A Bardolino la cantina Zeni 1870 ha creato la Galleria Olfattiva GO per un viaggio intenso, sensoriale e nuovo alla scoperta del vino.

Il vino affascina e seduce. Racchiuso in un bicchiere c’è tutto un mondo. Profumi, suoni, sensazioni tattili e gustative, tutte insieme contemporaneamente. Conoscerlo non è semplice e neppure immediato ma è un percorso ricco di fascino che attraversa i cinque sensi e occasioni di assaggio. I sentori del vino sono poi avvolti dal mistero: bisogna cercarli, trovarli e dar loro un nome, e non è cosa semplice. I sommelier allenano la loro memoria olfattiva perché identificarli non è solo una ricerca edonistica: il “naso” di un vino, come anche il suo colore, dà le prime indicazioni preziose sul vitigno del vino che si andrà a degustare, sulla tipologia, sull’età e magari anche sulla terra di origine. Le note aromatiche sono, poi, un tuffo nella memoria, qualcosa che ricollega alla parte più intima e profonda della vita di ognuno come anche un’interessante leva per iniziare ad appassionarsi al mondo dell’enologia. E il numero di enoappassionati cresce costantemente, sempre più alla scoperta di destination interessanti dove entrare in stretto contatto con il vino: sempre più attivi, sono loro a chiedere di essere coinvolti durante le visite in cantina, a essere invitati all’azione e alla sperimentazione durante l’assaggio, il racconto di un vino o della sua terra.

La cantina Zeni 1870 a Bardolino, affacciata sulle sponde veronesi del Lago di Garda, propone ai propri ospiti un particolare percorso di accoglienza in cantina: vi è uno dei primi Musei del Vino in Italia realizzato 30 anni fa con grande lungimiranza e passione da Nino Zeni, padre di Fausto, Elena e Federica, quinta generazione oggi alla guida dell’azienda, che racconta la storia di famiglia ma anche e soprattutto la viticultura della zona con un interessante focus sui vitigni utilizzati per la produzione dei vini locali. Vi è poi una terrazza aperta sulla vastità del Lago che in giornate terse di pieno sole permette di vedere la sponda bresciana partecipando a eventi estivi. Al piano terra è aperto tutti i giorni uno shop dove è possibile acquistare una interessante selezione di prodotti enogastronomici e fare degustazione. Nel piano interrato, al di sotto dell’entrata principale, è stata realizzata una scenografica bottaia che accoglie file di barriques e tavoli per degustazioni importanti e dove vengono organizzati momenti conviviali per ospiti internazionali.

Ma non finisce qui: per prima in Italia, la cantina Zeni 1870 ha creato GO, acronimo di Galleria Olfattiva, uno spazio innovativo, didattico e ludico che, a conclusione del percorso di conoscenza della produzione del vino e del territorio, offre agli ospiti l’occasione di un viaggio emozionante tra i 5 sensi, mettendo insieme interior design, esperienze sensoriali e la poesia del vino.

Interior, lighting, profumi e musica accompagnano il visitatore in un percorso sensoriale di scoperta del vino.

Per realizzare un progetto così complesso Zeni 1870 ha chiamato una squadra multidisciplinare: uno scenografo Mattia Cussolotto, che assieme all’architetto Simone Spiritelli, in team con l’architetto Carlo Fantelli, si sono occupati del progetto dello spazio, dell’allestimento e dell’illuminazione. C’era poi bisogno della professionalità di un “naso” come quello di Paola Bottai, creatrice di fragranze, e della compositrice Nina Danon che ha composto un brano musicale dedicato a questo luogo ispirandosi al ritmo cardiaco, che stimola la concentrazione accompagnando il visitatore durante tutto il suo percorso sensoriale.

Nel piano sotterraneo della cantina, adiacente alla bottaia, si trova GO. Si scosta una tenda rossa e si entra in una stanza con un forte dislivello: un ambiente in forte pendenza, a gradoni, dall’atmosfera misteriosa con luci puntuali che illuminano dei vivaci cubi rossi laccati lasciando pressoché al buio il resto dello spazio. La semioscurità aiuta la concentrazione, ritma il respiro e allerta i sensi.

Il percorso sensoriale inizia: su un ripiano si trovano due bottiglie di vino dell’azienda e due boccette in vetro con all’interno i loro aromi estratti. Sui talloncini di cartone a disposizione, le cosiddette moiulettes, il visitatore può spruzzare il “profumo” dei vini racchiusi nelle boccette e individuare alcune note olfattive.

Inizia il gioco. Il visitatore prende una lavagnetta a disposizione con disegnata una tabella e 14 numeri, che poi troverà sopra ognuno dei cubetti rossi appesi alle pareti, ciascuno contenente una nota da indovinare. Il percorso è suddiviso in due parti: a sinistra, a ogni gradino, ci si avvicina al cofanetto rosso, si preme il nebulizzatore che, da un foro superiore, sprigiona una nuvola di uno specifico sentore misterioso. Avvicinandosi si può tentare di riconoscerlo, appuntandolo sulla lavagnetta.

Muschio, cuoio, spezie, fiori, liquirizia, amarena o altro?

Si passa poi al successivo e passo dopo passo si conclude il percorso sensoriale dei 14 cubi misteriosi, passando poi sull’altro lato dove altri cofanetti rossi numerati sono aperti svelando l’immagine botanica e il nome del sentore corrispondente, permettendo così al visitatore di verificare quanti ne ha indovinati.

Al termine dell’esperienza si è invitato a rispruzzare l’essenza dei vini sulle moiulettes: magari ne riuscirà a riconoscere qualcuno in più rispetto alla partenza, una nuova e preziosa consapevolezza sulle proprie capacità olfattive.

GO è un’esperienza sempre nuova e diversa perché cambia a seconda dei vini che vengono messi in assaggio. Let’s GO.