Dopo lo stop forzato degli ultimi mesi, arrivano i primi segnali di ripresa negli investimenti per il settore hospitality in Italia e in particolare sull’Arco Alpino, dove si riprendono con successo iniziative cominciate prima della crisi legata al COVID-19.

È di pochi giorni fa la notizia che  l’Hotel Ancora di Cortina D’Ampezzo sia passato sotto la proprietà di Red Circle Investments, holding di proprietà di Renzo Rosso, che acquisisce la proprietà di uno fra i più antichi hotel di Cortina, datato 1826. Il valore di acquisto non è noto, l’investimento complessivo potrebbe aggirarsi sui 20 milioni.

Il trading di asset alberghieri non è un fenomeno isolato nella destinazione, che ha visto nell’ultimo periodo un notevole aumento dei flussi di denaro destinati al comparto alberghiero, complici le grandi manifestazioni sportive che si svolgeranno sugli impianti sciistici del circondario..

L’assegnazione a Cortina dei Mondiali di Sci 2021 prima e delle Olimpiadi Invernali 2026 poi, hanno contribuito massicciamente alla creazione di un mercato immobiliare turistico dinamico.

Sono così partiti diversi progetti di ristrutturazione e ammodernamento, molti dei quali hanno coinvolto alcuni dei più principali hotel. Sulla scia del Rosapetra (2011), ne è un esempio l’imponente piano di ristrutturazione dell’Hotel Ampezzo: la struttura, chiusa al pubblico dal 2003, è stata acquistata circa due anni fa dall’imprenditore russo Andrei Toporov, il quale ha stanziato 16 milioni di euro per la ristrutturazione. A lavori completati, nascerà un hotel di segmento Upper Upscale con 95 chiavi e una spa di oltre 800 mq.

Insieme all’Ampezzo, sono molte le strutture che si rifaranno il look da qui a pochi mesi: in fase di ristrutturazione sono anche, per citarne alcuni, l’Hotel Impero, l’Hotel Regina e l’Hotel Italia, quest’ultimo ceduto da Unicredit a investitore italiano. Alla fine del 2019 era stato inoltre ceduto a gruppo italiano l’Hotel Serena (55 camere) in centro, ad un valore di circa 70 mila euro a camera.

I contratti di vendita e acquisto siglati dai grandi fondi internazionali, come quelli che hanno visto protagonisti l’Hotel Bellevue (Sorgente) e il già citato Hotel Italia, e i lavori di ristrutturazione messi in atto dalle proprietà stanno stimolando la presenza delle catene a Cortina: sono undici a oggi gli alberghi gestiti da gruppi alberghieri, per un totale di oltre 650 chiavi. Anche in questo contesto, le operazioni di acquisto e i passaggi di proprietà proseguono a passo spedito. Nell’ultimo anno, per esempio, è stato reso noto l’inserimento del Parc Hotel Victoria in Mythos Hotels, così come l’entrata dell’Hotel Capannina nel portfolio del gruppo Stayincortina.

Recente è inoltre l’entrata di Bain Capital Credit (USA) in Fincos, proprietario, fra altre strutture, anche del Grand Hotel Savoia e del Savoia Palace di Cortina. L’acquisizione recente (2019) di una struttura alberghiera situata in centro da parte del Gruppo Benetton ha reso l’ambiente competitivo della cittadina molto dinamico.

Movimenti anche da parte dei gruppi stranieri, come testimonia il progetto di costruzione del nuovo hotel di Falkensteiner. Il gruppo tedesco ha infatti avviato i lavori di costruzione di quello che sarà il Falkensteiner Hotel Cortina, un nuovo 5 stelle con 110 chiavi. L’inaugurazione è prevista per la metà del 2021. Tante novità, quindi, che fanno sperare in una ripartenza in grande stile per la prestigiosa e storica location e che certamente avranno ripercussioni positive su tutto il settore.