Tappeti importanti, anche in hotel.
Artigiani e designer dimostrano estrema abilità creativa nel creare nuovi tappeti, capaci di caratterizzare l’immagine di un ambiente ma anche di modificarne la percezione spaziale ed emozionale.
Ci sono elementi d’arredo che, con il passare dei secoli se non dei millenni, sono destinati a scomparire. Il tappeto non è tra questi. Da sempre personalizza gli spazi, attraversando epoche, abbracciando nuovi stili e sperimentando tecniche di realizzazione. Pur rinnovandosi, ha mantenuto intatto il suo valore estetico e strategico negli ambienti domestici come in quelli dell’ospitalità. Il merito è del suo altissimo potenziale nel definire l’immagine ma anche la fruizione degli ambienti: il tappeto è bidimensionale ma determina percezioni che si amplificano nello spazio, è in grado di circoscrivere isole funzionali senza bisogno di separazioni fisiche definitive, sa direzionare flussi e percorsi con la sua semplice presenza sul pavimento. Può arricchire un ambiente anche sul piano delle sensazioni, rendendolo più completo, accogliente, piacevole.
Stendere un tappeto su un pavimento perciò non è mai un gesto casuale, improvvisato. È il risultato di una serie di considerazioni, spesso intuitive, in cui entrano in gioco riflessioni sullo spazio e sensazioni legate alla sfera estetica ed emozionale. Tra sperimentazione e recupero di antiche tecniche artigianali, ecco le novità del settore tessile dedicato a questo speciale protagonista dell’arredamento di interni.
Partiamo da una riedizione illustre. Si chiama Il Volo, fa parte della collezione Design Icons di Amini e proviene dall’archivio di Fede Cheti, storica innovatrice nel campo dei tessili da arredo. Il tappeto monocolore appare modernissimo, nella grafica ondulata che si esprime attraverso variazioni dell’altezza del vello. È composto per il 60% da juta e per il 40% da lana neozelandese.
Qui si rende merito all’arte della tessitura sarda. Una collezione unica, che recupera antiche tecniche di annodatura, con decori dipinti a mano, ricamati o serigrafati. È l’idea ispiratrice alla base di Made-in-Italy e combina il design di Battilossi con una secolare sapienza artigianale, dando vita a prodotti la cui unicità risalta ancor più quando inseriti in interni contemporanei. Di questa edizione limitata fa parte Lampasso, annodato a mano a Samugheo in Sardegna; in lana verde petrolio con ricami giallo e turchese, misura 252×330 cm.
Come riprodurre su un tappeto l’effetto pacificante dell’acqua che sfiora la sabbia bianca? Ci è riuscito il marchio Warli con Waters, pensato da Bartoli Design. Il suo disegno nasce da una serie di acquerelli e traduce in chiave materica un elemento liquido e in continuo movimento. La qualità dei pigmenti e la resa artistica del motivo centrale del tappeto derivano dalla natura stessa dei filati: lana della Nuova Zelanda dall’effetto opaco e uniforme e viscosa, cangiante per natura. I tappeti Waters sono taftati a mano e disponibili circolari, ovali e rettangolari, in tre colori naturali.
Grandi tele d’artista. Le eclettiche ispirazioni del designer tedesco Jan Kath e dell’azienda di tappeti da lui creata spaziano dall’architettura industriale della Ruhr, alle nuvole dell’Himalaya, alla tovaglia di un bar russo di New York e si ritrovano nelle sue opere tessili. Così, Insert Coin trasferisce su una trama di lana di 250×300 cm le schermate dei videogiochi pop anni ’70, grazie all’elaborazione dell’artista digitale Raphael Brunk. Le sfumature della collezione Spectrum ridisegnano l’aurora boreale dei cieli siberiani attraverso migliaia di nodi in lana e seta.
Fashion & interior design. La visione e l’estetica di Karl Lagerfeld si estendono anche alla casa. Il brand Karl Lagerfeld Maison ha infatti debuttato nel 2024 per trasferire agli oggetti d’arredo lo stile del designer, con il tocco contemporaneo di celebri guest designer chiamati a collaborare a ogni collezione. Ne fanno parte anche tappeti, in linea con l’immagine della Maison connotata da un esclusivo mix tra gusto classico parigino e attitudine rock-chic.
Riflettere sul ruolo fisico e sensoriale del tappeto, come trait d’union tra i vari oggetti all’interno dell’ambiente e come elemento decorativo capace di rendere intimi gli spazi domestici. È il pensiero alla base di NET Collection, la linea disegnata da Gian Paolo Venier – OTTO Studio per Karpeta. I tappeti presentano una struttura irregolare basata su un gioco di pieni e vuoti e sperimentano la coesistenza di geometrie primarie come la linea, il cerchio e il quadrato.
La semplicità nordica ha un fascino speciale, che nasce da uno stretto legame con la natura. Vale anche per Landskab, la nuova collezione di tappeti disegnata da Cecilie Manz per Kasthall. Si tratta di quattro modelli che sanno esaltare colori, texture e l’intrinseca bellezza del filato di lino, due tessuti a telaio e due taftati a mano. A differenza dell’annodatura, la taftatura prevede che i filati siano inseriti e rigirati intorno sulla trama in cotone del supporto e successivamente fissati alla trama con l’applicazione di una tela protettiva.
Quando su una trama tessile compare un vero e proprio disegno d’artista. Succede nella linea di tappeti sagomati e arazzi Ken Scott Collection: Carpet Edition ripropone con nuove modalità l’estro creativo del designer americano, i cui disegni stampati su tessuti nati tra gli anni ’50 e ’60 hanno segnato uno stile nella moda e nell’interior design. Celebri i motivi floreali ma anche i disegni geometrici, lo sviluppo del tema animalier e gli accesi accostamenti di colore. Infinito e Fannie sono due nuovi tappeti/arazzi a tema geometrico, esempi della forza espressiva dell’artista.
Ispirata al tradizionale salotto cinese, la collezione Bamboo Mood è disegnata dall’artista Jiang Qiong Er per Roche Bobois. I motivi creano un’armonica e rilassante combinazione cromatica tra celadon e corallo, colori rappresentativi nelle arti decorative asiatiche. I tappeti misurano 260×400 cm e sono realizzati in misto lana e bambù, taftati con altezze di 10-14 mm.
Un accento di eleganza contemporanea. Questa la funzione del tappeto condivisa da G.T. Design, brand che con Stripes Party indaga il tema affascinante del degradé utilizzando la viscosa, fibra leggera e luminosa capace di dare una particolare intensità alle sfumature di colore. Tre le tonalità scelte – grigio, verde, magenta – mentre le dimensioni sono personalizzabili.
Il dialogo tra la estetica contemporanea e sapienza artigianale è una costante che accomuna la produzione dei tappeti di pregio. Tra questi anche Cime, la collezione di Saba firmata dai designer Zanellato/Bortotto: tappeti annodati a mano secondo l’antica tecnica sarda denominata Pibiones e realizzati in collaborazione con il laboratorio tessile Mariantonia Urru. L’immagine deriva dal mondo nautico: la grafica dei tre tappeti della collezione rimanda ai simboli e ai colori delle vele che identificavano le famiglie dei pescatori della laguna veneta.
Le potenzialità del su misura. Il modello Versus della linea Essential Edition è tinto con colori vegetali e, come tutti i tappeti di Illulian, è annodato a mano. Nell’ambientazione Apartment of wonder presso la Galleria di Rossana Orlandi, creata in collaborazione tra Draga & Aurel e Giuliano Andrea dell’Uva, si apprezza la versione tonda nei toni del blu. Ma il servizio custom made del brand permette di avere un tappeto totalmente personalizzato, sia per ambiti domestici come per realizzazioni contract.
Effetti speciali, per un tappeto che sembra sospeso. Dalla collaborazione di Pininfarina e Sahrai Milano nasce Materia, una collezione di tre tappeti taftati a mano in seta di bambù e lana della Nuova Zelanda, dal segno grafico minimale e dall’immagine quasi architettonica. Li caratterizza anche l’utilizzo di materiali e sistemi nuovi per il settore, come fibre di carbonio e, nel caso del modello Luce, l’inserimento di luci LED lungo il bordo. Qui la suggestione è quella di un tappeto che si libra nell’aria, mentre le linee che ne definiscono la grafica accentuano il suo aspetto dinamico e contemporaneo. Misura 400×300 cm.
Nuove grafiche sperimentali derivano da un’indagine sul fenomeno fisico da cui ha origine la luce. Elettrico Collection di Tapis Rouge è la linea di 14 tappeti, disegnati da Natalia Enze che trasforma una radiazione elettromagnetica immateriale in superfici ipnotiche, asimmetriche e dai cromatismi audaci. Le forme fluide sono ottenute con tecniche antiche, in cui riaffiorano i segreti della tradizione nepalese, come l’annodatura a mano con pregiati filati di lana e seta cinese. Il peculiare effetto di profondità tra disegno e sfondo è ottenuto attraverso il carving, che prevede un taglio del vello ad altezze diverse.
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In apertura, la collezione Elettrico di Tapis Rouge, disegnata da Natalia Enze.
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