Come può un ristorante sopravvivere alle restrizioni dei dpcm?
Secondo le direttive dell’ultimo dpcm di novembre, in molte regioni i ristoranti [i più fortunati, se così si può dire] potranno restare aperti fino alle 18. A prescindere dal fatto che si sia d’accordo o meno, non resta che cercare di andare avanti finché i tempi non saranno migliori e implementare il più possibile le vendite per quello che ci è consentito.
Sto parlando di idee nuove, innovazioni, cambi di direzione, opportunità da cogliere in un momento così difficile.
Aprire al mattino e iniziare a servire da mangiare a orari che finora erano considerati impensabili. Questo virus ci sta cambiando e involontariamente ci sta insegnando qualcosa di nuovo, provate solo a pensare che oltreoceano questo accade nella normalità.
Provate a cambiare qualche piatto del vostro menù, o addirittura dedicare una parte del menu stesso, magari dedicandolo all’healthy food. Quanti di noi, durante l’ultimo lockdown non hanno fatto altro che mangiare e preparare pane, pizze e a fare esperimenti che ci hanno appesantiti? Basti solo pensare che il lievito per un periodo era impossibile da reperire. Bene allora potreste improntare la vostra comunicazione sul benessere a casa e anche al ristorante.
Avete mai sentito parlare di cloud kitchen o dark kitchen? I fornelli della vostra cucina si spengono alle 18? Bene, allora perché non dargli una nuova possibilità, guadagnando anche qualcosa? Le cloud kitchen non sono altro che cucine pensate per la produzione di piatti per la consegna a domicilio. Non realizzata, ma pensata. Si tratta proprio di cambiare mindset e non di adattare i piatti al delivery, bensì di pensarli esclusivamente per questo tipo di servizio, valutando costi, tempistiche e mantenimento.
Provate a fare american breakfast, aperipranzo o brunch che contiene i costi per chi lo prepara e per chi lo acquista, unite le due cose e create delle proposte sfiziose. È questo il momento in cui, più che mai, servono soprattutto idee nuove.
Concentratevi su una clientela business, se non è già nella vostra lista clienti, e create delle proposte adatte a questa tipologia di target con azioni di marketing mirate, allargatela poi per le altre tipologie di clientela e sviluppate un prodotto nuovo, che magari nel futuro prossimo può essere un nuovo modello da tenere in considerazione.
Infine, non dimenticatevi di investire sul delivery, dategli la giusta importanza, fate in modo che non si limiti solo ed esclusivamente al periodo a voi interessato, ovvero a quello post dcpm, ma provate a pensare che possa essere un nuovo business anche per il futuro.
Concentrate una parte delle vostre risorse alla comunicazione e fatelo nel modo migliore possibile, informatevi e fatevi aiutare se non avete i mezzi per farlo da soli. Non sottovalutate questo aspetto pensando che si tratti soltanto di attività riempitive riservate a un periodo circoscritto. Tutto quello che fate oggi influirà sulla vostra reputazione di domani.
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