Come l’habitat, alberghiero e non solo, cambia il comportamento delle persone. Esempi vari e concreti comprovanti la realtà, raccontati da uno dei Maestri dell’Architettura. A Guest Lab, 4 maggio 2023 Palazzo delle Stelline | Milano.

Dante O. Benini, un Maestro dell’Architettura come anche cita il titolo della monografia Hachette a lui dedicata [ma non è il solo libro che parla di lui], terrà a Guest Lab, il 4 maggio 2023, una Lectio Magistralis su come l’habitat, alberghiero e non solo, cambia il comportamento delle persone. Ascoltare Dante Benini è come leggere un libro di architettura di quella con la A maiuscola, forse perché è cresciuto con i grandi, forse perché, come gli aveva consigliato di fare Carlo Scarpa, legge 100 pagine di architettura al giorno.

 La mia formazione, è almeno in parte, frutto del caso.

Una vita da film, si forma nell’atelier di Scarpa che incomincia a frequentare come “ragazzo di bottega” all’età di 14 anni. La nonna, con la quale è cresciuto, abita nello stesso cortile dove ha lo studio Scarpa a Venezia. Inevitabile che il suo percorso formativo lo porti a iscriversi ad architettura. A Venezia, prima, dove Scarpa insegnava, per trasferirsi poi a Milano.

Headquarte Prelios ex Torno | Milano. ph Gabriele Basilico.

È nel 1970, all’età di 23 anni che lascia l’università italiana e si trasferisce in Brasile per seguire un progetto commissionato da Leone Colombo a Scarpa. Colombo è l’amministratore delegato della Mogi Copersucar, una delle tre aziende al mondo che allora producevano caffè liofilizzato [le altre due sono la Nestlè e la Generale Food].

Art Towers | Mosca.

L’architetto di fiducia della fabbrica è Oscar Niemeyer. Nel 1972 si iscrive alla facoltà federale di architettura, dove Niemeyer insegnava e con il quale si laurea a 32 anni.

Scarpa, Niemeyer ma non finisce qui, perché, trasferitosi a New York frequenta lo studio di Frank O. Ghery, e diventa amico di Massimo Vignelli, sì quello che ha disegnato la prima mappa della metropolitana newyorchese e al quale chiederà, a tempo debito, di disegnar il logo della barca della famiglia Doris, la Seven.

La Seven.

Ed è grazie ai Vignelli che conosce Richard Meir che aveva lo studio a New York 4 piani sopra il loro. Ed è con Meier che firma il progetto del Ponte Cittadella ad Alessandria. [Lavora anche con Daniel Libeskind, con il quale firma un masterplan di 100000 metri quadri di terziario, residenziale, commerciale, intrattenimento, ospitalità.]

La gente non si ricorderà di quello che un architetto ha detto o fatto, ma di come l’ha fatta sentire.

La strada verso la professione gliela apre Leone Colombo, che gli fa progettare la sua prima fabbrica in Europa, e Bruno Zevi, con il quale intratterrà un rapporto professionale fino alla morte dello storico e critico di architettura, lo sprona a continuare.

A 39 anni vince il premio In/Arch con il progetto CHR a Nerviano, la prima fabbrica di antibiotici voluta da Farmitalia-Carlo Erba, ad Amsterdam progetta la EuroCetus, citata sulla Treccani con queste parole: “Un italiano ha rivoluzionato il mondo farmaceutico in Olanda”. Ancora a Nerviano la sede della Transfer 2 sempre per la Carlo Erba, a Istanbul progetta il complesso farmaceutico Abdi Ibrahim Factory per Nezih Barut, per il quale progetta anche il più bel grattacielo di Istanbul, come viene descritto.

Moltissime gli headquarter che portano la sua firma, come la CGT , la CF Gomma in provincia di Brescia, ma anche Vodafone e Fastweb si rivolgono a lui, la Rossini a Rescaldina.

In Cina progetta il parco delle scienze Biovalley, il più grande scienze park del mondo, del 2000 è il progetto della sede Torno a Milano, oggi Prelios, un edificio così moderno che sembra essere stato progettato ieri. La lista è lunga, lunghissima. Molti gli edifici residenziali, tra cui i 5 grattacieli a Mosca, le Art Tower, con l’intervento di Mario Arlati, artista materico che ha personalizzato le facciate del progetto vincitore del concorso, o quel gioiellino residenziale a Olbia, chiamato Agorà. Sua è la riqualificazione di Palazzo Mezzanotte a Milano e il Breathing Building sempre in centro a Milano, l’edificio che respira.

Non si ferma davanti a progetti di design: “Progettiamo oggetti per una nostra necessità, per esempio come la sedie Cat disegnata per la sede di Caterpillar, se poi funzionano li proponiamo anche fuori dai nostri progetti.” Per esempio gli sgabelli XYZ, sistema di tavolini e sedute in Technogel, progettati insieme a Luca Gonzo, partner dello studio. Il termoarredo Teso, progettato per Antrax insieme a Luca Gonzo, ha vinto l’ Interior Innovation Award 2011 e il Red Dot Design Award.

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