Il vocabolario di Neri&Hu, rigoroso e tattile, si esprime al meglio in un nuovo boutique hotel a Taiwan: Kimpton Da An Hotel, parte dell’InterContinental Hotels Group®, situato in un vicolo nel caratteristico quartiere Da’an di Taipei. Il concept di progetto è stato quello di creare un santuario interno, un rifugio urbano capace di offrire un senso di calma rispetto alle strade e ai vicoli della città, senza perdere la vivacità e la ricchezza dell’ambiente urbano.

Lo studio di Shanghai Neri&Hu ha la capacità di creare spazi architettonici di estrema precisione e disciplina. La sensibilità per i materiali e il contesto locale aggiungono un tocco più caldo e narrativo a ogni progetto. Anche in questo caso Lyndon Neri e Rossana Hu hanno cercato l’ispirazione dalla quotidianità di Taipei, dai vicoli, dalle stratificazioni delle facciate architettoniche e dall’atteggiamento pacato dei suoi abitanti.

Gli ospiti iniziano il loro viaggio nel Kimpton Da An, nato dalla conversione di un edificio residenziale, oltrepassando il giardino cinese ed entrando nella hall, molto ricercata e particolare. L’elemento chiave del design della lobby è una massa scolpita che lascia entrare la luce naturale per creare un gioco di luci e ombre. Un grande vuoto nel soffitto crea uno scenografico atrio a doppia altezza, uno spazio scolpito e colorato, per una particolare esperienza di accoglienza. Altre aree lounge più intime popolano il resto della lobby, alcune delle quali si affacciano su finestre che incorniciano la vista del giardino. Nel vasto spazio di ingresso è stata installata anche una piccola piscina che rifrange la luce tra interno ed esterno.

Sono molteplici i riferimenti a Taipei. Le piastrelle bianche lucide utilizzate nella lobby, che rimandano al tradizionale rivestimento di edifici e negozi della città, e le lavorazioni in metallo, che richiamano le intricate finestre del quartiere, sono entrambe ispirate alla vita nelle strade e nei vicoli della città, così come il ristorante The Tavernist di James Sharman si rifà alla cultura del cibo di strada di Taipei.

Il ristorante, al dodicesimo piano, si caratterizza per le pareti sollevate da terra su gambe di legno. Ogni parete è stata rivestita con carte da parati geometriche personalizzate o piastrelle riccamente colorate. Le pareti sono punteggiate da porte ad arco, che formano una serie di aree interconnesse, stanze separate e formalmente allineate tra loro.

L’edificio di 15 piani dispone di 129 camere suddivise in diverse tipologie – da 32 a 58 metri quadrati –, accumunate da arredi su misura progettati da Neri&Hu, materiali naturali e una tavolozza di colori caldi. Le pareti sono dipinte in color foglia di tè che, combinate con gli accenti in ottone, conferiscono alle camere un fascino fresco e leggero. Gli spazi puliti e contemporanei sono progettati per accogliere, ispirare e infondere un senso di scoperta.

Una caratteristica insolita delle stanze per gli ospiti è che vi si accede attraverso i bagni, piastrellati come la hall: una mossa salvaspazio che ricorda anche i bagni dei vecchi edifici taiwanesi, dove spesso non c’è alcuna barriera tra vasche, docce e altre funzioni. La toilette e la doccia sono invece separate dalle camere, chiuse da una porta scorrevole.

Le stanze offrono l’esperienza più intima e personale del concetto di santuario interno. I progettisti utilizzano in modo innovativo le pareti divisorie in legno come soglie per creare uno spazio intermedio. Questi inserimenti, che includono contenitori incorporati, sedute, finestre e aperture per porte e finestre integrate nella muratura in legno, dividono gli spazi e creano diversi gradi di trasparenza visiva.

ph. Pedro Pegenaute.