Mama Shelter in Costa Azzurra. Luminosa allegria.
Tra petanque, carnevale e ispirazioni artistiche, apre a giugno Mama Shelter Nice, fedele allo spirito del gruppo di focalizzare nuove aperture in città e aree in via di sviluppo.
A giugno 2024 Mama Shelter aprirà le sue porte in Costa Azzurra, a Nizza, città cara ad artisti come Matisse, Braque, Picasso, Léger, de Staël, Cézanne, Courot e Renoir, città del gioco delle bocce e del carnevale. L’hotel, nel quartiere Riquier, vicino al vecchio porto e il centro storico, ha 102 camere, rooftop con piscina, la prima inserita in un rooftop Mama, bar e forno per la pizza, ristorante, due meeting room, due studio e una breakroom. Con questa nuova location, Mama Shelter arriva a 11 proprietà in Francia e 18 nel mondo. Prossima apertura, Dubai.
Serge Trigano, insieme ai figli Jérémie e Benjamin, ideatori di questa collezione di hotel lifestyle, commenta: “Fin dalla sua creazione, 15 anni fa, Mama Shelter ha affondato le sue radici nell’apertura verso gli altri, nel desiderio di condivisione e nello spirito gioioso che si respira sulle rive del Mediterraneo. Era naturale che un giorno Mama approdasse a Nizza, con entusiasmo e passione. Il Mama Shelter Nice è un rifugio per vacanzieri e nomadi di passaggio. Ma è anche il Mama per gli abitanti del luogo, invitati per un drink, un caffè, un brunch, un pranzo o una cena. L’accoglienza verso gli abitanti delle città in cui Mama si stabilisce è una delle sue ragioni d’essere; è il fondamento della sua filosofia”.
Il design.
Benjamin El Doghaïli, architetto e responsabile dello studio di design Mama Shelter, ha progettato l’hotel abbracciando il patrimonio artistico di Nizza, come un tutt’uno con l’ambiente circostante. El Doghaïli trae ispirazione dalle opere dei numerosi pittori che si stabilirono in città, dalle tavolozze, dai motivi, dai soggetti e dai collage di Matisse, dagli uccelli di Braque, dalle ceramiche di Picasso del periodo di Vallauris.
Sulle pareti bianche della hall, affreschi dipinti a mano rendono omaggio a questi artisti, illuminati da grandi specchi, insieme a gigantografie dell’artista Kate Mary. Il bianco si estende alle pareti delle camere, abbinato a tende color ocra che ricordano le tipiche facciate degli edifici nizzardi del XIX secolo. I tappeti sono stati disegnati dall’artista Laureline Galliot e celebrano il pointillisme, tecnica pittorica che prevede l’applicazione di piccoli punti di colore distinti per formare un’immagine. Le piastrelle rosa cipria del bagno formano una scacchiera infinita dal pavimento al soffitto e non mancano le iconiche maschere dei cartoni animati Mama, come in tutti gli hotel del portfolio.
In tutta la proprietà, El Doghaïli esprime il suo amore per le tonalità luminose, sposando il giallo zafferano, il rosso, il blu oltremare e il verde oliva, ispirandosi alle palette di colori dei pittori impressionisti. In collaborazione con artisti e artigiani di talento come Lola Mercier e Beniloys, bouquet di frutta, fiori e ortaggi mediterranei – come la lavanda, il girasole e il papavero – decorano le colonne impreziosite da capitelli in gesso, ricordando lo stile di una natura morta di Van Gogh. Al centro del ristorante, un bancone in legno d’ulivo domina su un pavimento di piastrelle in terracotta, mentre sculture luminose sospese, ispirate alle luci che rischiarano le strade in festa, illuminano la sala.
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ph. Francis Amiand.
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