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Garantisce maggiore trasparenza e combatte la concorrenza sleale: la nuova regolamentazione contro le false recensioni mira a tutelare gli esercenti e i clienti. Funzionerà davvero o sarà solo molto rumore per nulla?

Una notizia interessante che i mestatori vorrebbero passasse sotto silenzio e che invece deve essere ben conosciuta, onde finalmente tutelarsi, dai ristoratori, dagli albergatori e dai loro clienti.
Dunque, il 14 gennaio 2025 il Consiglio dei ministri, nell’ambito della legge annuale sulle PMI, ha approvato il disegno di legge atto a regolamentare le recensioni online.
Questo disegno di legge contro le false recensioni, proposto dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, regola le recensioni dei pubblici esercizi (alberghi e ristoranti soprattutto) pubblicate su qualsiasi piattaforma. Le nuove disposizioni si applicano alle recensioni pubblicate dall’entrata in vigore della legge in poi e non avranno valore retroattivo.

L’obiettivo è commendevole: porre un freno al nefando mercato della compravendita di recensioni false.

False recensioni con triplice valenza, e su questo c’è da intendersi.

Falsa in accezione letterale: io (falso) cliente lì, in quell’albergo e/o in quel ristorante non ci sono stato e però ne blatero a mio piacimento.

Mi sta antipatico l’esercente e allora affermo di aver mangiato male, anzi malissimo. Viceversa, il ristoratore mi sta simpatico, è amico mio (e se fossi proprio… io) e allora scrivo che mi ci sono trovato benissimo: che piatti saporiti, che servizio di sala, e il sommelier poi, vuoi mettere, ci ha consigliato proprio il vino giusto!

Falsa con aggravante di “simonia”: circola denaro tra me, falso cliente e l’esercente che mi chiede (comprandomi, quindi) di parlare bene del suo ristorante, oppure di parlare male di quel suo concorrente.

Falsa in accezione derivata: io cliente (vero) in quel ristorante ci sono stato per davvero e però ho percepito che il maître trattava meglio i clienti al tavolo di fianco al mio, spiegando loro i piatti e prodigandosi nel servizio, e il mio tavolo era quasi ignorato. A raccontarla così, io cliente (vero) non ci sto, e allora scrivo di bagni sporchi, servizio lento, conto eccessivo, maleducazione del patron.

Il disegno di legge dovrebbe perciò garantire maggiore trasparenza, combattere la concorrenza sleale e ostacolare anche la promozione o il condizionamento delle recensioni, l’abbiamo (impropriamente, è ovvio) chiamata simonia.

Insomma, la nuova regolamentazione mira a tutelare non solo gli albergatori e i ristoratori, ma anche i clienti. Clienti che attingendo alle varie piattaforme di recensione online si fidano dei giudizi degli anonimi recensori.

È un po’ come essere colti da mal di pancia durante una passeggiata solitaria. Mi preoccupo per questo mio malore, e al primo che passa gli chiedo diagnosi e terapia!
Con questo ddl, chi scrive una recensione, oltre a dover dimostrare la propria identità, deve anche esibire lo scontrino o altra idonea documentazione atta a dimostrare di esserci stati per davvero in quel ristorante e di aver fruito del servizio.

Inoltre, questa recensione dovrà essere “dettagliata e pertinente”, e ha, come lo yogurt, una data di scadenza: potrà essere fatta entro 15 giorni, non oltre.
Non finisce qui. Le strutture recensite avranno il diritto di replica, e possono esercitare una sorta di diritto all’oblio richiedendo la cancellazione di recensioni più vecchie di due anni.

Sì, tutto ok, ma chi controlla?

I soggetti controllori sono due (two is better than one): l’Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM) e l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM).
AGCM avrà il compito di vigilare attuando linee guida per le imprese e monitorare il rispetto della normativa, avendo facoltà di applicare sanzioni in caso di violazioni.
AGCOM dovrà garantire trasparenza, veridicità, imparzialità nelle recensioni attraverso l’adozione di codici di condotta da parte delle piattaforme dei recensori.

Tutto chiaro!? Boh, non è che si capisca bene il chi fa cosa, e neanche si capisce bene il “come” si fa e ancora il “come” si sanziona. Ma, tranquilli, a tempo debito, dopo che il ddl sarà diventato legge e sarà stato pubblicato sulla GU (Gazzetta Ufficiale), ci sarà la famosa circolare esplicativa!
Ci sovviene, ma di certo è solo una casualità, la tragicommedia di Shakespeare Much Ado About Nothing (Molto rumore per nulla).