Un nuovissimo bando di incentivi fiscali risponde alle sfide della transizione digitale ed energetica. Si ha tempo fino al 31 dicembre 2025 per cogliere l’opportunità di favorire una crescita sostenibile e competitiva, anche per i titolari e i gestori degli hotel.

Per gli albergatori, il bando Transizione 5.0 rappresenta un’occasione unica per ammodernare le proprie strutture e ridurre i costi operativi attraverso l’efficienza energetica. Gli interventi ammissibili possono includere l’installazione di pannelli solari, la sostituzione di sistemi di climatizzazione con modelli più efficienti e l’adozione di soluzioni di domotica per ottimizzare il consumo energetico. Per esempio, un hotel che installa un impianto fotovoltaico potrebbe ridurre i costi energetici fino al 30%, beneficiando al contempo di un credito d’imposta significativo​​.

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Il bando Transizione 5.0 è l’ultimo passo del governo italiano nel supportare le imprese verso una doppia transizione: digitale ed ecologica. Questo programma, finanziato attraverso i fondi del PNRR, mira a incentivare investimenti in innovazione tecnologica legati al risparmio energetico, con un plafond di oltre 6 miliardi di euro. Il nuovo bando si distingue per la sua focalizzazione non solo sulla digitalizzazione dei processi produttivi, ma anche sull’efficienza energetica, combinando in un unico schema i precedenti obiettivi della Transizione 4.0 e le nuove sfide ambientali.

Si tratta di un programma di incentivi fiscali, che mira a sostenere le imprese italiane nell’adozione di tecnologie innovative con un risparmio energetico certificato. Il programma si sviluppa in tre fasce di beneficio, a seconda del livello di risparmio energetico raggiunto, con aliquote di credito d’imposta che variano dal 5% al 45%. Gli investimenti ammissibili comprendono beni strumentali, impianti per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili e formazione su tecnologie avanzate.

Rispetto al bando Transizione 4.0, il nuovo piano Transizione 5.0 si differenzia principalmente per l’introduzione di un requisito fondamentale: l’efficienza energetica. Mentre la Transizione 4.0 si concentrava sulla digitalizzazione e l’innovazione tecnologica, il nuovo bando integra questi aspetti con la necessità di ridurre i consumi energetici. Entrambi i programmi condividono l’obiettivo di sostenere la competitività delle imprese italiane attraverso l’adozione di nuove tecnologie.

L’obiettivo principale del bando è favorire una crescita sostenibile e competitiva delle imprese italiane, riducendo al contempo l’impatto ambientale delle attività produttive. Questo viene realizzato incentivando l’adozione di tecnologie innovative che migliorino l’efficienza energetica e riducano i costi operativi, rendendo le aziende italiane più resilienti e competitive a livello globale.

Il bando Transizione 5.0 è particolarmente utile per le imprese italiane perché offre un’opportunità di rinnovare i processi produttivi, ridurre i costi energetici e migliorare la sostenibilità. Per i titolari e gestori delle strutture ricettive, l’opportunità è duplice: da un lato, possono ammodernare le loro infrastrutture con tecnologie più efficienti e sostenibili, dall’altro, possono ridurre significativamente i costi operativi legati ai consumi energetici, un fattore critico in un settore ad alta intensità energetica come quello turistico.

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Soggetti ammessi a partecipare.

Possono partecipare al bando tutte le imprese residenti in Italia, indipendentemente dalla loro forma giuridica. Sono ammesse anche le stabili organizzazioni di imprese estere, a condizione che gli investimenti siano realizzati in strutture produttive localizzate in Italia. Tuttavia, sono esclusi i professionisti e le imprese in situazioni di difficoltà economica, come quelle in stato di fallimento.

Non esistono restrizioni geografiche specifiche, ma l’esperienza del precedente bando 4.0 ha dimostrato una maggiore partecipazione delle imprese del Nord Italia rispetto a quelle del Sud. Le imprese del Nord, in particolare quelle in Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, tendono ad assorbire la maggior parte degli incentivi, mentre il Mezzogiorno resta indietro, nonostante l’introduzione della Zona Economica Speciale per il Sud che offre incentivi aggiuntivi.

Le imprese del Nord Italia sono avvantaggiate per vari motivi, tra cui una maggiore disponibilità di risorse finanziarie e una più ampia rete di competenze tecniche. Inoltre, la vicinanza ai poli di innovazione e ricerca permette loro di sviluppare e implementare più facilmente progetti innovativi che rispettino i criteri del bando.

Purtroppo, le piccole e medie imprese potrebbero essere svantaggiate a causa della complessità delle procedure e degli oneri documentali richiesti per partecipare al bando. La necessità di certificare i risparmi energetici e di gestire progetti di innovazione complessi richiede risorse che non tutte le piccole imprese possiedono, limitando così la loro capacità di accedere ai benefici del bando.

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Tipo di agevolazione.

Il bando prevede un credito d’imposta che varia a seconda del livello di risparmio energetico ottenuto. Gli incentivi sono strutturati in tre fasce, con aliquote che variano dal 5% al 45%. Il contributo è proporzionale al livello di riduzione dei consumi energetici, incentivando quindi le imprese a raggiungere obiettivi di efficienza energetica più ambiziosi.
Il risparmio energetico viene calcolato confrontando i consumi energetici pre e post-intervento, tenendo conto delle variabili operative e delle condizioni esterne che possono influenzare le prestazioni energetiche. Il bando richiede una certificazione ex ante ed ex post per attestare la riduzione dei consumi, rendendo necessaria una valutazione precisa e documentata dell’efficienza energetica ottenuta.

Descrizione degli interventi ammessi.

Gli interventi ammessi includono l’acquisto di beni strumentali materiali e immateriali, impianti per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili e attività di formazione su tecnologie avanzate. In particolare, gli investimenti in formazione sono incentivati fino al 10% del totale degli investimenti, con un tetto massimo di 300.000 euro.

Scadenza di presentazione delle domande.

Le domande per partecipare al bando devono essere presentate entro il 31 dicembre 2025. È importante notare che il completamento dei progetti deve avvenire entro questa data per poter beneficiare degli incentivi.