Da una visione di Sofia Gioia Vedani, un nuovo concept dell’accoglienza milanese. Ecco quello che vuole il nuovo l’ospite.

C’è un posto a Milano che non ti aspetti, un cortile segreto, nascosto, dal quale si accede a otto nuove suite dal carattere intimo e privato. Non a caso gli appartamenti si chiamano Nesting Rooms e sono il nuovo tassello dell’ospitalità milanese messo a punto da Planetaria Hotels, la compagnia alberghiera italiana capitanata dall’architetto Sofia Gioia Vedani, caratterizzata dal coraggio dell’innovazione e dallo spirito del fare.

Le suite sono una dependance dell’iconico Enterprise Hotel in Corso Sempione 91 a Milano e nascono dalla ristrutturazione di due case di ringhiera, una tipologia tipica del patrimonio architettonico del capoluogo lombardo. Di fatto appartengono all’offerta dell’Enterprise, del quale possono usufruire di tutti i servizi – un innovativo Centro Congressi dotato dell’unica Immersive Room® in hotel in Italia, la spa panoramica Le Terme di Kyoto, un fitness center e le tentazioni per il palato del Sophia’s Restaurant, il Garden Bar e l’Enoteca – ma hanno un accesso riservato e godono di una privacy assoluta.

Sono la risposta del Gruppo Planetaria alle nuove esigenze del viaggiatore ma anche alle nuove richieste di staycation. Ed è forse questa la caratteristica che meglio contraddistingue l’architetto Vedani, amministratore delegato del Gruppo, la capacità di capire le esigenze della nuova clientela, “una qualità che probabilmente ho ereditato da mio nonno”, industriale milanese che negli anni ‘50 fondò le raffinerie e le fonderie di famiglia, dalla spiccata empatia nei confronti del proprio entourage lavorativo.

E le otto suite, con un interior che esalta il made in Italy, rispondono perfettamente alle richieste di comfort, sicurezza e privacy, capisaldi dell’accoglienza attuale; una promessa realizzata grazie anche all’intesa tra Gioia Sofia e Patrizia Moroso, art director dell’azienda di famiglia che ha realizzato, su disegno dello staff progettuale di Planetaria, gli arredi delle suite.

Tutte italiane le finiture come le ceramiche di Ceramica Sant’Agostino e Iris Ceramiche, l’arredo bagno di Ceramica Cielo, le rubinetterie di Ritmonio e le vasche Albatros e Rexa Design, i comodini di Zanotta, gli elementi di design di Kartell, lampade e lampadari di Linea Light e Nemo, i vasi in ceramica di Keramo Ceramic e quelli in cuoio di Airnova dal nome sognante Plissè, disegnati dalla mano geniale e gentile di Gianpaolo Venier.

Le Nesting Rooms sono progettate per accogliere gli ospiti in un abbraccio, mantenendo i colori e le atmosfere delle case di ringhiera meneghine e alcuni elementi tipici, come le graniglie, gli archi alle porte, le nicchie. Il colore all’interno è il protagonista assoluto, fondamentale quanto la scelta dei materiali, non solo i tradizionali giallo Milano o il cotto ma anche il blu nelle sue diverse sfumature.

“Le Nesting Rooms rispondono a un cambiamento epocale nella fruizione degli spazi ricettivi. Ancora una volta l’innovazione non poteva partire che da Milano, da sempre luogo di incontro di design ed efficienza, innovazione e tradizione, e dall’Enterprise Hotel, che fin dall’apertura ha saputo incarnare lo spirito pionieristico della città. Ringrazio Patrizia Moroso per la sensibilità, l’entusiasmo e la velocità con cui ha saputo cogliere il nostro spirito, e per l’eccellente lavoro svolto insieme in questi mesi”, conclude l’architetto Vedani.