Google rilascia in Europa la sua AI generativa. L’abbiamo provata e abbiamo verificato le differenze con ChatGpt. Ecco una breve guida su come utilizzarlo al meglio per l’hotel.

Dal 13 luglio è disponibile anche in Italia Bard, il software di intelligenza artificiale di Google. Tante le funzionalità e le modalità di utilizzo per il settore ospitale.

Non è una novità che Bard, l’assistente virtuale di Google basato sull’intelligenza artificiale, abbia avuto dei ritardi nel suo lancio in Europa a causa delle normative sulla privacy imposte dall’Unione Europea. Già a giugno, infatti, Google non aveva fornito tutte le informazioni richieste dalle autorità europee per chiarire i dubbi sulla protezione dei dati personali degli utenti che interagiscono con Bard. Oggi Google si dice attenta e responsabile nell’approccio all’IA e afferma di aver consultato esperti, legislatori e regolatori – tra cui i garanti della privacy – prima di espandere il servizio.

È evidente che Google raccoglie dati come le conversazioni, la posizione, i commenti e altre informazioni sull’utilizzo di Bard, al fine di sviluppare e migliorare i suoi prodotti, servizi e tecnologie basate sull’IA. Per questo motivo, Google ha creato un nuovo Centro per la privacy di Bard, dove gli utenti possono trovare tutte le informazioni sui controlli per la privacy a loro disposizione. Non è possibile rendere anonime le interazioni con Bard (come del resto non si può fare nemmeno con la concorrente Chat GPT), ma si può scegliere per quanto tempo Google conserva i dati personali nell’account. Di default, Google memorizza le attività per un massimo di 18 mesi, ma si può cambiare questa impostazione a 3 o 36 mesi. Si può anche disattivare del tutto questa funzione ed eliminare facilmente l’attività su Bard in una sezione dedicata del sito.

Bard permette di interagire con un’IA in grado di rispondere alle tue domande, aiutarti a scrivere testi, analizzare immagini e molto altro. Bard si aggiorna costantemente per offrirti un’esperienza sempre migliore e personalizzata. Tra le novità più recenti ci sono:

  • La funzione altoparlante, che ti consente di ascoltare le risposte dell’IA invece di leggerle. Questa funzione è utile quando preferisci capire le informazioni attraverso l’udito o quando non puoi guardare lo schermo.
  • La possibilità di condividere le risposte dell’IA con altri utenti o applicazioni in modo semplice e veloce. Puoi usare il pulsante di condivisione per inviare le risposte via email, WhatsApp, Telegram o altri servizi.

    Le nuove opzioni in lingua italiana, che prima erano disponibili solo in inglese. Tra queste ci sono:
  • La possibilità di ottenere “Risposte multiple” dall’IA, scegliendo tra cinque toni e stili diversi: semplice, lungo, corto, professionale o informale. Questa opzione permette di adattare la risposta dell’IA al tuo scopo e al tuo pubblico. Per esempio, puoi chiedere a Bard di scrivere una recensione di un libro e poi cambiare la lunghezza o il tono della risposta usando il menu a discesa.
  • L’interazione dell’IA con le foto, che ti offre una sorta di Google Lens potenziato. Con questa opzione puoi caricare una foto nei prompt e Bard la esaminerà fornendoti una didascalia o delle informazioni specifiche. Per esempio, puoi caricare la foto di un monumento e Bard ti dirà il nome, la storia e il significato del monumento.

    Bard si integra con le principali app e servizi di Google, come Gmail, Docs, foto e Maps, offrendo la possibilità di usare l’IA per svolgere diverse attività, come inviare email, scrivere documenti, organizzare le foto, pianificare i viaggi e così via. Inoltre, Bard promette di migliorare l’esperienza di ricerca, grazie a una funzionalità chiamata “Esperienza di Ricerca Generativa”, che sfrutta l’intelligenza artificiale per affinare i risultati delle ricerche, basandosi sul contesto e sulle preferenze dell’utente. Questa funzionalità è ancora in fase sperimentale e fa parte dei Search Labs, un progetto di Google che mira a testare nuove idee e innovazioni nel campo della ricerca.