Brutalismo industriale in Polonia, a Żnin, dove un ex zuccherificio viene riconvertito in una location multifunzione.

Lo zuccherificio di Żnin in Polonia fu costruito alla fine del XIX secolo. Fino al 2014 ha operato producendo zucchero dalle barbabietole. Da quando ha cessato l’attività produttiva, lo studio Bulak Project di Varsavia ha visto un’opportunità: la possibilità, cioè, di riqualificare l’intera area e di darle una nuova identità, pur rispettandone il valore storico. Ha così preso avvio il progetto per la riqualificazione dell’antico zuccherificio che si compone di 27 edifici. Nessuna delle strutture esistenti è stata demolita e a ciascuna sono state assegnate nuove funzioni.

Lo strumento scelto per creare omogeneità fra i vari addendi del progetto è stato riconosciuto nella pavimentazione, studiata per far sì che fossero chiari i collegamenti fra i diversi nuclei del progetto e anche perché fosse caratterizzata da una coerenza materica, grafica e stilistica.

Fin dalle prime tappe del progetto, Bulak Project ha subito manifestato la volontà di conservare tutti gli elementi della vecchia fabbrica, che oggi sono immediatamente visibili, tanto nella struttura, quanto in alcuni piccoli dettagli. Perfino alcuni viti e scarti di lamiera sono stati riutilizzati nell’interior design.

L’intero progetto ha mantenuto la sua naturale autenticità. Entrando nell’edificio principale, la prima impressione è che sia ancora una fabbrica, satura di stimoli che vanno dalla ruvida semplicità all’intimità e al calore.

“Padroneggiare la forma di un edificio così complesso si è rivelata una grande sfida progettuale e creare una disposizione delle funzioni e della comunicazione all’interno del vasto spazio ha richiesto molto tempo e attenzione” raccontano dallo studio Bulak.

L’edificio principale è stato progettato in modo da rispettare lo standard degli hotel a quattro stelle e comprende 300 camere per gli ospiti e un ristorante. Il secondo edificio del complesso è invece stato adibito ad albergo a tre stelle, a sua volta collegato a un parco acquatico, una spa e una piccola fabbrica per la produzione di birra.

Un terzo edificio del complesso ospita invece una sala conferenze di grandi dimensioni, pensata per accogliere 800 ospiti, oltre a un cinema, un ristorante, uno spazio per eventi, un centro medico di riabilitazione.
Una serie di funzioni sono in continuo evolversi; si prevede, infatti, che ne verranno integrate anche altre, considerate le dimensioni del sito e delle sue potenzialità.

A spingere nella direzione della riconversione dell’ex centro industriale ha contribuito anche la considerazione relativa alla sua posizione: Żnin si trova infatti nelle immediate vicinanze di un lago che durante il periodo di attività della fabbrica veniva usata per raffreddare i cicli di produzione, mentre oggi è una meta per gli appassionati di windsurf e degli sport acquatici.

Una struttura di così grandi proporzioni ha richiesto la collaborazione di numerosi professionisti, oltre a Bulak Project. All’intervento, infatti, hanno partecipato anche gli studi Mml – mili mlodzi ludzie e MIXT, i professionisti dell’ufficio comunale di Żnin e alcuni ex lavoratori della fabbrica.

ph. Oni Studio, Piotr Nalewajk.