introduce un elemento raro e distintivo, la piscina all’aperto, con una vasca dedicata ai bambini. Lo spazio è arricchito dal solarium con comode sedute, oltre ad un bar a bordo piscina completamente circondato dalla zona verde. Infine è presente un’area gioco all’aperto per i bambini che si fonde armoniosamente con l’atmosfera di questa oasi urbana.