Un progetto dello studio newyorchese Roman and Williams trasforma un ex tribunale in un hotel boho-chic.

Negli spazi della Bow Street Magistrates’ Court and Police Station è nato un albergo che ha tutto il sapore della storia, con un tocco di contemporaneità, a Covent Garden, di fronte alla Royal Opera House, nel cuore del West End.

NoMad Restaurant.

Oggi è un albergo di 91 camere, che mantiene tutta la storicità del palazzo, aggiungendovi una punta di vivacità. Il NoMad Hotel di Londra è il primo albergo in Europa per il marchio americano The NoMad Hotel, creato da Andrew Zobler, fondatore della società newyorkese Sydell Group, e dalla società di investimenti BTC con sede a Doha.

Stratificato con interni ricchi e uno spirito giocoso, l’hotel è stato progettato in collaborazione con lo studio newyorkese Roman and Williams, fondato nel 2002 da Robin Standefer e Stephen Alesch.

La trasformazione dello storico edificio del XIX secolo trae ispirazione dalla sua storia e dalla sua posizione a Covent Garden, oltre a esplorare la connessione artistica e culturale tra Londra e New York.

Il carattere maschile dell’architettura storica è animato da frammenti di femminilità, glamour e spirito cosmopolita.

Come spiega Robin Standefer: “Lo spirito del London NoMad è raccolto e fondamentalmente domestico. Abbraccia un nuovo romanticismo che crea un potente contrasto con la forza del palazzo. Lo spazio evoca una grande residenza ma sempre temperato da uno spirito bohémien che io e Stephen infondiamo in ogni progetto di Roman and Williams”.

La storia fa capolino da ogni dettaglio: dalle lunghe tende in velluto che sfiorano il pavimento, al legno delle librerie e dei complementi d’arredo. In pieno stile londinese, i tessuti e le carte da parati sono protagonisti, con i classici motivi floreali che richiamano la campagna inglese, ma con un tocco sognante di contemporaneità. Il palazzo storico e gli arredi importanti non sacrificano la luminosità dei locali, illuminati da altissime finestre.

I due ristoranti – il NoMad Restaurant, sotto l’imponente atrio vetrato alto tre piani, e il Side Hustle, dall’atmosfera da pub inglese – sono supervisionati dalla chef Ashley Abodeely.

Il Side Hustle evoca un pub, senza tralasciare la raffinatezza: situato dove una volta c’era l’entrata della stazione di polizia, il suo arredo combina pelle marrone e pareti verde scuro. Gli scatti del fotografo Martin Parr dell’agenzia Magnum aggiungono un tocco di colore al contesto.

The Library è il salotto riservato agli ospiti dell’hotel dove gustare piatti leggeri, caffè, tè e cocktail in mezzo a una collezione di libri.

L’originale Magistrates’ Courtroom dell’edificio, ora Magistrates’ Ballroom, è stata reimmaginata come un ambiente formale ed elegante con ingresso dedicato dalla strada attraverso l’entrata originale del tribunale. Adiacenti alla Magistrates’ Ballroom sono due sale da pranzo private – La De Veil Room e la Fielding Room – entrambe pensate per cene, ricevimenti, eventi aziendali.

L’hotel è anche sede di un programma artistico che celebra l’arte americana del dopoguerra e l’avanguardia europea. Tramite la collaborazione di lunga data con Be-poles, l’hotel ospita una curatela di oltre 1.600 opere (tra fotografie, sculture, ceramiche, dipinti, disegni) raccolte e commissionate ad artisti britannici e internazionali che conferisce una narrazione profondamente stratificata all’esperienza dell’hotel.

La sensazione sia nelle 91 camere, tra cui 21 suite, sia negli ambienti comuni, è quella di vivere e vedere gli spazi secondo un punto di vista intimo, come attraverso la lente di un collezionista d’arte.

Infine, una parte dell’albergo sarà dedicata al Bow Street Police Museum, che renderà omaggio al passato dell’edificio. Nel corso del 2022 verrà aperto inoltre il cocktail bar Common Decency ospitato negli ex magazzini sotterranei di carbone.

ph. Benoit Linero, Simon Upton.