In un palazzo del XVIII secolo apre il boutique hotel Palau Fugit. Un progetto di El Equipo Creativo e un omaggio al mediterraneo.

El Equipo Creativo, il pluripremiato studio di progettazione con sede a Barcellona, ha disegnato gli interni di Palau Fugit a Girona, di recente trasformato in un boutique hotel di una trentina di camere. Lo studio si è ispirato al doppio volto della città di Girona, quello più antico del Barri Vell, il quartiere storico nel quale il palazzo si trova, caratterizzato da facciate in pietra, vicoli nascosti, archi gotici e portici, e quello più leggero dai colori vivaci delle cases penjades, costruzioni abitative che “pendono” sull’Onyar, il fiume che attraversa la città ma anche allo spirito giocoso della famosissima festa che si tiene ogni anno all’inizio della primavera, El Temps de Flors, durante la quale le vie si riempiono di magnifiche e colorate composizioni floreali.

Volevamo creare un lusso discreto nel rispetto dell’architettura originale, ma fresco ed elegante, sorprendente e anche un po’ disruptive.

Il patio di collegamento tra El Pavelló e El Palauet, con la Font de Gararotes dell’artista Frederic Amat.

Oltre a questi due mood progettuali, il palazzo settecentesco si anima di installazioni artistiche di arte moderna e oggetti e ceramiche artigianali. Il palazzo si sviluppa in due parti principali, ristrutturate dallo studio di architettura di Barcellona Isern Asociats. Il primo è il palazzetto originale, con un cortile centrale, ribattezzato La Placeta, sul quale si affacciano la reception, il ristorante, un cocktail bar e una spa.

Sopra, La Placeta. Sotto, il bar e la Spa.

Gli ospiti accedono alle camere salendo lo scalone originale del palazzo. L’altro edificio è El Pavelló, una dependance a carattere più moderno. Questi due volumi sono collegati da un patio verde, il cuore dell’hotel, con una piccola piscina e una scultura, la Font de Gararotes del famoso artista locale Frederic Amat.

Sopra, una camera nel Palauet e, sotto, i caratteristici blocchi in marco con lavandino e specchiera.

Nelle camere, El Equipo Creativo ha reinventato l’arredamento fin de siècle, di una certa sontuosità ma alleggerito da design e arte contemporanei. L’obiettivo era quello di creare un’atmosfera calda, avvolgente, da interno nobiliare catalano, con un’attenzione ai dettagli, materiali e texture che creassero una ricca esperienza visiva. Ciò è ulteriormente rafforzato da una curatela di dipinti, sculture, murali e fotografie, tutte opere originali di artisti locali. Ogni camera è diversa dall’altra ma alcuni elementi sono ricorrenti, come per esempio un blocco lavabo in marmo freestanding e realizzato su misura, un’interpretazione del tocador, la toeletta, arredo tipico di allora.

Le camere di El Palauet, con letti con testiere in rattan, sono caratterizzate da una tavolozza fatta di sfumature di pietra naturale e tenui toni di blu, grigi e cipria, che creano un’elegante mise en scène contemporanea attualizzando elementi originali come rosoni a soffitto e persiane.

Il mood cambia in El Pavelló che diventa un inno alla “dolce vita” del Mediterraneo, con i colori della terracotta, ceramica di produzione locale e legno.

Separé in blocchi di argilla fatti a mano creano ombre e superfici strutturate, mentre sedie in rattan e tavolini riportano all’artigianato locale della Costa Brava, come anche i tessuti filati a mano. La Placeta, la piazzetta che segna l’ingresso al Palau, interpreta gli spazi di socializzazione di un tempo, attualizzandoli con un design moderno e diventa una destinazione dove incontrarsi per un aperitivo, al Gipsy Bar, per poi cenare al ristorante Casa Heras, dipinto con i murales di Joana Santamans, illustratrice di ispirazione naturalista barcellonese.

In contiguità con La Placeta, si trova la sala della reception, dove gli ospiti effettuano il check-in su un tavolo da ricevimento blu Yves Klein fatto su misura e sormontato da un lampadario come petali dorati di fiore.

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ph. Salva Lopez.