
art’otel Rome Piazza Sallustio. Nomen omen.
Arte e design si fondono nella visione di Pietro Ruffo ed Eyal Shoan che ha dato vita al nuovo art’otel Rome Piazza Sallustio: una vera e propria opera d’arte totale.
In occasione del Giubileo 2025, sono molte le strutture alberghiere di alta gamma che stanno aprendo a Roma. Fra questi l’art’otel, vicino agli Horti Sallustiani, della catena Pphe Hotel Group già presente a Londra, Amsterdam, Berlino, Zagabria e Colonia. Il marchio ha il proprio tratto distintivo nella commistione fra arte e design e la partecipazione di un artista contemporaneo diverso per ogni struttura.

L’art’otel Rome Piazza Sallustio dietro le sue severe facciate nasconde un’esplosione di spazi e arredi costellati dalle opere di Pietro Ruffo. Prime fra tutte Le Costellazioni sulla grande parete in azulejos della terrazza del ristorante Yezi che richiamano quelle eseguite sui silos di piazza Venezia per la Metro C.


L’arte si integra all’interior design firmato dal progettista israeliano Eyal Shoan & Digital Space in multiformi modi ed effetti. Dai motivi grafici incisi nelle pareti in pietra della reception alle opere stampate su tappeti, sulla ceramica di pavimenti o direttamente sulle superfici delle camere. Ma ancora sui pannelli in vetro retroilluminati dei bagni, sui balconi delle suite con lastre metalliche a specchio riflettenti che creano un effetto di profondità.

La combinazione di materiali ed epoche rende l’hotel una vera e propria esperienza immersiva che inizia dall’area reception. Qui le pareti grafiche, incise su pietra basaltica, creano un effetto contrastante con il bancone dalla forma aerodinamica in rosso Ferrari, in omaggio al design delle auto sportive italiane.




Colore acceso che è ripreso anche per la ringhiera in vetro e per la scala che conduce alla galleria d’arte dove le pareti bianche dalle linee morbide ospitano varie opere insieme a un led wall per video art.
Grandi scaffali con rotoli di carta dipinti a mano e illuminati schermano l’ingresso del ristorante richiamando le opere di Ruffo conservate nella Biblioteca Vaticana.


Gli spazi comuni e le 99 camere, comprese le 11 suite, costituiscono la più grande collezione permanente dei lavori di Pietro Ruffo sulla storia di Roma e sulle sue trasformazioni nel corso dei secoli fra mappe, costellazioni, inserti dedicati alla natura.


All’arte è dedicato un ulteriore spazio di 60 metri quadrati che può essere utilizzato anche per manifestazioni culturali e, su richiesta, eventi privati. Il piano interrato è invece attrezzato con la palestra e la spa comprensiva di area sauna rivestita in pietra naturale.

Gli arredi di design contemporaneo sono arricchiti di dettagli artigianali ispirati al mondo dell’alta moda italiana. Tutto l’hotel è pervaso da una palette cromatica che evoca una sensazione di calma e relax per valorizzare le opere d’arte.


Non è da meno l’illuminazione personalizzata e programmabile che crea ambientazioni accoglienti e sofisticate: da quella calda e teatrale del bar, del ristorante e delle saune, a quella simile alla luce naturale della galleria.
°°°
In apertura: il ristorante Yezi, con un’ambientazione simile a quella di una biblioteca.
Leggi anche:
Tags In
TAGS
CONTATTI
Redazione: redazione@wellmagazine.it
Advertising: advertising@wellmagazine.it
NEWSLETTER WE:LL
Ricevi i nuovi articoli pubblicati e gli aggiornamenti di we:ll magazine direttamente sulla tua email!