Luca Caputo.

Con l’intervista a Luca Caputo si conclude la prima serie di “Faccia a faccia con i manager” di Welevel Academy, interviste a manager del settore dell’ospitalità per raccontare la loro storia, come funziona il loro lavoro e come evolverà la loro figura professionale nei prossimi anni. Una nuova serie di interviste è in arrivo in autunno. Presto online i nomi dei manager.

 
Da anni nel mondo del turismo, Luca Caputo è stato Componente del Tavolo Tecnico Turismo per il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, docente all’Università del Salento, Consulente per la Borsa internazionale Turismo e consulente di Destination Marketing. Dal 2021 è Destination Manager di Alassio dove sta portando avanti numerosi progetti.
 
La registrazione dell’intervista a Luca Caputo realizzata da Welevel Academy, è disponibile per tutti gli abbonati alla piattaforma. In esclusiva per we:ll magazine un estratto dell’intervista.
 
 
we. Quali sono le esperienze più utili per acquisire le competenze fondamentali per diventare Destination Manager?
 
Parlo per esperienza personale, per fare questo tipo di lavoro devi essere open minded. La cosa che consiglio è andare a vedere dove “accade” il turismo in modo nuovo, analizzare cosa succede in altre realtà, in nuove realtà, andare a vedere altre destinazioni, quelle realtà che oggi sono attrattive perché sposano valori che rispecchiano quelli dei viaggiatori o che sono attrattive per certe tematiche. Viaggiate, andate a vedere cosa succede nei territori. Spesso nel weekend cerco di indossare le vesti del turista e vado a scoprire i territori.
 
 
 
 
we. Quali sono le figure con cui un Destination Manager si relaziona nel suo lavoro?
 
Gli uffici comunali, che sono la chiave di volta per tante pratiche burocratiche. E poi ci sono gli assessorati, le associazioni culturali, ambientali, di categoria, come l’associazione albergatori, le associazioni dei commercianti. E poi i residenti.
 
 
we. Quali progetti stai portando avanti ad Alassio?
 
Uno dei progetti a cui stiamo lavorando sono i Break a tema, i fine settimana tematici.
Un altro progetto che ho fortemente voluto portare avanti è quello dello IAT diffuso. Oltre al rifacimento dello IAT attuale, abbiamo avviato la richiesta di disponibilità a tutti gli operatori di creare una rete di accoglienza diffusa. Vogliamo essere lì dove il turista muove i suoi passi, per questo abbiamo studiato i flussi dei turisti, e continuare nel processo di raccontare e vendere la destinazione in ogni singolo punto di contatto. Il risultato di tutto questo dovrà essere un turista amato, soddisfatto, accolto in ogni punto della città. In questa ottica abbiamo deciso di ribaltare il classico slogan di amore per la destinazione, come per esempio #IloveNewYork. Nasce così una nuova visione, #Alassiolovesyou: in questo ribaltamento di fronte, è Alassio che ama i propri turisti e vuole farli sentire bene, coccolati.
 
 
Per ascoltare l’intervista integrale vai sul sito di Welevel.Academy