Disegnato dallo studio newyorkese ICRAVE, il 53 è un’opera d’arte davanti al MOMA a New York.

Di fronte al MOMA a New York, al numero 53 della Cinquantatreesima strada non passa inosservato il 53, il ristorante disegnato da ICRAVE, pluripremiato studio di progettazione newyorkese fondato nel 2002 da Lionel Ohayon e diretto oggi da Gregory Merkel. Ed è proprio Greg che ci porta a scoprire le meraviglie del 53, nel corso di un viaggio organizzato da Hotel Voyager a NYC, presenti 6 albergatori, 2 architetti , una fotografa e la sottoscritta, tutti affascinati dalla bellezza dell’architettura e immersi nella fluidità di uno spazio avvolgente e caratterizzato da un’onda di lame dai profili colorati.

La scultura The Blades nella Main Room con i nove colori presenti nel muro dei Novi Draghi. (ph. Altamarea).

Questa scultura, che parte dal piano inferiore del ristorante sviluppato su due piani, collega i due livelli, uno sul piano strada con il Bistrot e quello al piano -1 dove è collocato il ristorante principale.

“Siamo proprio di fronte al MOMA e non potevamo non realizzare un’opera d’arte”, sono le parole di Gregory Merkel, la nostra guida d’eccezione.

La parola che ritorna con costanza per descrivere lo spazio è l’aggettivo fluido che ben descrive l’ambiente che sembra essere in continua mutazione a secondo da dove lo si guardi; effetto delle lamelle in legno dai profili colorati che creano una diversa percezione dello spazio.

Ed è fluido anche l’accesso alla Main Dining Room al piano -1 che riprende il disegno lamellare del soffitto declinato in un arco disassato in una forma che è un elogio all’instabilità.

Ingresso alla Main Dining Room al piano -1. ph. Nicolas Koenig.

La sala ristorante principale ha uno spazio a doppia altezza reso visibile dalla vetrina: una vista aerea possibile grazie alla posizione incassata della Main Dining Room rispetto alla strada. Allo stesso tempo si può avere una visione complessiva dello spazio, compreso il Bistrot al piano strada: un ambiente aperto, caratterizzato da tappeti acquarellati a terra e da divani in pelle dal colore rosso acceso. Il bar sullo sfondo è enfatizzato da una importante scultura in vetro illuminata e di forma circolare. Il Bistrot è avvolto dalla scultura aerea The Blades, che sembra scivolare al piano di sotto fino alla Main Dining, e che qui si tinge di tonalità dorate.

La cucina del 53 è di ispirazione asiatica e, senza indulgere in stereotipi iconografici tipici dei ristoranti orientali, ICRAVE ha voluto sottolineare l’ appartenenza d’origine in maniera concettuale e leggera proprio tramite questa scultura aerea fatta di lamelle colorate.

C’è tanto Yin e Yang, un concetto di dualismo che crea condizioni dinamiche dando luogo a molteplici esperienze e interpretazioni. Lo spazio viene visto dall’alto, dal basso, dall’interno, dall’esterno. I colori delle lame non sono casuali ma riprendono i nove colori ispirati a quelli presenti nel muro dei Nove Draghi, bassorilievi tipici nei palazzi e nei giardini imperiali cinesi, ma anche ai colori delle opere d’arte moderna di Damien Hirst e delle creazioni dello stilista Paul Smith.

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In apertura: ph. Nicolas Koenig.