Come è cambiato il concetto di “pulizia” in hotel e come far sentire l’ospite protetto e al sicuro? Ci sono molte cose da sapere e molti miti da sfatare sul mondo dell’housekeeping e della percezione da parte del cliente!

Dopo un volo o un viaggio in macchina non si vede l’ora di arrivare. Indipendentemente dalla destinazione e dalla struttura prescelte (che sia un hotel, un camping o un appartamento), c’è una cosa che da sempre accomuna tutti noi: il desiderio di trovare ambienti curati e puliti, in grado fin da subito di metterci a nostro agio e farci sentire al sicuro.

Anche quando abbiamo a disposizione un budget più ridotto e siamo disposti a rinunciare a determinati servizi, l’importante è che sia pulito.

Siamo talmente tanto abituati a dare per scontato che tutto sia immacolato e privo di tracce dell’ospite precedente, che finiamo per notare, con grande insoddisfazione, solo quello che non va. In buona sostanza, la pulizia viene considerata un requisito normale, che deve esserci, e che quindi non sorprende.

Se da un lato è vero che ospiti di provenienze diverse possono dare a questo termine sfumature differenti, dall’altro è innegabile che rappresenti un concetto universale e assoluto con pochi margini di interpretazioni o vie di mezzo: un ambiente o è pulito o è sporco. Basta anche una piccola disattenzione o una dimenticanza per trasmettere immediatamente un senso di trascuratezza e di scarsa igiene.

Fin qui quello che è sempre stato; oggi le cose sono in parte cambiate. Il Covid-19 ha portato con sé una lunga serie di incertezze e di scontato non diamo più niente. Nello scegliere una struttura abbiamo bisogno di prove concrete; solo allora possiamo rilassarci e sentirci in buone mani.

Sarà sicuro soggiornare in hotel?’, ‘Quali sono i rischi?’ o ancora ‘Che cosa fa la struttura per proteggere i propri ospiti?’ sono tra le domande più ricorrenti quando si tratta di prenotare. Domande che continueremo a porci fino a che i livelli di guardia non si abbasseranno e torneremo, finalmente, a viaggiare in tranquillità.

Siamo, in poche parole, di fronte a un nuovo concetto di pulito, più ampio e con caratteristiche diverse rispetto a quello a cui siamo abituati: non più solo assenza di macchie visibili, ma anche, e soprattutto, corretta rimozione dello sporco che non si vede. Come tanti Sherlock Holmes andiamo alla costante ricerca di conferme tangibili che dimostrino il totale impegno da parte della struttura prescelta a tutelare la nostra sicurezza e a garantire alti standard di igiene.

Ecco, quindi, perché adesso ci piace leggere sul sito quali sono le azioni di prevenzione messe in atto, trovare un sigillo alla porta della stanza a dimostrazione che dopo la pulizia non è entrato nessuno, toccare un telecomando incellophanato o vedere gli addetti delle pulizie in azione, mentre si attraversa la hall.

In un periodo in cui nel settore turistico di sicuro c’è ben poco, una cosa, insomma, è certa: la pulizia, da sempre un fattore essenziale e al contempo indispensabile per la soddisfazione degli ospiti, deve essere il cardine su cui basare la propria offerta per qualsiasi struttura ricettiva. Solo così gli ospiti si sentiranno protetti e sicuri. E torneranno a scegliervi.