A New York Annabel Karim Kassar firma il nuovo ristorante di cucina francese Ella Funt. Dove tutto è di più.

Ci sono progetti che osano e sorprendono per il loro osare. Uno di questo è il nuovo ristorante di cucina francese Ella Funt a New York, progettato dall’architetto e designer franco-libanese Annabel Karim Kassar, già nota agli infaticabili visitatori del Fuorisalone per avere realizzato due installazioni: nel 2015 Camera Chiara e nel 2023 Cabinet de Curiosités, entrambe nella location dell’Università Statale. 

L’architetta franco-libanese Annabel Karim Kassar, artefice del ristorante Ella Funt di New York.

A New York, nel Lower East Side, nella ristrutturazione dell’ex locale Club 82, tra i più vecchi e cool speakeasy della città, Annabel Karim Kassar rende omaggio al fascino del passato e all’atmosfera sensuale del tempo che fu.

Il massimalismo opulento del nuovo locale.

Terminato il periodo del proibizionismo, il Club 82 divenne un antesignano locale LGBTQ+ e cross dressing dove gli artisti che si esibivano sul palco erano rigorosamente drag queen e le cameriere che servivano ai tavoli dovevano essere obbligatoriamente vestite con indumenti maschili.

E proprio a un’artista che si esibiva allora il locale attuale deve il suo nome, Ella Funt. Richiami al periodo sono i bozzetti nei bagni che riproducono disegni di figure umane, così come lo specchio in “stile camerino d’artista” con illuminazione laterale.

Colori caldi e toni accesi, luci soffuse e d’ambiente, creano un’accoglienza aperta a tutti, quasi da salotto domestico, con quadri alle pareti degli artisti Inka Essenhigh, Stephen Lack e Miriam Cahn, e tavoli e sedute di stili differenti. Sulla parete di fondo della sala da pranzo ruba la scena il murales a larga scala dell’artista con sede a New York Marcus Jahmal.

La cucina del ristorante a vista è schermata dalla sala da pranzo attraverso una libreria che sale a soffitto completamente disassata e che crea quasi una sensazione di instabilità, ma rompe anche lo schema rigidamente geometrico e crea movimento. Ad ampliare lo spazio concorrono poi ampi specchi appesi alle pareti.

Il bancone bar scalda l’ambiente.

Adiacente alla sala da pranzo si sviluppa l’area bar, con un bancone fluido, sormontato da un’installazione di scandole in legno che richiamano il parquet caldo della pavimentazione. La zona è studiata per avere un utilizzo flessibile, per pranzi veloci e per degustazioni di vini e cocktail.

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Ph. Seth Caplan.