Alla grappa piace Mozart.
Distillerie Berta. Nel Monferrato una destination per grappalovers.
«Le nostre grappe più rappresentative sono quelle che nasceranno l’anno successivo, perché possiamo sempre fare di meglio». Questo lo spirito che anima la famiglia Berta da quattro generazioni e con la partecipazione di tutti i dipendenti: sono un’istituzione gli assaggi di gruppo in azienda dove ognuno può esprimere la propria opinione. Saranno poi il mastro distillatore e la proprietà a trovare la soluzione per il prodotto migliore che mette d’accordo tutti.
Si arriva a Mombaruzzo, nell’astigiano, sede di Distillerie Berta, cavalcando le splendide colline di Langhe, Roero e Monferrato, attraversando i sedici ettari che circondano la proprietà, otto dei quali dedicati a un parco naturalistico e didattico, ricco di querce, ulivi secolari, mandorli, noccioli, pioppi e alberi da frutta e di circa sessanta varietà di piante aromatiche e officinali coltivate per i liquori della produzione Berta, come la sambuca Dianisè, l’amaro d’erbe DiBerta, l’assenzio Favola Mia e il rosolio DiRose.
La sede custodisce la distilleria, le cantine di affinamento, un museo della grappa e un’enoteca dove è possibile degustare i prodotti tra cui il celebre e storico amaretto di Mombaruzzo: tutte tappe di un percorso conoscitivo e visitabile da coloro che vogliono avvicinarsi al mondo dei liquori e dei distillati, prodotti avvolti da mistero, frutto di segreti strumenti, gli alambicchi, e di mani sapienti, quelle dei maestri distillatori che, attraverso varianti di pressione, temperature e pazienza, raccolgono goccia a goccia il cuore della grappa, la parte più poetica del prodotto per qualità, aroma e struttura.
La grappa prodotta viene suddivisa in giovane o adatta all’invecchiamento: nel secondo caso viene messa a riposo in botti di legno di grandi dimensioni, per il primo anno, per passare poi in barrique, tonneaux o botti piccole con in sottofondo, quasi a voler cullare il prezioso liquido, i suoni dei grandi maestri della musica classica e illuminate da luci a led multicromatiche.
Nel museo aziendale si può conoscere più da vicino la storia della grappa dagli albori fino al prodotto attuale, gli strumenti di produzione dal 1800 ai primi del 1900 come alambicchi, bolle di concentrazione, distillatori oltre alla collezione di bottiglie Berta, dalla prima utilizzata negli anni ’70, la beuta, il contenitore graduato utilizzato nei laboratori chimici, fino agli ultimi contenitori dal design particolare e brevettato.
Attorno alla grappa e alla sua cultura Distillerie Berta ha creato una costellazione di progetti dedicati all’ospitalità: il relais Villa Castelletto, la dimora di charme Villa Prato, il Castelletto dell’Annunziata, di prossima apertura, e il Castello di Monteu Roero, scrigno aperto al pubblico, abitato da Federico Barbarossa e da Federico II, dove è presente una serie di affreschi e una raccolta di testi antichi riguardanti discipline farmacologiche e mediche.
In particolare Villa Prato, un antico edificio padronale che domina le splendide colline del Monferrato e dal 2007 passato nelle mani della famiglia Berta, è un relais di fascino con otto suites, spa e ristorante di cucina tradizionale piemontese, L’Officina.
Nella spa, con i tradizionali soffitti a volta nei sotterranei del palazzo, gli ospiti possono vivere un’esperienza diversa, la grappaterapia, un trattamento di bellezza basato sui prodotti cuore della distillazione, le vinacce, ricche di proprietà antiossidanti.
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