Lo stile di vita cambia e i nuovi sistemi d’illuminazione li anticipano. Tra recycling e upcycling, scopri tutti i trend dell’ultima Milan Design Week.

L’edizione Milan Design Week 2023 è stata un caleidoscopio di proposte soprattutto per quanto ha riguardato l’illuminazione artificiale dai grandi spazi urbani a quelli privati. Orientarsi all’interno di questo mondo di luce è stato talmente inebriante da creare una certa difficoltà nella scelta dei prodotti che da sistemi di irradiamento luminoso e di energia sono diventati attivatori di ambientazioni immersive ed emozionali anche a scala urbana. Modularità, libertà compositiva, personalizzazione, sostenibilità energetica (sorgenti a bassi consumi, ad alta efficienza, dimmerabili, ricaricabili) e ambientale attraverso il recycling e l’upcycling (lavorazione di materiali di scarto per ottenere prodotti di qualità e valore più elevato) sono i principi che contraddistinguono le nuove produzioni dove gli aspetti decorativi e tecnici spesso si fondono.

Riedizioni. Sopra e sotto a dx, lampada da lavoro Halley di Richard Sapper (2005) riproposta da Stilnovo. Nuove le sorgenti led dissipanti ad alta efficienza e luce bianco-calda.

La creatività dei progettisti ha dato vita a veri e propri racconti di luce dalle linee scultoree, geometriche o antropomorfe recuperando antiche lavorazioni artigianali, adattando soluzioni tecnologiche o sperimentandone di nuove con la finalità di assecondare o anticipare i bisogni della società contemporanea sempre più complessa, cosmopolita ed esigente.

Acustiche. Sopra Etnia F68 e sotto a sx. Acustica F58 con calotta in PET riciclato di Fabbian, design MinelliFossati Design Studio. Sotto a dx Eggboard Circle di Progetto CMR per Artemide è formato da un pannello a sezione sinusoidale che contribuisce a ridurre il riverbero del suono nella stanza mentre la cavità cilindrica intrappola le onde sonore.

Mai come in questa edizione 2023 gli apparecchi d’illuminazione hanno dimostrato quanto ricco sia stato il patrimonio di idee, di ricerca, di contaminazione disciplinare e materiale, che sta alla base della loro progettazione e realizzazione. Fra le innovazioni in via di sviluppo che riguardano la luce artificiale i software in grado di anticipare il comportamento della luce in un corpo illuminante, la progettazione di lampade ricettive ai cambiamenti di luce durante le diverse ore del giorno o gli stati d’animo.

Lampada da tavolo e da terra Flag di Quantum. Il paralume contiene un magnete al neodimio (formato da una lega molto magnetica), che gli consente di attaccarsi allo stelo cilindrico in acciaio a sua volta attaccato magneticamente sul supporto con presa di alimentazione.

Il cambiamento sociale e comportamentale sempre più veloce ha generato anche lo spostamento dei confini fra luce e buio e fra luce naturale e artificiale. Ne è esempio la vasta diffusione dell’illuminazione notturna in ambito privato (giardini e terrazzi) e delle città con l’avvento della tecnologia led che sta facendo crescere la necessità di riuscire a filtrare e dosare la luce.

Luna è una piccola sfera in vetro satinato. Grazie alla tecnologia “Fireball” brevettata da Occhio, emette una luce morbida, priva di abbagliamento ma diretta.

Un contributo importante per modificare la quantità, qualità e percezione dell’emissione luminosa sta arrivando dalle nuove forme e dai nuovi materiali spesso ottenuti da processi di riuso, ma ancora in divenire dal punto di vista dello smaltimento eco compatibile tale da attivare un processo di economia circolare. Sempre più utilizzati invece sono i sistemi di controllo smart, anche da device, per integrare comfort, sicurezza e sostenibilità.

Portatili. ZEEBO di BLACKOUT, designer Shinobu& Setsu Ito, è una lampada cordless ricaricabile realizzata in materiale termoplastico pregiato (PC) con finiture metallizzate in tre varianti colore: oro, cromo e grigio antracite.

Con IoT i sistemi d’illuminazione si trasformano in piattaforme per raccogliere dati, mentre le applicazioni della tecnologia LiFi (Light Fidelity), che sfrutta la modulazione della luce emessa dai led, permettono la loro trasmissione in modalità wireless. L’evoluzione gestionale dell’illuminazione è però affidata all’AI (Artificial Intelligence) votata a far interagire i singoli apparecchi in un sistema di dialogo e, imparando dalle abitudini degli utenti, creare uno scenario adatto alle loro esigenze abitative oltre a concorrere al risparmio energetico.

Il Mikado diventa lampada a sospensione. Pic-a-stic, di Andreas Walther (Ingo Maurer), fissa il momento in cui i bastoncini del classico gioco giapponese vengono rilasciati prima che si scompongono.

Fra i tanti trend di questa edizione 2023 il settore dell’illuminazione artificiale ha messo in evidenza: la riedizione di lampade di design con nuove tecnologie, la proposta di lampade multifunzionali (acustiche, orientabili ed estensibili da tavolo e da terra), l’utilizzo di materiali d’avanguardia e della lavorazione 3D per creare elementi di grandi dimensioni, componibili e flessibili, la trasformazione da apparecchiatura a scultura, installazione, elemento architetturale ed esperienziale. In questa direzione la proposta di fonti luminose multisensoriali progettate con un approccio olistico in grado di contribuire a migliorare lo stato d’animo, ad aumentare il livello di energia personale e addirittura a stimolare le funzioni cognitive.

Emblematica l’installazione Enlightenment di Roy Gilad+Nemo, vincitrice della menzione speciale per la Comunicazione del Fuorisalone che, con le tecniche di riflessione, rifrazione, diffusione, colore, suono e video, ha manipolato il comportamento e movimento della luce per mettere in discussione la relazione tra la sorgente luminosa e lo spazio che occupa.

In apertura, lampada ZEEBO di BLACKOUT, designer Shinobu& Setsu Ito.