Il contesto architettonico anni Settanta richiama il razionalismo di Luigi Caccia Dominioni mentre il concept degli interni è una rivisitazione del modernismo milanese. Due grandi correnti progettuali a cui rende omaggio l’interior design di Casa Brivio firmato da Matteo Thun & Partners.

Luigi Caccia Dominioni, Gio Ponti, Piero Portaluppi, Marco Zanuso e Franco Albini sono alcuni dei grandi maestri dell’architettura del Novecento che riecheggiano negli appartamenti e nelle camere di Casa Brivio, il nuovo indirizzo dell’ospitalità milanese che prende nome da una delle sue più antiche famiglie. I fratelli Filippo e Alberico Brivio Sforza l’hanno inaugurata all’interno di un edificio rinascimentale del centro città che nei secoli è stato più volte rimaneggiato e in parte ricostruito nel 1972.

Fin dalla reception l’hotel è omaggio all’epoca d’oro del design e dell’architettura milanese.

Il restyling di Matteo Thun & Partners porta all’interno di Casa Sforza i colori, i materiali, le linee del razionalismo e del modernismo milanese di metà Novecento insieme a una serie di arredi appositamente progettati e realizzati da Cassina Custom Interiors.

Evidenti i riferimenti a Gio Ponti già nella reception che ripropone la trama in rombi a due colori del soffitto e la boiserie in legno a parete di molti suoi palazzi cittadini. L’immersione nelle atmosfere avanguardiste e nello stesso tempo minimaliste dello stile di metà Novecento non si ferma qui.

Vi concorrono il color rosa terracotta dell’esterno, il pavimento in terrazzo color crema e la presenza di piante tropicali che vengono accostati a famosi pezzi di design come la poltrona Lady di Zanuso e il tavolino Cicognino di Albini entrambi di Cassina. Le originali scale elicoidali diventano fari luminosi con le grandi lampade di Murano, attribuite a Caccia Dominioni per Azucena, e alla finitura in calce idraulica, la stessa della facciata.

Sedici le diverse soluzioni dell’hotel fra camere e appartamenti, ma tutte con la stessa atmosfera accogliente di casa. L’armadio, anche rivestito in seta o in carta da parati in seta di Dedar, è il principale elemento architettonico e organizzativo in quanto separa la zona notte dalla kitchenette o dalla zona studio.  

La palette va dalle tonalità del rosa e dell’avorio fino al blu oceano e al verde smeraldo.

I dettagli, come le maniglie Melanzana di Caccia Dominioni per Olivari e il vetro cannettato, confermano l’attenta ricerca formale dell’interior design che mixa riferimenti storici sull’onda della conservazione ma anche del rinnovamento. Vi concorrono sia la palette dei colori con le sfumature rosa terracotta, avorio, blu petrolio/oceano e verde smeraldo sia con il pavimento in legno a spina di pesce sia con l’illuminazione che fa risaltare i materiali naturali.

Tessuti, ottone e il pavimento in terrazzo avorio e grigio fango dei bagni traggono ispirazione dalle toilette room di Piero Portaluppi. Non sono da meno i tendaggi nel colore originario delle facciate che schermano le ampie finestre quasi a creare una soluzione di continuità tra forma e contenuto.

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ph. Marco Bertolini.