Dell’ospitalità antica e del genius loci.

Una residenza riqualificata magistralmente dove gli ospiti sono accolti nella tradizione giapponese più autentica.

Nata dall’idea di Yoshitaka Nojiri, imprenditore fondatore del Trunk Hotel di Shibuya, che ha in programma di aprire dieci hotel in città entro il 2027, la Trunk (House) è un albergo speciale: è una antica residenza su due piani nel quartiere storico di Kagurazaka a Tokyo che può ospitare al massimo un nucleo di quattro persone.

La ristrutturazione conservativa degli interni e degli esterni ha avuto come obiettivo quello di immergere i visitatori nella tradizione giapponese, mantenendo intatte le atmosfere della casa e del quartiere.

La Trunk (House) è stata concepita e realizzata dal team di progettazione interno al Gruppo Trunk – Trunk Atelier – e dallo studio di interior design Tripster di Tokyo.

L’ingresso in pietra in stile genkan è stato riportato alla sua forma originale. Le pareti in intonaco grigio, i pavimenti in terrazzo, i paraventi di carta, i soffitti a pannelli di legno e una finestra decorativa sono rimandi alla tradizione architettonica giapponese. Le lampade a sospensione in ottone del brand di Nara New Light Pottery, in cucina e sala da pranzo dove si trova anche un lungo tavolo in rovere massiccio, aggiungono una componente contemporanea.

La combinazione di design contemporaneo e tradizionale continua negli spazi comuni con i divani in pelle e il tavolino basso, entrambi realizzati da Stephen Kenn, e le lampade di Jean Prouvé e di Serge Mouille. La sala da tè con stuoie tatami e cuscini in pelle aggiorna la sua estetica con un tavolo basso degli Eames e una lampada di George Nelson. L’artista americano Tom Sachs ha poi creato ciotole e utensili che reinterpretano il chanoyu, l’antica cerimonia del tè giapponese.

Ciotole e utensili reinterpretano il chanoyu, di Tom Sachs. Foto Taro Mizutani.

Nella residenza sono inoltre presenti opere di Chiaki Hirano, artista specializzato nel kirie, l’arte giapponese del taglio della carta.

Tutto è stato pensato per permettere un’esperienza immersiva nell’anima più vera del Giappone: durante il loro soggiorno, gli ospiti possono godere della quiete del giardino privato disegnato dal landscape designer Oryza, ascoltare il suono dello shamisen, strumento musicale tipico del Giappone, divertirsi con il karaoke nella piccolissima discoteca, assaggiare cibi della tradizione, bere il tè attorno al fuoco irori oppure concedersi un bagno rilassante in una vasca in legno di cipresso.

ph. Tomooki Kengaku.