Dopo Roma e Firenze, apre a Milano il Portrait. Un’eccellenza di Lungarno Collection, firmata De Lucchi e Bönan.

È stato inaugurato a dicembre 2022 il Portrait Milano, con un grande evento nella Piazza del Quadrilatero, così è stata chiamato il cortile dell’ex Seminario arcivescovile in corso Venezia 11, oggi sede dell’hotel proprietà di Lungarno Collection della famiglia Ferragamo. Portrait è un brand noto nel mondo dell’ospitalità che, dopo Roma e Firenze, arriva nel capoluogo lombardo dove cresce e si evolve per offrire qualcosa di più inclusivo ed esperienziale non solo ai propri ospiti, ma anche agli ospiti della città e ai milanesi stessi. Anche Portrait Milano, come Portrait Roma e Portrait Firenze, è parte di The Leading Hotels of the World.

“Appena varcato il portone di accesso, la mia prima impressione è stata di grande meraviglia, non solo per la bellezza dell’edificio ma per il fatto di essere a Milano”, dice Valeriano Antonioli, CEO di Lungarno Collection. “In realtà stavo trattando l’acquisto di un altro palazzo e dal balcone di quest’ultimo ho scoperto l’ex Seminario arcivescovile, un capolavoro del Barocco lombardo del 1565, tra i più antichi seminari nel mondo. Grazie all’ingegnere Giuseppe Chiarandà, siamo riusciti ad avere i primi contatti con la Curia. Dopo un primo diniego alla vendita sottolineato dalla precisa intenzione di non trasformare il Seminario in un hotel, nove anni dopo abbiamo aperto il Portrait Milano.

Valeriano Antonioli. ph. Nuri Rashid.

Voglio pensare che questa piazza diventi protagonista della città contribuendo a dare un ritratto di Milano, nell’ottica di un concetto di inclusive esclusivity“.

Oggi, dopo l’intervento di risanamento conservativo curato dall’architetto Michele De Lucchi e il progetto di interior di Michele Bönan, architetto storico delle proprietà Ferragamo, il Seminario torna ad aprirsi alla città. Eleganza senza tempo, dettagli delle manifatture artigiane e uno stile inimitabile di ospitalità sono i valori centrali che la famiglia Ferragamo trasmette nei propri alberghi.

Ma come il Portrait si contestualizza nella città di Milano?

La reception e sotto la library.

Mi piace pensare questa piazza di 45 metri per lato come una grande cornice, vista dall’alto, con all’interno un ritratto di Milano, un Portrait, per l’appunto. L’abbiamo chiamata la Piazza del Quadrilatero, con riferimento all’attiguo Quadrilatero della moda che una piazza non ce l’ha. E mi auguro che i brand del Quadrilatero, più di 450, ci adottino come spazio deputato per manifestazioni ed eventi. Mi auguro che questa piazza diventi protagonista della città contribuendo a dare un ritratto di Milano, nell’ottica di un concetto di inclusive esclusivity“, continua Antonioli.

La Piazza del Quadrilatero, di oltre 2800 metri quadri, oggi diventa luogo aperto: una nuova passeggiata che mette in comunicazione Corso Venezia con via Sant’Andrea e che, dando accesso anche all’elegante colonnato seicentesco, vede la presenza di ristoranti, bar, boutique e proposte benessere.

Nei primi mesi 2023, arriveranno sotto i portici brand come Beefbar del fondatore Riccardo Giraudi, il cui team gestirà ristorante e bar del lato orientale della piazza e The Longevity Suite, tra i suoi fondatori Luigi Caterino, che studia protocolli integrati mirati al raggiungimento dell’equilibrio tra salute, bellezza consapevole ed energia mentale e che gestirà tutto il programma wellness del Portrait Milano. Aperti fin da subito la boutique Antonia, brand di riferimento della moda milanese, SO-LE STUDIO, primo flagship di gioielli del progetto nato dalla creatività di Maria Sole Ferragamo che riporta alla luce la bellezza di materiali abbandonati, in un processo circolare di creatività e progettualità, Verde Idea, nato dalla sintesi fra il lavoro di tre generazioni dedite alla floricoltura e un concetto contemporaneo della composizione floreale, che parte dalla luce e dai colori dei fiori e delle piante per realizzare opere d’arte naturale.

Sul lato nord, il ristorante casual dining 10_11, Ten eleven, dai numeri civici che identificano il palazzo in via Sant’Andrea e corso Venezia, con bar, giardino e porticato, viene gestito direttamente dal Portrait. Sempre sul lato nord aprirà a breve il ristorante gastronomico che sarà capitanato da Alberto Quadrio, in qualità di executive chef con il compito di firmare i menu di entrambi i ristoranti, supportato dalla squadra e dall’esperienza di Identità Golose e dal coach Andrea Ribaldone.

Dal primo piano dell’edificio si sviluppa invece la dimensione privata dell’accoglienza: 73 tra camere e suite progettate da Bönan con uno stile senza tempo già annunciato al piano terra nella lobby : estrema attenzione ai dettagli, una scelta misurata di materiali, pietra di ispirazione lombarda, legno e anche cuoio, in un mix progettuale volto a ricreare il mood di una residenza milanese.

La mia famiglia e io siamo onorati di aver avuto l’opportunità di aggiungere un nuovo capitolo alla lunga storia di questo luogo straordinario. Dopo le sue molteplici vite, oggi l’ex Seminario arcivescovile viene riaperto a Milano, ai milanesi e tanti amanti della città che potranno finalmente ammirarlo nella sua bellezza architettonica, oltre che viverne le esperienze che sarà in grado di offrire”, afferma Leonardo Ferragamo, Presidente di Lungarno Collection che nel corso dell’inaugurazione ha consegnato le chiavi del Portrait Milano al sindaco Beppe Sala.

Il presidente Leonardo Ferragamo, il sindaco Beppe Sala e a dx. Cristina Fogliatto, direzione comunicazione Lungarno Collection.

“I nostri Portrait sono nati con il forte desiderio di esaltare la qualità, la storia e i valori dei luoghi nei quali risiedono. A Milano questo sarà possibile anche grazie alla collaborazione di partner da noi scelti e fortemente voluti che con noi condividono valori e visioni e che siamo certi apporteranno a questo progetto grande qualità ed eccellenza”.

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