Prenotazioni last minute, recensioni degli ospiti, occupazione, RevPAR. A un anno dall’apertura, arriva per Six Senses Rome il momento di fare il primo bilancio. Raccontato da Francesca Tozzi, General Manager dell’hotel.

Grande esperta del settore con 30 anni di esperienza in luxury hotels, Francesca Tozzi è General Manager di Six Senses Rome dalla sua apertura nel marzo del 2023. La abbiamo intervistata per sapere come è andato il primo anno e avere in anteprima alcuni insight sul 2024.

we. Un anno dall’apertura. Facciamo il punto. Come è andata?

Questo primo anno è stato elettrizzante come la corsa dei 100 metri alle Olimpiadi.
Abbiamo tirato le prime somme alla fine del 2023, chiudendo l’anno con il 42% di occupazione, un RevPAR (i.e. revenue per available room) di 655€ e un ADR (i.e. average daily rate) di 1563€.
Per il 2024 siamo molto contenti della crescita del mercato transient del 10% rispetto al 2023, così come della crescita del RevPAR arrivato a 718€. L’occupazione attuale è del 51% e stiamo lavorando per aumentarla, fronteggiando la flessione del mercato del lusso nella città di Roma.

we. Come si sta posizionando il Six Senses di Roma rispetto alle altre strutture del gruppo?

Six Senses Rome ha un doppio primato: è il primo urban hotel del Gruppo, le altre proprietà, a eccezione di Kyoto che ha recentemente aperto, sono tutte resort; è anche il primo hotel in Italia, a cui ne seguiranno altri in un breve futuro.

Il progetto di interior design firmato Patricia Urquiola pone l’accento sul benessere dell’ospite e sul contatto costante con la natura che pervade tutti gli spazi, dalle aree comuni alle camere, con rimandi espliciti o evocativi e con un uso dei materiali sempre attento al luogo e coerente con i valori di Six Senses. Vedi, ad esempio, l’esteso utilizzo del travertino, materiale di provenienza locale.

Urquiola ha tradotto la filosofia del Gruppo, un’accoglienza all’insegna del benessere, del senso di convivialità e del design sostenibile, in un progetto che nasce e si sviluppa dal genius loci e dal concetto di esperienza orientata sempre al benessere. Gli spazi, le finiture, i materiali, le grafiche ripropongono un’idea di profonda armonia con la natura e, allo stesso tempo, sono portatori di temi legati alla classicità romana, alla storia, a un luogo così peculiare.

La sua è una lettura poetica che racconta il contesto e tutto l’heritage antico e contemporaneo di un palazzo del XV secolo, poi rivisitato da Antonio Tommaso De Marchis nel XVIII secolo e oggi riconvertito nella sua nuova funzione ricettiva.

we. C’è qualcosa che quest’anno non ha funzionato e che vorreste migliorare?

Negli ultimi mesi stiamo registrando un trend di prenotazioni ultra last-minute che non facilita la pianificazione interna. Stiamo lavorando per gestire questa tendenza al meglio.

we. I tre aspetti di Six Senses più apprezzati dagli ospiti fino a oggi? 

I nostri ospiti apprezzano innanzitutto il nostro approccio pionieristico verso il wellness che, oltre alle fantastiche esperienze presenti nel menù della nostra Spa, abbraccia anche il buon dormire e la buona cucina con programmi dedicati come l’”Eat With Six Senses” e lo “Sleep With Six Senses”.

È sempre più apprezzata dai nostri ospiti la centralità che diamo alla sostenibilità nelle nostre scelte quotidiane, ad esempio nella scelta dei fornitori che trova la sua massima espressione nell’Earth Lab, una zona dedicata a workshop e talk a tema

Infine, i nostri ospiti amano l’ospitalità emozionale che Six Senses Rome sa offrire in modo superlativo.

Earth Lab, zona dedicata a worshop e talk.

we. Quanto conta il design nel successo del vostro hotel? È una parola citata nelle recensioni degli ospiti?

Aver sviluppato il progetto in partnership con un nome importante come Patricia Urquiola è sicuramente stato un valore aggiunto, ed è confermato dal fatto che il suo nome, e in generale i riferimenti al design, sono spesso menzionati nelle recensioni degli ospiti.

Urquiola ha saputo integrare l’architettura esistente di Palazzo Salviati Cesi Mellini con sovrastrutture di epoche successive, in particolare con i vincoli del progetto di Quaroni-Micalizzi, riconosciuto patrimonio intellettuale e che ha lasciato un’impronta caratteristica, come nei cerchi che dialogano tra loro nell’area BIVIUM Restaurant-Cafè-Bar.

BIVIUM Bar. Cerchi che dialogano
BIVIUM Bar. Design con cerchi che dialogano tra loro.

Il racconto del luogo vive in particolare nei dettagli di rimando classico che delineano gli interni, nella scelta delle finiture e in particolare delle pietre, come il sopracitato utilizzo del travertino, fil rouge di tutte le aree, nelle sue varie declinazioni di colori e lavorazioni. Il retaggio dell’antichità si rivela anche attraverso la scelta del cocciopesto, che si ritrova nell’intonaco delle camere e che ci riporta alle narrazioni di Vitruvio.

L’incontro fra classicità e visione contemporanea si esprime anche nella selezione delle opere d’arte, altro elemento caratterizzante di Six Senses Rome. La curatela dell’art advisor, Federica Sala, privilegia opere dalla forte impronta artigianale, ma contemporanea: il materico si affianca al digitale, ma anche all’uso di tecniche inconsuete. Tutti gli artisti esposti hanno ideato e prodotto le loro opere specificatamente per Six Senses Rome. Acquerelli, sculture, opere tessili, tele raccontano la Roma del presente e rileggono i temi dell’antichità con uno sguardo fresco e inaspettato.

we. Crede che la vostra Spa sia motivo di scelta da parte degli ospiti? Quanto impatta il fatturato del reparto wellness sul fatturato totale?

Sicuramente la Six Senses Rome Spa è uno degli elementi che determinano la scelta, sia dei turisti che delle persone del posto, di venire nel nostro hotel. D’altronde, il gruppo Six Senses ha fatto del wellness uno dei pilastri della sua filosofia di ospitalità. 

Santuario del benessere, la Spa di Six Senses Rome propone un’offerta olistica tutt’altro che ordinaria. Il circuito dei bagni romani è una rivisitazione moderna dell’antico rituale, che prevede l’immersione nel calidarium, tepidarium e frigidarium. Si tratta di un’esperienza unica e coinvolgente per riequilibrare mente e corpo.

Professionisti esperti guidano gli ospiti in un percorso di benessere personalizzato, con trattamenti dedicati sia al viso che al corpo, terapie high-tech e high-touch come biohacking, sound therapy, body cocoon ed esercizi di respirazione. Altri punti di forza sono rappresentati dall’Hammam curativo alle erbe e dai laboratori dell’Alchemy Bar. Importante è anche l’impatto del fatturato wellness sul fatturato totale, che su base annua si attesta al 14%.

we. Estate 2024: come sta andando? Quali sono i principali mercati di provenienza dei vostri ospiti?

Continua la domanda last minute e sta crescendo il numero dei turisti in arrivo dalla Cina. I nostri mercati principali sono US, UK e Brasile. Siamo molto soddisfatti anche del mercato locale: i romani frequentano l’hotel per la spa, la zona ristorante/bar BIVIUM al piano terra e per il nostro stupendo NOTOS rooftop.

Per sapere di più su Six Senses Rome e la Spa, vai all’articolo Benessere firmato Six Senses. Intervista a Kent Richards.