
Mystic, il ristorante sospeso.
Ad Halifax, tra cielo, terra e mare, un ristorante che reinterpreta il linguaggio del territorio. Un progetto firmato dallo studio canadese DesignAgency.
Nel nuovo quartiere di Queen’s Marque ad Halifax, la capitale della Nuova Scozia in Canada, in un iconico edificio che porta la firma dello studio di architettura che ha progettato l’intero quartiere Mac Kay – Lyons Sweetapple Architects, DesignAgency ha studiato l’interior di Mystic, il ristorante sul molo nella zona downtown di Halifax, interpretando il senso del luogo e l’appartenenza allo spazio e alla natura, in equilibrio tra innovazione e approccio locale.

DesignAgency, con sede a Toronto, Washington, Los Angeles e Barcellona, è famoso per saper creare con i suoi progetti esperienze complete e profonde. Così come in Mystic, dove gli architetti sono riusciti a costruire un’atmosfera sospesa tra mare, cielo e terra, reinterpretando il mood costiero.
“Queen’s Marque rivitalizza il waterfront della downtown e Mystic è il gioiello della corona”, dice Matt Davis, fondatore di DesignAgency. “Abbiamo trovato una infinita ispirazione dalle stratificazioni del territorio, dalla natura, dai gesti umili del paesaggio costiero e ci siamo divertiti ad ammantarli con un tocco ricercato. Era importante per noi che il design incarnasse una forte visione del futuro ma che mantenesse le sue radici nel landscape”.





DesignAgency ha disegnato la pianta interna in modo tale da mettere ogni ospiti di fronte allo spettacolo della natura ma nello stesso tempo anche di fronte al teatro della cucina. Grande, a vista, completamente in mostra. Reinterpretando i codici di un grande chef’s table, l’area dining e l’area bar sono studiate in modo da rendere ogni ospite partecipe dell’azione, dissolvendo la distinzione tra front e back office.


L’ingresso all’open space viene filtrato da un’area vestibolo, rivestita da tante lamelle in acciaio che catturano i riflessi del giorno e del mare e li riportano all’interno. Del resto la distinzione tra interno ed esterno è molto rarefatta considerando l’architettura dell’edificio, quasi una parte di nave adagiata sul pontile, con ampie vetrate che delimitano il ristorante, che sembra tuffarsi nell’oceano.

L’ospite si sente parte del tutto aiutato anche dalla scelta della palette colore, una interpretazione dei blu del mare, del verde delle foreste circostanti e dei marroni delle terre. L’edificio, con la silhouette di una nave, viene completato da una sorta di torre traslucida che prosegue verso il cielo. È la creazione artistica di Ned Khan, chiamata con il nome significativo di Tidal Beacon.
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In apertura: vista dell’esterno. ph. Doublespace.
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