Marco Piva firma il restyling dell’area ristorante lounge dello storico Hotel Sina De La Ville.

Uno stile-non stile, ma sempre molto riconoscibile, è quello di Marco Piva, lontano dall’orpello inutile e incline a trovare la giusta misura tra funzione e forma. E la forma deve essere possibilmente essenziale. Un mix di dettagli perfetti e materiali a effetto che chiedono di essere accarezzati; con applicazione sia nella grande scala che nella piccola, come in questo caso nel restyling de Il Vizio, l’area ristorante e lounge dello storico Hotel Sina De La Ville, di proprietà della famiglia Bernabò-Bocca, definito anche il salotto chic di Milano.

Una inedita foto dell’architetto Marco Piva con lo chef Taro Shimosaka.

Il progetto, ispirato dallo stesso concept che verrà prossimamente applicato anche al ristorante Il Vizio dell’Hotel Quattrotorri di Perugia sempre su progetto di SMP, racconta un viaggio tematico che si spinge da oriente a occidente, trovando espressione sia nelle proposte culinarie dello chef Taro Shimosaka, sia nell’ambiente attraverso un’attenta scelta di materiali e cromatismi che riconducono al bel design della cultura milanese. 

La scelta dei colori ricade su toni tipicamente milanesi abbinati a cromatismi orientali: verdi intensi e grigi si combinano a toni rosa che rimandano alla fioritura primaverile dei ciliegi.

Tra i materiali predominano la brillantezza dei velluti in contrasto a monumentali gres effetto marmo Verde Alpi e Breccia Rosa, combinati a cannettati plissettati che scandiscono il ritmo scenografico degli spazi. 

Un gioco di luci contemporanee enfatizza colori e arredamenti, alleggerisce e riquadra il gioco di boiserie tessili sui toni del grigio e beige. La luce è un mix di scelte tecniche – tra i brand selezionati Exenia e Zafferano Luci – e le soluzioni di Egoluce, azienda storica illuminotecnica del bacino milanese che è intervenuta nel progetto con proposte decorative a finitura ottonata e di forma organica, come le applique a parete dall’evocativo nome Flower.

Il Vizio si articola su due livelli, una zona ristorante posta all’ingresso al piano terra, con anche una sala privè per le cene più intime, una sala colazioni e un dehor, e un primo piano al quale si accede tramite una scala con wine cellar a vista, con lounge bistrot per aperitivi e brunch. Focus dello spazio e il grande bancone a effetto canettato.

L’ambiente è scandito da ampi riquadri a parete disegnati da una preesistente boiserie, attualizzata nei colori grigio polvere/carta da zucchero, che incorniciano tavolozze in tessuto con una trama a righe.

Grandi lastre in gres porcellanato, che slanciano un ambiente di altezze contenute, fanno da sfondo alle nicchie esistenti e creano un passepartout per le scenografiche wine cellar custom made. 

La finitura lucida shiny selezionata enfatizza lucie e riflessi, da sempre protagonisti dell’interior di Studio Marco Piva.

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ph. Benedetta Bassanelli