Il complesso Desa Potato Head, costituito dal Potato Head Beach Club e dall’hotel Katamama – disegnato dall’architetto indonesiano Andra Matin –, è stato da poco completato con i Potato Head Studios, progetto di OMA sviluppato in continuità con la filosofia del villaggio creativo di Seminyak, a Bali, dove grande importanza ha l’accoglienza rivolta non solo agli ospiti ma anche alla comunità locale.

Potato Head Studios sfida la tipica tipologia dei resort: l’esclusività viene abbandonata e il complesso viene riconsiderato parte attiva della comunità locale. Aperta al pubblico, con camere e servizi privati e spazi pubblici, l’architettura firmata OMA è un luogo unico fatto di musica, arte, design, cibo, benessere e sostenibilità.

Un anello galleggiante sollevato da pilotis ospita le camere e altre funzioni, tra cui uno spazio espositivo e un bar. Questa configurazione ha dato vita a un piano terra particolare: la piattaforma aperta, il fulcro del resort, è concepita come palcoscenico flessibile per festival, eventi culturali e attività ricreative che accolgono tutti per vivere la cultura contemporanea balinese.

In cima al tetto si trova poi un parco di scultore aperto al pubblico, accessibile attraverso un percorso che collega gli spazi di svago, tra cui ristoranti, piscine e il centro termale.

“Vogliamo creare un modello completamente nuovo. OMA è nota per la costruzione di spazi pubblici, come musei e istituzioni, e questa è stata la nostra idea per l’hotel: creare un tipo di istituzione culturale che mescola il pubblico con il privato, gli ospiti con la gente del posto, e il pensiero futuro con l’artigianato antico” ha raccontato Ronald Akili, il fondatore di Potato Head.

ph. Paulius Staniunas @allisamazing.

David Gianotten, architetto, managing partner di OMA e responsabile del progetto, lo ha confermato:

“L’essenza di Bali sta nell’interazione tra culture diverse. Il nostro progetto per Desa Potato Head offre sia camere e strutture private sia spazi pubblici per favorire lo scambio tra diversi tipi di utenti. Sfida la tipica tipologia di resort balinese esclusiva e inaccessibile”.

L’architettura è stata progettata pensando al contesto indonesiano. La piattaforma aperta al livello del suolo e il giardino privato al secondo livello evocano i cortili sopraelevati in Indonesia e i tradizionali cortili balinesi. Le texture di alcuni muri in cemento sono state create da artigiani locali, mentre il design dei corridoi delle camere degli ospiti è stato ispirato dai tika, i calendari balinesi.

Il nuovo edificio progettato da OMA ospita 168 camere oltre a un ristorante, numerosi bar, una galleria multifunzionale, un miniclub, un anfiteatro, una piscina sulla spiaggia, uno studio di registrazione musicale, una casa permanente per l’archivio musicale Wild Life Archive, una discoteca sotterranea e il laboratorio Sustainism Lab di Potato Head, dedicato alla ricerca e sviluppo nell’ambito della sostenibilità ambientale.

Ogni stanza è dotata di mobili e servizi realizzati in plastica riciclata e materiali compatibili progettati dai designer inglesi Max Lamb e Faye Toogood, il cui lavoro è portato in vita da artigiani balinesi che utilizzano materiali e tecniche indigene. La maggior parte degli arredi e dei rivestimenti è in legno locale.

Ph: Kevin Mak, courtesy OMA, Paulius Staniunas.