Abbiamo passato mesi a cercare personale per rendere il servizio del cliente emozionante, unico. Ogni giorno si leggono annunci di ristoranti o alberghi che cercano personale. Leggiamo altrettanti annunci di persone che cercano invece un lavoro e la cosa strana è che non si riesca a mettere nella giusta comunicazione i due richiedenti. E se fosse una questione di valore?

 
Mi faccio molte domande riguardo alle difficoltà di reperire risorse umane, ma quello che proprio non riesco a capire è come mai non si riesca a trovare il giusto compromesso tra datore di lavoro e personale in cerca. Abbiamo trascorso mesi impauriti dall’essere fermi senza una garanzia sul futuro, ci siamo adeguati a tante abitudini nuove ma non siamo ancora riusciti a capire cosa cerchino i dipendenti e cosa invece sono in grado di offrire i titolari di aziende.
Se lanciamo uno sguardo in rete troviamo promozioni mirate al cliente, aziende che vendono emozioni o esperienze uniche ai clienti, ma non ce n’è una che strizzi l’occhio ai dipendenti.
 
Perché non iniziare a fare marketing con quelli che saranno i nostri clienti interni?
Perché non far vivere un’ esperienza piacevole anche a chi deve passare 7/8 ore di lavoro per 270 giorni l’anno in un’azienda di ristorazione?

Quando si fa marketing per cercare nuovi clienti o per fidelizzare quali che si hanno, si vanno ad analizzare tanti aspetti per capire le dinamiche che portano il cliente a sceglierti. Percorsi mirati a capire quale strategia migliore per attirare clienti nuovi e fidelizzare quelli esistenti. Soldi spesi in pubblicità e promozioni per attirare un pubblico nuovo.
E se pensassimo di utilizzare lo stesso sistema per la ricerca di personale
affinché viva un’esperienza lavorativa migliore, affinché i nuovi collaboratori entrino a far parte di un’ azienda sana con dei principi e dei valori sani? E perché no, che il rapporto di lavoro duri il più a lungo possibile?
Mi chiedo, all’alba di tutto quello che è accaduto in questi due anni, come mai non riusciamo ancora a capire l’importanza di avere un team affiatato a cui piaccia lavorare per noi!
Come mai siamo ancora ancorati a dei meccanismi ormai obsoleti? 


Allo stesso modo in cui analizziamo quella che chiamiamo customer journey andiamo ad analizzare il percorso dei dipendenti, l’employees journey, iniziando a dare più valore a chi ci permette di lavorare e soprattutto a capire come fare per attirare quel tipo di dipendente che entrerà a far parte dello staff e diventerà a tutti gli effetti il cliente interno. Smettiamo di pensare che le persone cerchino una occupazione solo per lo stipendio e per arrivare a fine mese. La differenza oggi sta in quello che noi siamo in grado di offrire e al valore che diamo a tutto ciò, e se c’è una cosa che la pandemia ci ha insegnato è sicuramente che non possiamo attribuire un prezzo al nostro tempo e non possiamo regalarlo a quelle migliaia di aziende per un pugno di dollari

Parlando di condizioni di lavoro, ci sono per fortuna tanti ristoranti e alberghi che riescono a garantire orari normali e il giorno di riposo anche di sabato o domenica. Ma se alcuni ci riescono, perché tantissimi altri non ce la fanno? 
Le persone che vogliono intraprendere un percorso lavorativo chiedono alle aziende che cercano personale delle sicurezze, delle certezze e se facessimo una scaletta delle cose che chiedono potremmo scriverla in questo modo: 

  • Al primo posto in assoluto chiedono garanzie di un lavoro continuativo 
  • Al secondo posto chiedono di essere formati e di avere la possibilità di crescere con l’azienda 
  • Al terzo posto chiedono partecipazione, e non solo nelle situazioni spiacevoli ma anche negli obiettivi da raggiungere per migliorare le performance dell’attività
  • Al quarto posto chiedono di lavorare in un ambiente sano in cui trascorrere un terzo della loro giornata 
  • Al quinto posto (e non in alto nella classifica come si poteva immaginare)abbiamo una adeguata retribuzione in base al lavoro svolto 
  • Al sesto posto chiedono di essere coinvolti e apprezzati per il lavoro svolto 
  • Al settimo chiedono di svolgere un lavoro interessante e non monotono

Come possiamo vedere non è sempre la retribuzione a fare la differenza, ma ci sono parametri ben diversi che permettono di avere un’ambiente sano in cui lavorare e per cui valga la pena lavorare. 
Conoscendo questo possiamo sin da subito cambiare rotta e dare la giusta importanza al nostro staff. 
Iniziamo ad adottare strategie di marketing anche nella ricerca de personale e poniamoci degli obiettivi affinché il momento di lavoro sia più sereno possibile. 
Iniziamo un vero cambiamento nel nostro modus operandi cancellando la frase dietro la quale tanti si nascondono abbiamo sempre fatto così e troviamo il coraggio di cambiare marcia e di ripartire da zero mettendoci in discussione. 


Forse è vero quello che noi da tempo sosteniamo ovvero che la pensione completa poi non sia così conveniente se iniziamo a dare più valore alle persone che finora ci hanno permesso di farla con dei costi (forse) relativamente bassi, i nostri tanto ricercati dipendenti.