L’esperienza speciale a Monteverdi Tuscany.
Il boutique hotel diffuso in Val D’Orcia. E tutto questo diventa destination.
Arte, cultura e una grande passione per il luogo si incontrano a Monteverdi Tuscany, un boutique hotel diffuso nella Val d’Orcia, frutto dell’idea visionario di un avvocato di Cincinnati di origine italiana, Michael Cioffi, che si è affidato, per il recupero attento del borgo di Castiglioncello del Trinoro, alla designer Ilaria Miani, complice l’eccellenza delle maestranze locali.
Il progetto nasce quasi per caso e deriva dall’amore di Cioffi per l’Italia e per la Toscana scoperta per la prima volta una ventina di anni fa, in vacanza. Da lì incomincia l’acquisto di una casa, poi di un’altra e di un’altra ancora sempre supportato progettualmente da Ilaria Miani. Diventa indispensabile, a quel punto, convogliare queste esperienze in un progetto allargato di recupero, che confluisce poi in un’idea di hotellerie illuminata.
La visione del proprietario è quella quindi di creare un luogo di ospitalità unico, dove l’esperienza del viaggio si fonde con le arti, facendo diventare Monteverdi un centro di aggregazione culturale dove creativi, artisti e musicisti di primo piano intervengono con talks, concerti di musica classica, mostre d’arte e incontri.
“Share the talents” è la parola d’ordine e difatti la filosofia che ha sotteso la ristrutturazione del borgo è legata principalmente alla voglia di dare nuova linfa vitale a questo piccolo centro, organizzando ogni anno concerti di musica classica e incontri culturali con esponenti internazionali di primo piano.
Nell’ambito del programma “Artists in Residence”, la struttura ospita per periodi diversi artisti di fama internazionale come Matt Connors, Monster Chetwynd, Billy Sullivan, Anthea Hamilton e Laure Prouvost, vincitrice del premio Turner 2013 e presente alla Biennale di Venezia 2019.
A integrazione del ricco calendario culturale che rafforza l’idea di comunità e scambio, è nato unprogetto dedicato al racconto della vita del borgo. Ri’tratti di Bellezza, un taccuino fotografico realizzato dalla fotografa Carlotta Bertelli in tandem con l’art director Gianluca Guaitoli, racconta la vita del borgo stagione dopo stagione. Pubblicato in edizione limitata a ogni solstizio ed equinozio, il taccuino cristallizza la spiritualità del quotidiano, il senso di una comunità ritrovata, aperta, fluida, che si traduce negli scatti analogici tra le vie del borgo di Castiglioncello del Trinoro e la natura circostante.
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