Lo studio londinese THDP firma la nuova apertura a Roma.

Crocevia di civiltà, culture e tendenze, Roma è nel mondo conosciuta come la città eterna. Ora finalmente punta su un’ospitalità contemporanea fatta di qualità, atmosfere e servizi di alto livello. Come il DoubleTree by Hilton Rome Monti, aperto di recente in piazza dell’Esquilino, una posizione strategica in uno dei quartieri più antichi, dinamici ed eclettici della città: il Rione Monti. Un tempo popolare, oggi è un luogo da scoprire, un punto d’incontro giovane e centrale che vive in armonia con l’antico.

La lobby.

L’atmosfera dal sapore retrò che si respira nel quartiere è stata la maggiore ispirazione per il progetto di interior design firmato dallo studio THDP di Londra ma con radici e designer italiani. Oltre ai partner dello studio Nick Hickson e Manuela Mannino, il concept e il progetto sono stati curati da Simone Bretti, designer romano rientrato a Roma dopo alcuni anni a Londra, e dall’architetto Francesca Benedetti, che ha vissuto a Roma nove anni prima dell’esperienza londinese. Il project management è stato seguito dallo studio di ingegneria di Gabriele Masina.

Un’accurata ricerca filologica ha guidato il progetto di riconversione dei due edifici pre-esistenti, che in precedenza erano stati le sedi dell’hotel Commodore e di Reale Immobili, la compagnia assicurativa proprietaria degli immobili.

La ricerca filologica ha guidato il progetto di riconversione dei due edifici esistenti.

Gestito da HNH Hospitality, DoubleTree by Hilton Rome Monti è pensato con un approccio minimalista alla decorazione. I colori scelti per gli interni si ispirano a quelli tipici di Roma. L’arancio e l’ocra sfumano nel delicato travertino bianco per raggiungere i toni del verde del Tevere. Il rosso degli intonaci delle facciate dei palazzi, il porfido degli ingressi delle chiese e dei tradizionali sampietrini si accendono durante il tramonto creando effetti magici di luci e ombre. L’uso di queste tonalità crea un legame con il contesto, mantenendo una stretta continuità cromatica tra l’hotel e la città.

Il bar al piano terrra.

133 camere, di cui 124 camere standard e 9 suite, distribuite su sette piani con grandi finestre che aprono grandi viste sulle strade e sui palazzi circostanti, il bar aperto alla città, il ristorante Mamalia con cucina a vista e area degustazione vini, il rooftop bar & terrace panoramico all’ottavo piano, tre sale meeting modulari e una moderna sala fitness compongono la ricca offerta dell’hotel.

L’ampia lobby, che si sviluppa su tutto il piano terra e su terrazze disposte a diversi livelli, è uno spazio luminoso, aperto e dinamico, progettato per favorire il relax, ma è anche un luogo di lavoro, incontro e ristoro, grazie al bar adiacente aperto su piazza Esquilino.  Raccolti intorno al lucernario, gli interni sono divisi in aree definite da tappeti e sedute che formano zone private animate da una diffusa presenza di verde ed elementi naturali.

Lo stile è casual, rilassato e naturale, con arredi di Saba Italia, Vibieffe, Billiani ed Expormim rivestiti con morbidi tessuti idi differente tonalità. Con la collaborazione del paesaggista Danilo Bitetti sono state inserite fioriere in bronzo con verde selezionato in base alla quantità di esposizione alla luce naturale e alla necessaria manutenzione in tutti gli spazi pubblici, sullo sky bar e sulle terrazze private di alcune camere.

Il ristorante Mamalia.

Il ristorante Mamalia vive di arredi rilassati e accoglienti disegnati da THDP e realizzati da Ramiro Contract campionando attentamente tutte le finiture personalizzate per il progetto.

È stata creata una griglia di tubi elettrici a vista in ottone de Il Fanale insieme a un’illuminazione a sospensione in ottone molto simile a quella pre-esistente. La zona centrale del ristorante è pavimentata con un mix di piastrelle effetto cementine nei toni del cotto, del verde e del nero, circondate da un pavimento di Havwoods.

MiT Food & Coffee Brewery è il locale con accesso anche dall’esterno su piazza dell’Esquilino rivolto sia agli ospiti dell’hotel sia ai locali e ai turisti. L’atmosfera è rilassante e retrò con un particolare pavimento composto da una cornice di piastrelle esagonali nei toni del bianco, nero e verde di Grandinetti, con al centro un pavimento di legno a spina di pesce. Qui Lavazza propone una nuova miscela di caffè speciale per l’hotel.

Il rooftop bar.

All’ottavo piano lo sky bar Mùn offre una vista panoramica sull’abbazia di Santa Maria Maggiore sul punto più alto della collina dell’Esquilino. Il design contemporaneo del locale è espresso da arredi esterni in metallo di Emu e con sgabelli e divani in tessuto di Talenti e Atmosphera.

Le 133 camere, inondate di luce naturale, sono arredate con mobili e illuminazione su misura di THDP con un design raffinato e contemporaneo. I colori delle stanze sono neutri con tocchi di verde e bronzo; i materiali sono corposi, come il travertino e il legno. La testata del letto è stata disegnata su ispirazione delle colonne di marmo bianco sparse a Roma. I bagni sono completamente piastrellati con piastrelle di Marca Corona in grès effetto cemento in forma esagonale tipica di molti pavimenti romani.

A impreziosire gli ambienti anche un percorso di installazioni artistiche, selezionate attingendo alla pittura, fotografia e scultura in un mix tra antico e moderno.

ph. Janos Grapow.