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Da sempre un classico negli ambienti ricettivi di grande pregio, la pietra naturale si presta a un uso sempre più trasversale e versatile. Tanto da essere oggi considerata un materiale d’elezione nell’interior design.

Nel design d’arredo sempre più stanno venendo alla luce le molteplici, opposte anime delle pietre naturali. A partire dal marmo: da sempre associato a costruzioni solenni e monumentali, oggi appare in versione extra-sottile per dare forma anche a oggetti per la tavola, lampade, vasi. I macchinari a controllo numerico permettono ora di creare oggetti dalle forme elaborate, perciò non è più un problema realizzare in pietra anche comuni tipologie d’arredo. Esempi notevoli in tal senso li abbiamo visti alla 58° edizione di Marmomac, il salone focalizzato sull’intera filiera del marmo e della pietra, dalla cava alle tecnologie di lavorazione, fino alle applicazioni sperimentali nel campo dell’architettura e del design.

Dettaglio del tavolo Minera di Zaha Hadid Architects per Neutra.

Nell’ambito della manifestazione di Veronafiere, la mostra Full/Empty a cura di Raffaello Galiotto ha puntato il riflettore sulle potenzialità creative offerte dai materiali lapidei offrendo esempi tangibili del suo uso innovativo. Un esempio? Il progetto Bo Stool di Vivian Coser: gli sgabelli in pietra si impongono allo sguardo con la loro struttura geometrica e robusta ma al tempo stesso leggera, delicata.

Gli sgabelli Bo Stool di Vivian Coser.

Tra i tanti materiali disponibili, la pietra naturale resta un must indiscusso nei progetti di strutture di alto livello, particolarmente in ambito hôtellerie e wellness. E oggi le possibilità realizzative ampliano ulteriormente i confini creativi di progettisti e aziende, come si può vedere in questa selezione.

Un’applicazione dal forte impatto estetico è il bancone da cucina realizzato da Antolini, storica azienda di riferimento nella produzione di rivestimenti in pietra naturale. A Marmomac ha presentato le novità che completano la Exclusive Collection del marchio. Tra queste, la Quarzite Amazonia: una superficie quasi onirica, sulla quale si incontrano il candore della sabbia bianca e il verde intenso della lussureggiante vegetazione amazzonica.

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Wave, la chaise longue nata dalla collaborazione tra Inedito Asnaghi e Marmo Arredo.

La creatività sa esplorare sempre nuove vie e superare quelli che sembrano a prima vista solo dei paradossi. È così che un materiale solido e duro come il marmo viene modellato per dare forma alla più accogliente delle sedute imbottite, la chaise longue. Wave è formata da elementi che, uniti, danno l’idea di nascere da un unico blocco di pietra; a completamento sono previsti cuscini in pelle rimovibili. È uno degli elementi della Horizons Collection, nata dalla collaborazione tra Inedito Asnaghi e Marmo Arredo. Una linea di arredi in marmo che unisce il saper fare del marchio di arredamento e la maestria artigianale dell’azienda specializzata nella lavorazione della pietra naturale.

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Tetide di Grassi Pietre, progetto di Debiasi Sandri.

Fare il bagno in un bacino di pietra naturale regala un piacere primordiale, generatore di sensazioni pacificanti. Grassi Pietre interpreta questa suggestione in Tetide, la collezione di arredi per il bagno in pietra di Vicenza, la cui texture include frammenti fossili che ne accrescono la percezione materica. La vasca circolare ha un diametro di 150 cm ed è ottenuta da un unico blocco scavato con macchine a controllo numerico e con finitura manuale. Il design è di Debiasi Sandri.

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Di nuovo altri progetti, realizzati da Kreoo, sfidano le intrinseche caratteristiche del materiale lapideo, portandolo a nuovi livelli di leggerezza. Stars sono gli sgabelli con profilo a U dello spessore di 5 centimetri e in diverse dimensioni che sfruttano il principio della matrioska: disegnati da Christophe Pillet, sono interamente in marmo e possono fungere anche da coffee table, per uso indoor e outdoor. Disponibili in cinque tipologie di marmo.

Oasi di Enzo Berti per Kreoo.

Un atollo formato da isole destinate alla sosta. Oasi è il sistema di sedute ideato da Enzo Berti per Kreoo, giocato sulla sovrapposizione di più strati di pietra naturale quali travertino paglierino, travertino noce o bianco Carrara, dalla forma organica e fluida. La solidità delle sedute è ottenuta grazie a tubolari metallici verticali; lo strato superiore con funzione di seduta è in larice invecchiato.

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La seduta Cosimo di Sean Dix per Luce di Carrara.

Presentata da Luce di Carrara durante l’ultima Milano Design Week, la collezione Living Marble interpreta il marmo italiano nella sua forma più morbida e accogliente, resa possibile da una lavorazione ibrida, che combina tecnologie robotiche e artigianalità tradizionale di mani esperte. Tra i prodotti della linea c’è Cosimo, sedia da pranzo o lounge con meccanismo di rotazione interno. Design di Sean Dix.

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Tavolo Minera di Zaha Hadid Architects prodotto da Neutra.

L’inconfondibile tratto scultoreo di Zaha Hadid Architects definisce il carattere della collezione Erosion e del tavolo Minera, realizzato da Neutra in edizione limitata di 8 pezzi. Lavorato a partire da un unico blocco di marmo, la sua forma continua è plasmata attraverso una lavorazione complessa e una precisione artigianale ai massimi livelli. Il tavolo misura cm 320x160x72 ed è pensato per accogliere fino a 8 persone.

Nelle versioni da terra o da tavolo, la lampada-scultura Reverence prodotta da Neutra su progetto di atelier oï esplora il dualismo tra il marmo e la luce. La base e il diffusore sono formati da due elementi in marmo bianco Carrara, svuotati al loro interno e uniti da un giunto in ottone cromato.

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ph. Lorenzo Borgianni photography.

L’importante presenza di una scala in pietra e l’elegante, minimale leggerezza della sua realizzazione in travertino. L’esempio è in questa scala a chiocciola che diventa totem architettonico e che assume un ruolo centrale nel progetto di interni. È realizzata in Bianco Dei, uno dei travertini esclusivi estratti dalle cave di proprietà e lavorati da Travertini Paradiso, che fa parte del Gruppo Dei.

ph. Lorenzo Borgianni photography.

Negli spazi outdoor, la collocazione di una scultura è una modalità consolidata per rafforzare l’unicità di un luogo. Anche questo settore prosegue nella sua ricerca formale e tecnologica, ne è un esempio l’opera di Craig Copeland, architetto partner presso lo studio di New York Pelli Clarke & Partners. La scultura è in travertino dorato delle cave di Rapolano Terme (Siena) di Travertini Paradiso e il suo valore è leggibile anche nella preziosa relazione fra la necessaria tecnologia e l’indispensabile manualità degli artigiani.

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In apertura, il progetto Bo Stool di Vivian Coser realizzato con Antolini.