Nuovo ristorante ad Anversa per chef Sergio Herman. Quell’estetica lenta dell’approccio alla città.

Lo studio danese Space Copenaghen ha disegnato gli interni di Le Pristine, l’ambizioso progetto per il ristorante del famoso chef stellato Sergio Herman, in partnership con Verso, il marchio di moda belga.

Chef Sergio Herman nel suo Le Pristine.

Le Pristine, di recente apertura, comprende un ristorante à la carte e una caffetteria con piccola cucina e occupa il piano terra di un edificio Anni ’60, oggetto di una precedente parziale demolizione. Space Copenaghen ha mantenuto nel progetto di interior alcuni degli elementi incompiuti derivanti dalla demolizione, testimoniando le stratificazioni storiche dell’edificio. Il ristorante si protende nel cortile vicino di un palazzo barocco del XVII secolo dove affaccia la boutique Verso.

Per Signe Bindslev Henriksen e Peter Bundgaard Rützou, founder di Space Copenaghen, il progetto è stato una sfida nella quale design, arte, gastronomia e architettura si intrecciano per celebrare la città. Comprendere Anversa, la sua atmosfera e le sue ricche radici culturali e artistiche è stato fondamentale nella creazione di Le Pristine. Space Copenhagen ha utilizzato i grandi maestri fiamminghi e olandesi come riferimento per la tavolozza dei colori dei toni tenui e caldi del rosso ruggine, del nero, della sabbia e del grigio, collaborando con artigiani e artisti locali come Sabine Marcelis, Marten Baas e e Bertjan Pot.  

Sabine ha introdotto un accento di colore realizzando un banco bar lungo 7 metri in resina traslucida rosa con l’installazione di un’opera luminosa chiamata Dawn Light, mentre Maarten Baas e Pot hanno creato un desk reception spettacolare in resina e metallo retroilluminato.

L’artista Frederik Molenschot, oltre ad avere progettato l’illuminazione di La Prestine, ha anche realizzato l’opera scultorea alta 5 metri Hacked Cheese, che raffigura un sacco da boxe sulle sfumature del blu, realizzato con forme di Parmigiano.

Il collettivo di design Rotganzen ha progettato Quelle Fête, tre discoball fuse su misura, mentre l’artista di Anversa Rinus Van De Velde ha creato un monumentale carboncino su tela di 3 x 3,60 metri intitolato As Much as You Are Forever Connecting che raffigura l’energia del ristorante.

Il ristorante, con cucina a vista, ha soffitti alti 6 metri, vetrate a tutta altezza per massimizzare l’apporto della luce naturale e tanta vegetazione, sia in interno che all’esterno, nei due cortili che completano lo spazio, uno nel palazzo barocco e l’altro sul lato opposto, dove è stato piantato un albero di 10 metri e dove sono accatastate fascine di legname che viene utilizzato per i forni a legna della cucina.

L’arredo è studiato su misura da Space Copenaghen che ha firmato tavoli e sedute, accompagnati a divanetti imbottiti dai colori naturali. Tovaglie e tovaglioli in lino, prodotti da una azienda fiamminga e progettati dal concept studio SH19, si legano alla tradizione locale e aggiungono un accento legato alla storia.

Commentando il design de Le Pristine, Peter Bundgaard Rützou afferma: “Anversa è una città relativamente piccola ma estremamente orientata al design. Fin dall’inizio siamo rimasti affascinati dall’architettura rinascimentale, dalla storia e dagli artisti della regione e dall’approccio umile alla vita dello stile fiammingo. Questo ha informato il modo in cui abbiamo immaginato l’esperienza sociale a Le Pristine: il ristorante è stato progettato con un senso di estetica lenta come veicolo per l’incontro sociale ad Anversa. “

Space Copenaghen |Peter Bundgaard Rützou e Signe Bindslev Henriksen.
Ph. Anders Schonnemann.

Signe Bindslev Henriksen aggiunge: “Le Pristine è stato progettato per rispondere a differenti situazioni: un luogo in cui bere un drink ma anche dove vivere un’intensa esperienza culinaria. Le Prestine ha l’aspirazione di soddisfare le aspettative dei locali piuttosto che quelle di un turismo proveniente dall’esterno. Il progetto è stato ideato come un incastro di talenti creativi dove Peter e io abbiamo operato come registi per creare qualcosa di più grande. Il risultato è una composizione di diversi elementi, non necessariamente equilibrati, ma con una grande energia”.

Space Copenaghen, coerente al suo approccio definito Poetic Modernism, ha bilanciato gli opposti – classico e moderno, industrial e organico, scultoreo e minimale, luce e ombra – con un approccio intuitivo per rispondere a esigenze funzionali e ponendo sempre alla base un interesse fondamentale per il comportamento umano.

ph. Peter Paul de Meijer e Marjorie Romeijn.