Si è svolto la scorsa settimana a Cavallino-Treporti l’evento completamente dedicato alle nuove frontiere del mondo outdoor, organizzato da Teamwork Hospitality e patrocinato da FAITA. Tanti nuovi input per gli operatori e prospettive per un settore decisamente in espansione.

Con il patrocinio di FAITA, si è svolto a Cavallino-Treporti “Le nuove frontiere dell’ospitalità outdoor”, evento completamente dedicato al settore del turismo openair per valutarne opportunità, prospettive e nuove tendenze. Camping del futuro, micro ricettività in natura, nuove forme di ricettività, controllo di gestione, nuove soluzioni abitative e lancio di un prodotti outdoor innovativi.

“Il business delle vacanze outdoor è in continua crescita, soprattutto nel periodo post-pandemico – dichiara Nicola Delvecchio, consulente Teamwork che nel corso del workshop ha parlato di nuovi trend e prodotti innovativi – aumentano le richieste di camper, di soluzioni mobili e di proposte che uniscano aria aperta e servizi. Gli operatori del settore devono però farsi trovare pronti non solo per i clienti di oggi ma soprattutto per le generazioni future. Oggi aumentano le alternative e sta prendendo piede il fenomeno definito nomadic hospitality: strutture mobili pop-up che possono essere posizionate in diversi punti di particolare importanza e fascino naturalistico. Occorre modificare alcuni aspetti gestionali partendo dalla propria mentalità, investendo su un concreto passaggio generazionale e su un approccio meno family style e più manageriale per poter far fronte alle sfide dell’immediato futuro”.

Questa una sintesi esaustiva sullo stato attuale delle cose: nuove prospettive, necessità di nuovi investimenti e di nuove modalità gestionali. E, soprattutto, conoscere il pubblico e anticiparne le richieste e le esigenze.

L’evento ha registrato grande interesse e ha visto una grande partecipazione di proprietari di villaggi e campeggi, direttori, manager e responsabili, addetti al ricevimento e all’ufficio booking.