Come cambia il mondo dei gestionali per la ristorazione? Quali le esigenze dei ristoratori e le problematiche più diffuse? E, soprattutto, quanto un buon gestionale può riuscire a ottimizzare il lavoro di sala e cucina? Ne parliamo con Alberto Albrigi, CEO di 5Stelle.

Immediatezza, semplicità, flessibilità. Queste le caratteristiche essenziali di un buon gestionale per il ristorante.
Ma come mai tante sono ancora le strutture che fanno fatica a sfruttare al meglio questi strumenti e quali sono le esigenze dell’immediato futuro? Ne parliamo con Alberto Albrigi, Ceo di 5Stelle, che potrete incontrare il prossimo 26 novembre all’Hotel Royal Carlton di Bologna in occasione di Hotel Cost Saving, l’evento sull’ottimizzazione dei costi nei singoli reparti dell’hotel. 

we: Salve Alberto, lei che ha visto tutte le evoluzioni dei software per l’ospitalità negli ultimi anni, ci spiega come mai molti ristoratori sono ancora tanto reticenti circa l’utilizzo prodotti più evoluti?

In generale, diciamo che tutti tendiamo a restare ancorati alle nostre abitudini. Risulta sempre difficile cambiare il modo di lavorare, specie se si tratta di un lavoro che si svolge in momenti di concitazione come può essere quello al ristorante. Per convincersi a utilizzare e a sfruttare al massimo un determinato strumento, il cliente deve avere forti motivazioni. Per questo è importantissimo riuscire a comunicare con lui e a trasmettergli il reale valore del prodotto.

we: Conoscere il destinatario del software, dunque, è fondamentale

Assolutamente! Il successo di un buon software sta proprio nell’essere cucito addosso alle esigenze – sempre più variegate – del cliente. Se noi non parlassimo tutti i giorni con albergatori e ristoratori, non saremmo certo in grado di soddisfare i loro bisogni o di offrire un’assistenza adeguata.

we: Si può parlare, dunque, di strumenti human-centered?

Sempre di più! Senza un approccio umano da parte della software house non saremmo in grado di modulare i nostri prodotti a misura di cliente. E non dimentichiamo che il nostro è un settore in continua evoluzione.

we: 5Stelle è un’azienda molto nota nel settore dell’hotellerie. Quali novità sul fronte della ristorazione?

Hotellerie e ristorazione sono due settori molto legati fra loro. Per la ristorazione il nostro software Ofsale sta riscuotendo molto successo e stiamo lavorando per offrire servizi sempre più all’avanguardia.

we: Ecco, che cos’è oggi da considerarsi “all’avanguardia” per un ristoratore?

Come dicevo, quella del ristoratore è una professione che conosce spesso momenti di frenesia e di lavoro in emergenza. Direi quindi che l’esigenza fondamentale è quella di garantire il massimo della continuità operativa.
Per esempio, la possibilità di sostituire in tempo reale il punto cassa in caso di guasto con uno qualsiasi dei device restanti senza perdere dati, per continuare il servizio anche in assenza di linea internet.

we: Prima ha parlato di assistenza: quanto incide nella scelta da parte del cliente e nella fidelizzazione?

Moltissimo. La nostra tipologia di cliente non può permettersi di aspettare. Quando ha una questione da risolvere deve trovare una voce pronta e preparata ad aiutarlo. Anche perché, spesso, il suo problema sta creando dei disagi ai suoi clienti e quindi diventa importante anche per la brand reputation della sua struttura. Consideriamo anche il fatto che la maggior parte delle strutture in Italia sono indipendenti e a gestione famigliare, realtà che hanno bisogno certamente di un’assistenza più frequente e personalizzata. Per questo noi dedichiamo molte attenzioni e risorse a questo aspetto, che ci consente anche di venire in contatto con le problematiche del cliente e di realizzare aggiornamenti incentrati proprio sulle sue esigenze. 

 

we: Tornando al ristorante, si parla tanto di problemi di comunicazione tra sala e cucina. Un buon software secondo lei può risolvere questa annosa problematica?

Certo. Ottimizzare la comunicazione tra cucina e sala è uno di quegli aspetti sui quali ci siamo concentrati maggiormente. Con Ofsale è infatti possibile condividere le comande su più stampanti, suddividere i piatti per
postazione, dare allo chef una visione globale per sfruttare al massimo tutte le potenzialità della brigata di cucina.

we: E per quanto riguarda le nuove tendenze, come self order e delivery?

Con il QR code il cliente può consultare il menù digitale e ordinare direttamente dallo smartphone in maniera semplice e veloce, mentre il ristoratore sceglie la modalità di gestione dell’ordine che più si adatta alle esigenze della struttura: attivare la sola consultazione del menù, inoltrare l’ordine direttamente al tavolo o in camera, predisporre tutto per il delivery.

we: Si parla molto anche di “scontrino senza cassa”

Liberare il punto vendita è un’esigenza reale. Diventa quindi importante poter emettere lo scontrino senza il registratore di cassa telematico, stamparlo su una normale stampante termica oppure inviarlo direttamente sullo smartphone del cliente. Sia per i ristoratori che per i loro clienti rappresenta un bel risparmio e una apprezzatissima comodità.