Tako a Roma.
Nell’anno del coniglio, l’altra dimensione del sushi nel quartiere Ostiense. Un progetto di COLLIDANIELARCHITETTO con un’atmosfera da Alice nel Paese delle Meraviglie.
La forte identità industriale del quartiere Ostiense sembra estranea alla dimensione onirica del nuovo ristorante sushi e cocktail bar che vi ha trovato casa. Come insegna Giorgio De Chirico nella sua opera metafisica, gli elementi tradizionali possono essere utilizzati per rappresentare scenari che vanno oltre il sensoriale, frutto dell’inconscio e del mondo onirico.
L’architetto Daniela Colli nell’interior design di Tako realizza questa trasposizione prendendo a riferimento il mondo di Alice nel Paese delle Meraviglie. Non a caso perché l’apertura del ristorante avviene nell‘anno del coniglio, simbolo di fortuna, prosperità e creatività. Qui il sogno è a colori e giocato sulle macro-proporzioni per creare un’esperienza dal forte impatto emotivo, difficile cancellare dalla memoria. Farfalle, fiori, lollipop e conigli popolano lo spazio distribuito su due livelli.
Il piano terra, affacciato con otto grandi vetrate su via Ostiense, ospita la sala con 160 posti a sedere, la cucina, il cocktail bar di fronte all’ingresso dall’atmosfera sognante.
Questa zona che vive di vita propria è strutturata con un cilindro monolitico specchiante, un bancone a L con top in marmo black absolute rivestito in metallo presso piegato color magenta e da una grande bottigliera circolare con dettagli in acciaio lucido e sfondo in vetro rosa cangiante.
In sequenza è collocato il sushi bar, con grandi oblò e avvolto da una superficie fluida smaltata che riproduce il movimento dell’acqua. È l’elemento di connessione tra le due ben distinte aree del ristorante entrambe con superfici specchianti e rivestimenti metallici che fluttuano sul pavimento marezzato in bianco e nero.
Sulla destra del cocktail bar si sviluppa lo spazio principale del ristorante con sedute e tavoli di diversa forma e abbinamenti a blocchi di colore con rosa, magenta, ciano e blu Klein.
Uno spazio fluido con un fondale di archi rastremati messi ancor più a rilievo da linee di luce che racchiudono nicchie semicircolari rivestite con specchi, divani e tavoli tutti nello stesso color magenta. L’effetto di sospensione spazio temporale è implementato dalle lampade simili a bolle fluttuanti nell’aria che si riflettono sulle superfici.
“Volevo creare un luogo in cui ci si può sentire liberi di esprimersi – racconta Daniela Colli, alla guida dello studio COLLIDANIELARCHITETTO – di distaccarsi dalla concretezza della vita di tutti i giorni, per entrare in una favola, un ambiente magico e stravagante in cui persone di tutte le età possono viaggiare con l’immaginazione”.
Ancora pareti metalliche ma decorate con micro farfalle per l’area privé che è arredata con macro divani, poltroncine e tavoli nelle sfumature delicate del rosa.
Colore che, nella versione laccata, conforma l’arco di accesso alla scala che conduce al piano interrato con i servizi per la clientela e i locali tecnici.
Attraverso il caleidoscopico tunnel di archi colorati e linee di luce, che sembrano moltiplicarsi all’infinito, continua l’avventura nel magico mondo di Alice dove le sorprese non finiscono mai. Ecco che le pareti sono avvolte da carta da parati in rosa e bianco dalla geometria dinamica e la presenza di farfalle, fiori, conigli e lollipop in versione macro, rende tutto molto pop.
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ph. Matteo Piazza
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